A bottle of water.

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Cico, alla fine del suo discorso-sfogo, iniziò a sentirsi male. Si rannicchiò a terra e iniziò a sentirsi male, ed Alex velocemente lo accompagnò in bagno. Si rannicchiò sul bagno, iniziando a vomitare. Io lo guardai indietreggiando un po', corrugando la fronte. Alex si rannicchiò accanto a lui, poggiandogli una mano dietro la schiena. Si girò verso di me, guardandomi.

«Vagli a prendere una bottiglia d'acqua, Gio'.»
Mi disse e io velocemente annuii, capendo immediatamente. Mi avvicinai alla porta e afferrai la maniglia, aprendo così la porta. E appena uscii, lo vidi.

Strecatto.
Piangeva, e mi guardava dispiaciuto. Non c'era bisogno di alcuna parola, avevo capito tutto. Aveva sentito tutto quanto. Ma io non avrei fatto domande, ormai era il momento ti ritarsi indietro. Per me ed Alex non c'era più spazio; adesso dovevano risolvere loro. Gli sorrisi leggermente, per poi scansarlo e correre a comprare una bottiglietta d'acqua.

Dopo cinque minuti ritornai in stanza e trovai Cico seduto sul letto, a tenersi la pancia, e Alex che gli diceva che non era facile bere, e che solamente i veri uomini ci riescono.
«Ma sentilo...»
Ma camminando camminando, mi accorsi che c'era una terza figura sul letto; Strecatto.
Porsi la bottiglina a Cico e lui mi ringraziò, e gli dissi che non doveva preoccuparsi.

«Ora é meglio se lo porti a letto, Stre.»
Disse Alex.

Ma Cico si alzò, un po' barcollante. Sembrava che la testa gli girava così tanto da non capire bene dove metteva i piedi.
«N-No, n-non... non ce n'é bisogno...»

«Forza... ti accompagno...»
Sussurrò di risposta Stre, prendendolo a braccetto. Ci ringraziò per tutto quello che avevamo fatto e vidi un piccolo rossore sulle guance di Cico, mentre il più basso lo stringeva a sè. Rientrarono in camera loro, e noi chiudemmo la porta di camera nostra.

«Che storia complicata...»
Sospirò Alex, e io annuii, avvicinandomi a lui. Gli baciai la guancia, solamente per il gusto di farlo. Ma poi, di nuovo, ad interromperci, un bussare alla porta. «Io la brucio.»

Io ridacchiai, ed andai ad aprire, convinto di ritrovarmi o Strecatto o Cico davanti, ed invece entrarono Mario e Stefano senza alcun permesso. Si fiondarono sul letto.

«...Che cosa volete voi...»
Chiese Alex.Io mi avvicinai ad Alex stringendomi ad un suo braccio, mentre li guardavo.

«Ci stavamo annoiando!»
Sorrise Stefano. «Ettore a momenti viene, insieme ad Anna, ma noi nel frattempo dovevamo fare qualcosa!»

«E ci siete venuti in mente voi~»
Sorrise Mario.

«Wow... che fortuna...»
Borbottò Alex, avvolgendomi un braccio attorno alla vita. «...Comunque grazie Stefano, per il video di oggi. So di essere il dominante.» Io mi feci rosso, tirandogli un pugnetto sul petto. Stefano scoppiò a ridere tendosi le mani con la pancia, mentre Mario ridacchiò in modo controllato.

«Anche io potrei esserlo!»
Ma nemmeno il tempo di finirlo di dire che tutti e tre scoppiarono a ridere, come chissà quale cosa divertente fosse appena successa. «Sono... sono serio!!» Arrabbiato, battei dei calci a terra.

«Ma sei un bambino, dove credi di andare?»
Rise Mario, indicandomi in modo scherzoso.

Io arrabbiato diedi loro le spalle e misi le braccia conserte.
«Io non sono un bambino.»
Misi il broncio.

Sentii delle piccole risatine, poi dei leggeri passi verso di me. Il mio ragazzo mi mise le sue mani sui miei fianchi dolcemente, e poggiò il mento sulla mia spalla.
«Nemmeno se ti dico che sei il mio bambino?»

Io sorrisi, sciogliendomi a quella dolcezza.
«Beh, se me lo dici così...»
Sorrisi, girando il mio viso di lato per poter unire le nostre labbra.

Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora