Nel frattempo... 2/2

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Dopo che cacciò il coltellino io deglutii a fatica, mentre mi feci più indietro.
«T-ti do il telefono, m-ma per favore... n-non-» E stavo per concludere la frase, quando Alex mi chiamò da lontano, avvicinandosi a me. Corrugò la fronte vedendomi insieme a quel ragazzo e io deglutii. Pregai che non facesse cose sbagliate, né che le dicesse. Probabilmente quel ragazzo aveva preso di mira me non perché io fossi rimasto da solo, ma più che altro perché sapeva che io non avrei fatto storie, spaventato. Ma conoscendo Alex... mi feci completamente bianco, che cosa avrebbe fatto se Alex si fosse fatto avanti.

E con il solito fare da geloso, capendo una cosa per un'altra, Alex mi strinse a sè.
Guardai il ragazzo preoccupato, e lui mi fissava con l'intenzione di "o lo mandi via e mi dai il telefono, oppure me lo dai lo stesso." E sembrava il tipo che poteva affrontare qualsiasi cosa, senza alcun problema. Non si sarebbe fatto due problemi a cacciare quel coltello.

Mi ritrovai in un attimo di pura tensione, mentre Alex chiedeva al tizio che cosa volesse e perchè non se ne andasse. Gli tirai una leggera gomitata, mentre fissavo ancora il ragazzo.

Sentivo la confusione di Alex, ma non potevo dirgli nulla.

«Alex! Giorgio!»
Urlò Anna, correndo verso di noi. E in men che non si dica, fummo tutti i WGF vicini, accanto a questo ragazzo.

Accennai un lieve sorriso;
non poteva farci nulla, ormai eravamo in gruppo. Sembrava decisamente spaventato, allora presi la mano di Alex, guardando dal suo orologio.

«Le 22:36.»
Dissi semplicemente, e lessi la sua confusione. Finsi davanti agli altri che questo ragazzo mi avesse chiesto solamente l'orario; in fondo era un ragazzetto, non sembrava molto sicuro di quello che faceva. Probabilmente se non aveva avuto il coraggio di far vedere il coltello davanti ad Alex, non avrebbe fatto niente adesso. A volte bisogna capire che la gente sbaglia; e forse era meglio lasciarlo andare. Era un ragazzo più grande di me e avrei dovuto portargli rispetto ma... in fondo, perché non prendersela un po' con quello? «È il momento di andare, non credi?» Gli feci con tono serio, mentre accennavo un sorriso. E lui, con la coda fra le gambe, se ne andò. Probabilmente era grato e arrabbiato allo stesso tempo per il mio gesto, ma effettivamente non m'importava nulla.

Mi girai verso di Alex, che aveva le braccia ancora attorno a me.
«Che cos'è successo?»

«Niente...»
Gli sorrisi sulle labbra, guardandolo. «Oh no-» Vidi che si stava avvicinando per baciarmi, ma io al contrario mi ritirai. «Ti scordi adesso di baciarmi.» E di tutta risposta mi allontanai, andando dietro a Mario. Lui si lamentò che non era giusto, e gli altri risero.

Quando poi, da lontano, vedemmo due ragazzi avvicinarsi a noi con le mani unite.

Entrambi erano riconoscibili solamente dal loro sorriso che arrivava da un orecchio all'altro e sorrisi:
erano Strecatto e Cico.

E mentre pensavo a quanto fossero dannatamente carini, due braccia mi avvolsero da dietro, stringendomi ad un corpo. Sorrisi.
Alla fine é tutto bene, quel che finisce bene.

Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora