Nel frattempo... 1/2

2.7K 152 51
                                    

Ma quanto sono belli
quei capitoli che iniziano con
"e nel frattempo..."
Proprio a dire "Mentre tu sei felice
succede qualcosa di terribile."

...oh no, ho spoilerato.







Giorgio's pov.

«Alex...»
Strofinai il mio naso contro il suo, mettendomi sulle punte per stampargli un altro bacio sulle labbra. Lui ridacchiò dolcemente, mentre mi accarezzò un fianco. Eravamo rimasti solamente noi; il resto dei WGF era andato da qualche parte continuando a camminare dritto, mentre Strecatto e Cico avevano svoltato in un vicoletto. Non ce ne fregammo più di tanto; cioè, la Strecico era importante, ma ora avevo un Alex tutto per me. Gli baciai il naso ridacchiando, e lui fece lo stesso intenerito. Gli accarezzai una guancia con la punta del naso, mentre lui mi riempiva di baci.
Mugolai per il piacere di ricevere tutte quelle belle attenzioni, cercando di ricambiare quanto più possibile.

Ma poi Alex evidentemente non era d'accordo a rendermi felice, così si allontanò da me. Mi guardò ridendo, vedendo che sembravo quasi stordito dal fatto che se ne fosse andato. Lo seguii lentamente, e lui indietreggiò. Misi un broncio.

«Eddai Alex!»
Mi avvicinai a lui, provando a baciarlo, ma lui si mise diritto, guardando davanti a sè. Io sbuffai, vedendo che non ci arrivavo, e mi alzai sulle punte per baciarlo, ma lui non stava fermo. Sbattei i piedi a terra arrabbiato, provando a riavvicinarmi, ma lui non fece nulla, se non continuare ad allontanarsi.

Sbuffai e lo feci indietreggiare fin quando non fu arrivato davanti ad un muro. Feci contrasto con il mio corpo e mi avvicinai a lui. Lo guardai negli occhi, ridacchiando. Ora non poteva più scapparmi.
Unii le nostre labbra in un dolce bacio, che lui stavolta, ricambiò subito, chinandosi verso di me. Okay, forse era un po' da mocciosi ammetterlo, ma mi piaceva che fosse più alto di me. Lo strinsi dolcemente, fin quando non ci si avvicinò un ragazzo.

Ci staccammo di poco, per ascoltare cosa stesse dicendo. Ci chiese se avevamo da accendere. Io lo fissai per un po'; sembrava un ragazzo abbastanza grande, vicino ai venticinque forse, ma non ci feci molto caso.
Alex cacciò un accendino e gli accese la sigaretta, ricevendosi così un saluto e un ringraziamento. Si rimise l'accendino in tasca e con lo sguardo, seguí quel tipo.

Io corrugai la fronte, geloso del fatto che lo stesse guardando.
«Ehi?»

«Mh?»

«Perchè lo fissi?»

«Non alzare così tanto la voce; sto vedendo dove va.»

«Perchè? Che t'importa?»
Chiesi un po' arrabbiato, ma poi lui mi disse di non parlare in modo abbastanza brusco.
Io corrugai la fronte arrabbiato. Perché mi aveva zittito? Lo guardai male e decisi che se non mi voleva sentire parlare, allora me ne sarei andato. E infatti così feci; non ero arrabbiato davvero... l'intenzione era di tornare dagli altri e farmi seguire. E magari farmi prendere romanticamente da dietro e farmi rubare un bacio.
E mentre giravo l'angolo, a questo pensiero, sorrisi sempre di più. Ma proprio mentre camminavo rividi il ragazzo di prima; io accennai un sorriso in segno di cortesia, e lui si avvicinò a me.

Pensavo volesse scambiare quattro chiacchiere, quando d'improvviso mi chiese se poteva fare una chiamata. Io risposi che non sapevo se avevo i minuti, così presi il mio telefono dalla tasca per vedere se avessi credito. Lui fissò per un po' il mio telefono, al che mi spaventai leggermente, pensando che volesse prendermelo. Mi feci un po' più indietro ma lui continuava ad avanzare.
Ormai lo sapeva che io avevo compreso il motivo per il quale si avvicinò così tanto; e quindi pensò non avesse più senso reggere il gioco. Mi disse, sussurrando, di dargli il telefono senza fare storie, mentre dalla tasca fece uscire la lama di un coltellino.

Sbiancai.

Oh, you're so sweet. [TheBadNauts/WGF.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora