Can you stay more time...?

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«Vuoi guardare un film?»
Mi propose Alex ed io sorrisi, rispondendo con un "dai, perché no."
Eravamo sul letto dei miei genitori e avevo la testa appoggiata sul suo petto, mentre lui lasciava che il film iniziasse. Mi sentivo molto malinconico, infatti non mi ero staccato un secondo da Alex. Il giorno dopo sarebbe dovuto partire, e questa cosa mi rendeva non poco triste.

«Alex....»
Richiamai la sua attenzione, e lui velocemente mi guardò negli occhi. «Non... puoi restare un altro po'...?» Gli chiesi, e notai dai suoi occhi che stava provando il mio stesso dolore. Anche lui non voleva partire.

«Giorgio... se domani non me ne vado, i tuoi genitori mi vedranno... E non avrete posti letto.»

«Dormiresti con me...»
Abbassai lo sguardo. «Che cambia...? Per favore...»

«Non vorrei dare disturbo.»

«Sai che non lo dai...»
Lo guardai negli occhi, per poi proporgli di chiamare adesso i miei genitori e metterci d'accordo adesso, su due piedi e davanti a lui.

«Adesso? Ma adesso staranno lavorando!»

«E che me ne frega, devono rispondere.»
Dissi con fare arrogante, al che lui cacciò una picca risata che mi fece automaticamente sorridere.

E presi velocemente in mio cellulare, componendo il numero di mia madre e mettendo il vivavoce.

Dopo un paio di squilli, rispose.

«Giorgio?»
Mi richiamò mia madre, mentre probabilmente stava firmando delle carte. «Come mai mi hai chiamato?»

«Ti volevo chiedere una cosa...»
Iniziai, sdraiandomi di nuovo ed accarezzando i capelli morbidi di Alex.

«Dimmi tesoro.»

«C'é un mio amico, Alex, te lo ricordi? Ecco, lui potrebbe venire e stare un po' da noi? Ti pregooo!»
Non dissi che in realtà Alex, stava da noi da già una settimana.

«Alex? Quello che piace a me?»

Lessi lo stupore negli occhi di Alex, per poi vedere una sua faccia confusa. Feci una piccola risata, per poi annuire.
«Sí, mamma, lui.»

«Aah! Allora nessun problema, può stare quanto vuole. Solo dove dorme?»

«Potrebbe dormire nella stanzetta con me, nel letto a castello.»
Vidi Alex arricciare il naso, e mugolare un "ma io voglio dormire nello stesso letto tuo..."
Arrossii, sperando che mia madre non avesse sentito nulla.

«Va bene amore, ora devo andare. A te tutto bene, comunque?»

Mi lasciai cadere lo sguardo per qualche minuto su Alex, per poi annuire. «Va tutto alla grande.»

«Va benne allora, ciao.»

«Ciao Mamma.»
Sorrisi e staccai, per poi fiondarmi su di Alex e abbracciarlo forte. «Aaah! ha detto subito di sí! E poi stupido, era per dire davanti a lei... é ovvio che dormiremo insieme...»

Lui ridacchiò, poi prese le mie mani e le intrecciò con le sue.
«Perchè non mi avevi detto che piacevo a tua madre? Se me l'avessi detto prima mi sarei sentito meno in imbarazzo.»

«Ma perché... a me piace il tuo sguardo quando guardi i miei genitori...»
Ridacchiai, iniziando a giocare con le dita sulle sue labbra. «Sembri spaventato come se...» Sorrisi imbarazzato, abbassando lo sguardo.

«Come se?»
Mi incitò a parlare.

«...come se... fossi il mio ragazzo... che deve presentarsi ai miei...»
Arrossii, distogliendo lo sguardo. «E- É solo un paragone, ovviamente...»

Lui mi fuardò per qualche secondo negli occhi, ma non rise né sembrò sconvolto da quello che avevo detto. Aveva preso la frase per quello che era: una frecciatina.
«Giá...»
Sussurrò. «Come fossi il tuo ragazzo...»
Ripetè le mie parole.

Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora