Capitolo 9

734 69 113
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.




«Ti fa male?» chiesi fermando la mia mano per qualche secondo quando notai che socchiuse gli occhi.

Li riaprì poco dopo la mia domanda, inchiodandoli nei miei. Mi sentii a disagio di fronte al suo sguardo penetrante e diedi la colpa anche alla troppa vicinanza del mio e del suo viso.

In mano avevo ancora il batuffolo di cotone idrofilo con del disinfettante e quando mi fece cenno di continuare, la mia mano andò sul suo labbro, cercando di rimuovere il sangue e di non farne fuoriuscire più.

«Sai fare anche l'infermiera a quanto vedo.» disse con mezzo sorriso facendo fermare nuovamente i miei movimenti.

Sorrisi quando capii che era una battuta per quello che gli dissi in macchina.

So fare molte cose.

Annuii un po' tristemente, non mi dispiaceva saper aiutare le persone ferite, quello che mi dispiaceva era il fatto che l'avevo imparato con Mike che feriva me.

Sospirai e mi allontai da Harry per buttare il batuffolo di cotone nel cestino.

«Chi era quel tizio?» mi chiese con un pizzico di curiosità.

«Oh.. Intendi Mike.» dissi abbassando lo sguardo e lui annuì. «Beh, è il mio ex ragazzo.» spiegai andando dritto al sodo, senza girarci intorno.

Lui mi osservava mentre prendevo posto nel divano accanto a lui, ma non troppo. Non volevo stargli troppo vicino, anzi, in realtà non volevo che pensasse che ero troppo appiccicosa.

«Non capisco cosa tu abbia visto in un tipo come quello.» disse abbastanza divertito.

Non lo sapevo nemmeno io ad essere sincera, Mike non era così inizialmente. Lui era il ragazzo tenero e carino che qualsiasi ragazza avrebbe sognato di avere.

«Non era così, prima.» dissi girandomi i pollici. «E tu.. sei fidanzato?» chiesi sollevando lo sguardo e incontrando i suoi occhi.

Lui scosse la testa ridendo. «Pensi che se lo fossi stato, sarei qui adesso?»

Il suo ragionamento non faceva una piega e mi schiaffeggiai mentalmente per la mia domanda stupida.
Ci furono minuti di silenzio imbarazzante, lui giocava con i suoi anelli ed io non sapevo cosa dire, ero a corto di argomenti.

Dopo un po' di silenzio, pensai di chiedere ad Harry se volesse restare qui, era il minimo che potessi fare dopotutto quello che aveva fatto per me, così mi girai verso di lui sorridendogli.

«Oh Harry.. Volevo chiederti una cosa.» richiamai la sua attenzione grattandomi la nuca nervosamente.

«Non ti stanchi mai di fare domande.» alzò gli occhi al cielo e ridacchiai a quella scena.

«No, in realtà volevo chiederti se ti andrebbe di restare qui.. » spiegai e lui mi guardò con un cipiglio non capendo dove volessi arrivare, probabilmente non si aspettava che gli chiedessi una cosa del genere. «Questo è il minimo che possa fare dopotutto quello che hai fatto per me, soprattutto quello» indicai il suo naso arrossato e leggermente gonfio. «Che ti sei procurato a causa mia.» Sospirai.

Love me in secret.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora