A computer game. 1/2

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«Accidenti, é colpa di Alex!»
Chiesi scusa a Cico, che avevo ucciso per colpa di Alex. Stavamo giocando tutti insieme in un nuovo server ed eravamo in contatto tramite le cuffiette e i microfoni. Tutti, tranne me ed Alex, che avevamo la fortuna di essere vicini. Avevamo voglia di sentire gli altri, così non ci proibimmo niente: giocavamo a turni e facevamo delle partite.
Diciamo che di sedie in casa ne ho in abbondanza, insomma... posti dove sedersi ce ne sono a bizzeffe, ma... nulla compensa il vuoto che ho quando non sono vicino ad Alex. E infatti ci siamo seduti uno sopra l'altro.

«Giorgio?»

«Sí, dimmi?»
Mi avvicinai a lui, domandandogli cosa volesse.

«Entriamo a giocare con gli altri?»

«Certo! Mi stavo annoiando.»
Gli dissi felice. «Vai a prendere la sedia dal piano di sotto, cosí puoi sederti.» Gli proposi, mentre mi mettevo comodamente seduto sulla sedia da Gamer che avevo.
Lo sentii borbottare che voleva essere lui seduto sulla sedia più comoda, ma gli ricordai che il "Catorgio" é il più importante fra i due. Con una risata mi assecondò, e dopo qualche secondo rientrò in camera mia con la sedia fra le mani. Poggiò quest'ultima accanto a me e ci mettemmo in contatto vocale con gli altri del gruppo.

«Ehi! Ma quindi Alex é arrivato?»
Mi domandò Lyon, e anche se non lo vedevo sapevo che stava sorridendo.

«Sí!»
Sorrisi felice.

«Beh, che fortuna direi...»
Prese parola Mario.

«Ma quindi Alex non gioca ora?»
Chiese Cico.

«Mh, no, non penso.»
Risposi vago, al che si alzarono mille commenti positivi come i "Vai così!" di Cico, "Allora questa la vinciamo sicuro" di Anna, i "Ma finalmente..." di Strecatto, e i "Finalmente ce lo togliamo dalle scatole" di Lyon.

«Dai, poverino! Trattate così male Alex!»
Risi, guardando accanto a me il ragazzo che aveva fatto uno strano verso di sofferenza. Lo fissai per qualche secondo. «Su, su, va tutto bene.» Risi sotto i baffi, fermandomi qualche secondo a guardarlo. E ridacchiai vedendo che ancora frignava, e gli misi una mano sulla guancia, spostandolo verso di me. Gli stampai un dolce bacio sulle labbra che non echeggiò, così che nessuno potesse avere dubbi su cosa stessimo facendo. E mi staccai, ma mentre lo facevo, Alex si riavvicinò. Iniziammo a ribaciarci e allontanai il microfono da noi, per paura di farci beccare, e quella strana paura ci diede una scossa di eccitazione in più.
Sentivo gli altri urlare attraverso le cuffiette che dovevamo entrare nel server e anche subito, e mi staccai di poco, affannato.
«S-Sí, entriamo subito! Scusate!»
Dissi, per poi entrare velocemente nel server. E nel mentre che caricava, mi avvicinai di nuovo ad Alex. Uno, due, tre baci e poi ne persi il conto. Continuammo a baciarci in modo sempre più bagnato, e alla fine finimmo per stringerci sempre di più.
Fece qualcosa che non mi sarei mai aspettato: iniziò a picchiettare la lingua sulle mie labbra, chiedendomi il permesso di baciarmi. Il mio cuore battè più velocemente all'idea di avere un vero e proprio bacio insieme al mio amico, ma non ci pensai due volte. Accettai immediatamente.
E da quel momento cambiò la scena.
Alex mi tirò verso di sè e mi fece sedere sulle sue gambe. Io cercai di avvicinarmi di più a lui, mentre le mie mani cercavano i suoi capelli, da stringere forte per farlo avvicinare di più a me. Ma ad interromperci, un "Ancora?! Ma quanto tempo ci vuole?!" di Lyon.
Al che io mi staccai preoccupato e mi fiondai sul computer, scusandomi ed utilizzando la scusa della linea lenta, mentre Alex sembrava più irritato.
Ero in piedi davanti al computer e con una mano cercavo la sedia dietro di me, quando il più grande mi prese per i fianchi e mi fece sedere su di lui. Strinse le braccia attorno alla mia vita, e abbassai lo sguardo arrossendo. Mi misi le cuffie, e borbottai se avesse voglia di giocare.
«La prima partita falla tu...»
Sussurrò al mio orecchio.

«AAH, sapevo che in un modo o nell'altro tornava a darci fastidio!»
Disse infuriato, ovviamente per scherzo, Lyon.

«Sempre lui!»
Disse Strecatto, al che io ridacchiai.

«Ma ti muove il mouse?»
Domandò Anna, al che io le risposi di sí. «Allora buttalo fuori dalla stanza!»

«Noo!!»
Dissi velocemente. «Poverino...» Mugolai. «E poi dovrete fare una partita anche con lui, é deciso!»

«Vero, vero!»
Entrò nella conversazione Alex, e io risi. Dopo mille battute divertenti, ci ritrovammo a giocarr tutti insieme. E tutti loro, nelle loro postazioni, non immaginavano cosa succedeva quando all'improvviso non parlavamo. E mi sentii in colpa, nel mentire a dei miei amici.
Ma in fondo io ed Alex eravamo... solo amici. Forse- Forse con un po' di libertá? Ma solo amici. E lo sapevamo entrambi.

Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora