Oh God, you're really stupid.

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Hello~!
Ho letto i vostri commenti e niente, mi fate morire, siete fantastici;
e- non odiate quel cucciolo di Cico, vedrete che in realtá lui non ha fatto niente di male.

E beh, di sicuro Giorgio sará felice per la conseguenza di quel bacio........

leggerE PER CAPIRE, NIENTE
THEBADTOBBI










Presi la mano di Alex e velocemente lo portai in uno dei bagni. Chiusi la porta a chiave, non volendo che entrasse nessuno. Da lí la musica si sentiva molto di meno rispetto a fuori, e si aveva un po' più di tranquillità. Presi per mano Alex e lo feci appoggiare al bagno, guardandolo.

«Dio, cosa diavolo hai fatto...»
Lo guardai preoccupato, mentre prendevo della carta, iniziando a tamponarla sul suo labbro. Lui si lasciava toccare e nonostante sapevo facesse male, lui non diceva niente. E mi chiesi se lo faceva perché era così ubriaco da non sentire niente, o perché si stava trattenendo. Dopo qualche fazzoletto buttato nel cesso, il sangue smise di uscire, e guardai Alex preoccupato.
«Come stai...?»

«Perchè mi hai tirato via?»
Domandò d'improvviso, e io sapevo a cosa si stesse riferendo.

«Perchè eravate completamente ubriachi; Cico per prima. Altrimenti non avrebbe fatto quello che ha fatto.»

Lui poggiò tutto d'un tratto le mani sui miei fianchi, stringendo così forte la presa da farmi male.
«Dimmi cosa ha fatto...»
Sussurrò, anche sd sapeva benissimo cosa era successo.

«A-Alex, mi fai male...»

«Dimmi che ti ha fatto.»

«M-Mi ha baciato...»
E nemmeno il tempo di finire la frase che mi ritrovai sbattuto contro la porta del bagno. Gemetti dal dolore, e poggiai le mani sulla parete. Girai la testa verso di lui per domandargli se fosse impazzito, ma lui mi mise una mano fra i capelli, spingendomi contro la parete di nuovo. Io mugolai, infastidito. Lui, una volta assicuratosi che io non mi sarei mosso, mi prese per i fianchi, tirandomi verso di lui. Arrossii leggermente, rendendomi conto di essere a novanta davanti a lui.
Lui si piegò sopra di me, arrivando al mio orecchio.

«Ora ti conviene che tu mi faccia dimenticare completamente di quel coglione.»
Mi morsi il labbro alle sue parole, e proprio quando stavo per domandargli "come?", lui iniziò a palparmi il sedere. Io sgranai gli occhi, non essendo molto convinto su quello che stavamo per fare. Poi lui mi diede un forte schiaffo su una natica, che mi fece inarcare la schiena e gemere di dolore.

«A-Alex...»
Sussurrai solamente, mentre lentamente lui fece vagare le mani sul mio corpo, fino ad arrivare al bottone dei miei pantaloni. Me li sbottonò, facendomeli ricadere lungo le gambe. Mi ordinò di toglierli completamente e cosí feci, ritornando nella posizione di prima.

«Che c'é, piccolo?»
Mi diede un altro schiaffo. «Il gatto ti ha mangiato la lingua?» Prese fra i denti il lobo del mio orecchio, iniziando a mordicchiarlo. «Fammi sentire la tua voce, amore.»

Io di tutta risposta mugolai, iniziando a muovere i fianchi verso di lui. E mi vergognai dei miei stessi movimenti. In quell'istante sembravo proprio un poco di buono, ma non desideravo altro che lui.
«M-Mh... t-ti prego a-amore...»
Sussurrai, poggiando le mani nuovamente sulla parete fredda di quel bagno. «S-sbattimi, ti prego...»
Cacciai in un gemito.

Sentii l'altro che alle mie parole gemette, e velocemente, si calò giù i pantaloni insieme ai boxer. Avvolse una mano intorno al suo membro, iniziando a muoverla, mentre si posizionava dietro di me.
Io chiusi gli occhi, aspettando di sentirlo.

E lentamente, lo sentii.
Entrò dentro di me prima con dolcezza, poi con sembra più forza. Mi era completamente impossibile trattenere anche solo un gemito. Gemevo così tanto forte e cosí frequentemente che non riuscivo quasi a riprendere fiato.
Lentamente sentii la sua mano che si intrufolava nei miei capelli, tirandomeli verso di lui. A quel punto, ancor più eccitato dalla situazione, urlai.

«A-Alex, p-piú forte, t-ti prego!»
Gemetti, sentendo le mie gambe diventare come gelatina. Alex lentamente uscí da me e quella sensazione mi provocò un senso di vuoto. Ma poi di scatto mi fece girare verso di lui. Mi ribaciò in modo bagnato, e io non facevo altro che assecondarlo con le lacrime agli occhi. Poi lui mi prese per le cosce e mi alzò, facendomi aderire la schiena contro al muro. E finalmente, rientrò dentro di me.

Si spinse più forte, e infilai le mani dietro alla sua schiena, graffiandogliela per il forte piacere.
«A-Alex, A-Alex!»

«C-Cazzo, s-sei meraviglioso...»
Gemette rocamente Alex, fin quando non iniziò a colpire il mio punto debole. A quel punto iniziai a cacciare gemiti poco virili, e a fare facce oscene. Iniziai a pregarlo in tutti i modi di rifarlo di nuovo, allo stesso punto, e lui lo fece.

Venni, e dopo qualche altra spinta, lui fece lo stesso.

Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora