Capitolo 1

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«Ashley» cantilenò Davis da dietro il bancone, «Porta questi due frappè al tavolo cinque» spiegò porgendomi i due bicchieri di frappè. Annuì facendo quello che mi era stato chiesto servendo una coppia di fidanzati. I due mi ringraziarono ed io sorrisi di ricambio tornando dietro al bancone.

Controllai l'orario dal mio orologio sul polso e mi accorsi che erano già le sei del pomeriggio, mancavano ancora due ore di lavoro e poi sarei potuta tornare a casa. Il mio lavoro qua al bar Prestigious era una delle cose migliori che mi potessero mai capitare. Lavoravo la mattina dalle otto all'una, ma a volte, come in quel giorno, facevo anche il pomeriggio per qualche straordinario. Solitamente tornavo a casa a mangiare considerando che abitavo a tre isolati da qui, ma a volte mangiavo al ristorante italiano qui accanto quando magari non mi andava molto di cucinare.

«Oh, Ash!» sentii chiamarmi, e voltandomi trovai Emily che ricominciò a parlare «Davis mi ha appena comunicato che oggi possiamo tornare prima a casa. Avevo pensato se magari ti avrebbe fatto piacere fare un giro per i negozi insieme?!» spiegò con un sorriso.

Emily era una mia collega di lavoro, nonché mia amica. Si sistemò una ciocca di capelli aspettando ancora una mia risposta. Mi limitai ad annuire e la ragazza iniziò a battere le mani contenta come una bambina.

«Grande! Ci divertiremo!» esclamò con entusiasmo ed io alzai gli occhi al cielo con fare scherzoso ridendo insieme a lei.

Uscii dal Prestigious con Emily e dalla soglia della porta feci un cenno di saluto con la mano a Davis, nostro capo di lavoro, che si trovava ancora dietro al bancone e in cambio ci fece l'occhiolino come se ci volesse comunicare di divertirci.
Iniziammo a camminare per le strade e la ragazza che avevo accanto sclerava davanti a qualsiasi vetrina ci capitasse. Era letteralmente ossessionata dallo shopping nonostante avesse in casa più vestiti che altro.

«Oh mio dio!» urlò la ragazza appena notò un negozio di vestiti che, se dovevo dirla tutta, erano davvero belli. «Entriamo ti prego!» iniziò a mettere il labbruccio e non potei dirle di no davanti a quella scena.

Tutta contenta iniziò a darsi un'occhiata intorno e nel giro di manco due minuti aveva il braccio pieno di vestiti mentre si dirigeva verso il camerino con un sorriso enorme stampato in faccia. Mi fece cenno di andare con lei e così feci.
Il primo vestito non le stava molto bene considerando che era un po' troppo volgare e metteva troppo il risalto le sue forme.
Andò avanti con tutti gli altri sette vestiti, ma alla fine dovette dire addio a tre vestiti che non erano adatti a lei.

«E tu non compri niente?» mi chiese mentre si stava dirigendo verso la cassa.

«Per far cosa? Tanto non li userei comunque.» feci spallucce. Erano troppo eleganti per me che non avevo nemmeno occasione di indossarli.

«Ah, dimenticavo! Stasera ci sarà una festa a casa di Piper e Paige.» mi comunicò ma vedendo la mia espressione disinteressata iniziò a correggersi. «Cioè.. Non è proprio una vera festa con tante persone e sconosciuti, è una festa con poche persone. Saremo solo noi, Liam e i suoi amici.» iniziò a fare il labbruccio ed io mi misi a riflettere.

Paige e Piper erano sorelle e mi stavano davvero simpatiche, ed effettivamente a casa non avevo voglia di stare. Poi saremmo stati in pochi e a Liam già lo conoscevo grazie ad Emily, era il suo orsacchiotto.
Per una volta volevo divertirmi anch'io, come una ragazza normale di vent'anni, ne avevo proprio bisogno considerando che ero un tipo di persona molto monotona e così acconsentì.

«Allora adesso hai un motivo per comprare un vestito decente mia cara.» mise le mani sui fianchi come se mi volesse rimproverare.

Era davvero snervante con questa ossessione perché non si accontentava solo della tua compagnia ma voleva che anche tu comprassi qualcosa.
Di solito finivamo per avere piccoli battibecchi perché io non ero il tipo di persona che usava vestitini e roba del genere, ma quella volta non ne avevo voglia e quindi annuì i mettendola a tacere, e cercando sempre qualcosa di molto soft.

E trovai un vestito perfetto. Era molto semplice ed essendo nero snelliva la mia figura e le mie curve. Non metteva molto in risalto e quando lo vide Emily mi fece i complimenti e mi disse di acquistarlo senza fare tante storie.

Una volta arrivata a casa mi precipitati in fretta e furia a fare un bel bagno caldo. Emily mi spiegò che avremmo dovuto cenare a casa delle sorelle Collins e dovevo solo darmi una sistemata, dopo sarebbero venuti lei e Liam a prendermi e mancava meno di un'ora.

Una volta riempita la vasca ed essermi sbarazzata dei vestiti indossati per tutta la giornata, mi immersi nell'acqua calda e mi lasciai travolgere da quella sensazione piacevole. Era stata una giornata faticosa come le altre e tutti i muscoli si rilassarono immediatamente.

Tirai un sospiro e sperai con tutta me stessa che mi sarei divertita.
Mi fidavo di Emily, ma lei era troppo eccitata quando si parlava di feste e ogni volta, quando sentiva dire che ci sarebbe stato da bere o da ballare tutta la notte, si faceva prendere troppo la mano. Con lei ero andata solo una volta a ballare e avevo giurato a me stessa sarebbe stata l'ultima, ma d'altro canto quella sera saremmo state solo a casa di due amiche.. Cosa poteva mai accadere?

Con un enorme dispiacere, uscii dalla vasca altrimenti si sarebbe fatto tardi, non mi sarebbe dispiaciuto restare lì ancora per qualche minuto.
Avvolsi un'asciugamano attorno al corpo e iniziai a dirigermi verso la mia stanza. Insieme al vestito abbinai un paio di tacchi non molto alti neri, e una borsettina anch'essa nera.
Mi limita, al mio solito, a mettere solo un po' di mascara e lucidalabbra e spruzzai un po' del mio profumo preferito alla fragola.

Dopodiché mi avviai verso l'ingresso dato che avevo sentito il rumore di un clacson fuori casa mia, segnalando che Emily e Liam erano già arrivati.
Afferrai le chiavi dal tavolo e uscii di casa chiudendo la porta a chiave.

«Hey, bellezza!» subito sentii Emily chiamarmi da dentro la macchina.

Sorrisi e mi avvicinai salutandoli, Liam mise subito in moto e sfrecciammo a tutto gas.

Speriamo bene.


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