Capitolo 24

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Harry's Pov.

Varcai la soglia della porta non togliendo nemmeno per un attimo i miei occhi dalla sua figura, la trovavo estremamente attraente e sexy anche se non indossandova nulla in particolare. Mi morsi il labbro al solo pensiero di averla sotto il mio corpo gemente e sudata, non avrei dovuto immaginare quelle scene con lei, ma era più forte di me, mi fotteva il cervello, me lo mandava in tilt completamente. Per non parlare di quelle labbra carnose, cercai di non pensare a quanto sembravano morbide e irresistibili, immaginai cosa si provasse a baciarle e morderle. Cazzo, l'astinenza da sesso si faceva sentire, forse non mi sarei dovuto presentare a casa sua, perché stavo soffrendo solo a guardarla.

«Ciao.» il suo tono di voce era basso e le sue guance si colorarono di rosso, stava mandando a puttane il mio autocontrollo, letteralmente.

«Amico, puntualità è il tuo secondo nome.» Louis rise prendendomi per i fondelli.

Alzai gli occhi al cielo e li sorpassai, recandomi verso il salotto che ormai conoscevo bene, le immagini di me e Ashley seduti sul divano mi tornarono in mente, lei mentre mi medicava il naso e il labbro che quel coglione della sua vecchia fiamma mi procurò. Al solo pensiero mi ribolliva il sangue dalla rabbia, avrei dovuto picchiarlo più forte e mandarlo all'ospedale.

«Oh, Harry!» Liam si alzò dal divano e mi lasciò qualche pacca amichevole nella spalla.

«Non hai una bella cera.» notò la sua fidanzatina ficcanaso, al ché sbuffai.

Avevo solo dei piccoli taglietti sul viso per via dell'incontro. La ignorai completamente e posai il mio borsone a terra, non capivo nemmeno perché accettai di andare lì e restarci per la notte, di sicuro mi sarei annoiato a morte.

«One moment, please.» Louis alzò l'indice con fare teatrale. «Mi sono ricordato che oggi mi ha chiamato Walter e chiedeva di te.» mi indicò subito dopo.

Nessuno fiatò a sentire quel nome, sapevano tutti chi fosse Walter e cosa facesse, tutti tranne la biondina che assunse un'espressione confusa e accigliata, ma non proferì parola fortunatamente. Ci mancavano solo le sue domande a completare l'opera, e francamente non avevo voglia di mettermi a sua disposizione per qualsiasi cosa le stesse passando per la testa in quel momento.

«Sapessi quanto mi interessa.» alzai gli occhi al cielo scocciato. Non mi andava di affrontare quel discorso, ma Louis sembrava non essere dello stesso parere quando riprese parola.

«Giovedì sera, a mezzanotte più precisamente, solito posto.» chiusi gli occhi per l'esasperazione e anche per evitare di lanciargli un pugno così forte da metterlo a tacere una volta per tutte. «Ci sarai?» continuò e riaprii le palpebre.

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