Capitolo 12

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«Prova questi.» disse lanciandomi addosso dei vestiti.

Li afferrai e iniziai a scrutarli. Notai subito che si trattasse di un pantalone aderente nero, non troppo elegante e la ringraziai mentalmente, e una maglietta a maniche lunghe tutta grigia brillantinata con uno scollo a V.
Ero un po' incerta su quello scollo, ma decisi di provarli prima di scartare anche questi ultimi.

Eravamo appena arrivate a casa di Emy, e quest'ultima iniziò a catapultare tutto il suo guardaroba nel letto cercando di trovarmi qualcosa da mettere, ma tutte le sue scelte non furono approvate da me e stava letteralmente impazzendo. Era una scena davvero molto divertente.

Una volta aver indossato i vestiti che mi porse, mi guardai allo specchio e stranamente la sua ultima scelta mi piacque molto. Era un outfit molto semplice, non troppo elegante e per quanto riguardava quella scollatura non mi esponeva esageratamente il seno, anzi ero molto coperta e mi andava più che bene. In più, il pantalone snelliva molto la mia figura e ne fui grata.

«Allora?» chiese Emily con un sopracciglio alzato e le braccia conserte, aspettando una mia reazione.

«Beh, mi piace molto.» sorrisi e lei finse un applauso provocandomi una risata sarcastica.

Mi porse delle scarpe, più precisamente dei tacchi, dicendomi di indossarli. Non li accettai subito, ricordando cosa successe l'ultima volta che ne indossai un paio, ma poi pensai che li avrei dovuti indossare per forza in un'occasione come quella e ancora titubante li afferrai iniziando a provarli.

Andando ancora una volta dinanzi allo specchio notai che non erano molto alti e nemmeno così tanto scomodi. Erano neri e semplici, proprio come quelli che mi fecero prendere una storta.

Sperai vivamente che almeno quella volta non fosse successo niente di tutto ciò, sarebbe stato imbarazzante, soprattutto davanti ad Harry che già ebbe l'onore di assistere a quella scena.

«Sei uno schianto!» urlò Emily facendo dei piccoli e striduli fischietti che mi fecero alzare gli occhi al cielo divertita. «Però, mi sa che manca qualcosa..» disse con un sorrisetto furbo.

«No, non ci pensare nemmeno.» l'avvertii scuotendo la testa.

Lei mise su il labbruccio e iniziò a fare gli occhi dolci, provocandomi degli sbuffi incontenibili.

Tornai a sedermi sul bordo del suo letto e aprii le braccia in modo teatrale.

«Fai di me ciò che vuoi.» le dissi ormai sconfitta.

Lei non se lo fece ripetere due volte e con un sorriso vittorioso afferrò la sua valigetta che conteneva cosmetici di tutti i tipi, persino cose che non sapevo nemmeno che potessero esistere. Sorrisi scuotendo la testa leggermente, non me ne intendevo proprio per niente di tutta quella roba.

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