Capitolo 28

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Salutai Davis e gli altri con un cenno del capo, per poi dirigermi verso l'auto di mio fratello. Ero davvero emozionata della sua sorpresa inaspettata, non lo vedevo da un anno, da quando avevo lasciato Preston non vedevo né lui e né mia nonna, ogni tanto parlavamo un po' al telefono, ma non mi avevano mai fatto capire nulla.

«Mi sei mancato, Luke.» confessai una volta salita sulla sua auto, era la stessa di sempre, un po' come lui.

Si voltò verso di me alzando l'angolo della bocca, e scossi la testa notando ancora quel suo pierging sul labbro, lo odiavo da morire.

«Anche tu, sorellina.» mi scompigliò i capelli ridacchiando e poco dopo uscì dal parcheggio. «Simpatici i tuoi amici.» disse dopo qualche secondo.

«Si, molto.» sorrisi sinceramente.

«Anche se... Quello con il musone non mi sembra una persona di molte parole.» rise, e capii subito si riferisse ad Harry.

E come dagli torto? Se solo avesse saputo le divergenze che ci furono in quei due giorni tra me e lui, forse non gli sarebbe stato poi così tanto simpatico.

«Già, e quando apre bocca fa scappare a tutti.» mormorai facendolo ridere.

Mi voltai verso di lui e notai meglio il suo taglio di capelli, solitamente li portava un po' lunghi, ma quella volta finalmente si era deciso a dare un taglio. Erano biondi come i miei, raccolti in un ciuffo alto e aveva un accenno di barba ad incorniciare il suo viso. Sorrisi istintivamente senza rendermene conto, la somiglianza tra me e lui era molto nota, stessi capelli e stessi occhi azzurri, solo fisicamente non ci somigliavamo per niente, poiché lui era molto più alto di me e il suo fisico era magro, petto asciutto e spalle larghe; mentre io ero bassa con alcuni chili di troppo. Luke, come tutte le persone d'altronde, mi ripeteva spesso che ero bellissima e non ero affatto grassa, ma io mi ostonavo a credere il contrario. Non mi ero mai piaciuta, ero sempre pronta a trovare difetti del mio corpo o del mio viso ogni qualvolta mi guardassi allo specchio. Non mi interessava per niente apparire bella di fronte agli altri, volevo apparire bella a me stessa prima di tutto.

Scacciai via i miei pensieri quando Luke iniziò a raccontarmi un po' della sua vita durante quest'anno, mi disse di aver trovato un buon lavoro a Manchester come aiutante cuoco, e non potevo essere più felice ed orgogliosa di lui... Se la cavava abbastanza bene ai fornelli, e anche se avesse dovuto fare la cavetta per qualche mese, dopotutto avrebbe avuto un buon futuro con un mestiere in mano. Per quanto riguardava nostra nonna, non entrò molto nei dettagli per qualche motivo a me sconosciuto, gli chiedevo più volte come stava o semplicemente cosa faceva, ricordando di non averla sentita di recente in quei giorni, ma lui ogni volta cambiava discorso in maniera frustrante ed irritante. Oltre avermi raccontato di essere entrata in pensione con un'ottima quota di denaro, non mi disse molto e decisi di non insistere più di tanto.

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