Giudizio

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Capitolo 22

"appena puoi uscire dalla classe ti aspetto nell'aula tre di informatica, è vuota"

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"appena puoi uscire dalla classe ti aspetto nell'aula tre di informatica, è vuota"

Sara lesse il messaggio sorridendo ingenuamente, era una tortura stare nello stesso posto senza potersi neanche solo sfiorare.
Chiese il permesso alla professoressa di sostituzione per uscire, i suoi compagni stavano facendo tutto tranne qualcosa di utile e costruttivo, avrebbe preferito sicuramente passare quel poco tempo con Niccolò.
Si alzò e corse al piano sopra beccandosi qualche sguardo dalle pettegole della scuola, avevano notato il cambiamento drastico di Niccolò e vedevano anche spesso Sara assente nello stesso momento in cui lo era lui.
Il terzo piano era completamente vuoto, c'era solo Niccolò in un aula infondo che aspettava lei, figuratevi se sarebbe rimasto a sentire la professoressa di diritto che spiegava.
Appena i loro sguardi s'incrociarono, niccolò le corse incontro senza perdere attimo, poggiando poi le labbra sulle sue.
Non dissero neanche una parola, erano davvero pochi i loro momenti di intimità e sprecarli a parlare sarebbe stato inutile.
Forse se avessero visto Sara col rossetto sbavato ovunque si sarebbero fatti due domande, proprio per questo sarebbe dovuta passare anche al bagno.
Niccolò le lasciava baci per quasi tutto il viso, scendendo anche man mano sul collo.
Si fermarono solo quando rimasero senza neanche una quantità minuscola di fiato, poggiando l'uno la fronte contro l'altra.

«mi mancavi» disse lui lasciandole un leggero bacio sulla guancia.

«io o le mie labbra?» chiese Sara con un sorrisino in volto.

«me la fai difficile eh? Mi mancavi tu scema, ieri ti ho vista per nemmeno dieci minuti» rispose Niccolò con una punta di dispiacere nella voce, ma non lo diede chissà quanto a vedere.

Sara però se ne accorse, gli dispiaceva non dire a tutti che stavano insieme.
La sera prima l'aveva detto alla sua mamma, aveva reagito subito bene ed era stata contenta, ricordando a sua figlia che anche gli opposti possono stare insieme.
In quel momento la ragazza si sentì molto più sollevata, almeno poteva parlare con sua madre e non avrebbe dovuto tenerle nascosto tutto.

«ho parlato con mamma ieri sera, le ho detto di.. cioè le ho parlato di questo»

«ti fa così strano dire che stiamo insieme?»

«non mi fa strano, è che non ci sono abituata.. Poi penso sempre di sbagliare, magari tu non lo vuoi e te la prendi..» disse lei abbassando lo sguardo.

«ehi, ascoltami, sono stato io a baciarti e a dirti che mi piaci, non lo avrei fatto se non volessi stare con te» la rassicurò Niccolò stringendo la stretta sui suoi fianchi.

«comunque dopo vorrei parlare con Andrea..»

«davvero?» chiese conferma il ragazzo trattenendo un sorriso, finalmente avrebbero potuto far sapere che stavano insieme, non si sarebbero nascosti più.

«si però.. Vorresti accompagnarmi tu al parco? Ci siamo organizzate verso il pomeriggio, non so se hai impegni o..»

«certo, ti accompagno io»

Sara annuì e lo abbracciò con tutte le forze che aveva in corpo, non sapendo che quella era solo la quiete prima della tempesta.

[...]

«è arrivata, devo andare..» disse Sara mordicchiandosi il labbro, già qualcosa le diceva che non sarebbe andata bene.

«sono qui se.. cioè per qualsiasi cosa, ti aspetto»

Lei annuì e si fiondò tra le sue braccia un'ultima volta, era stata diciassette anni senza il bisogno di un contatto fisico con gli altri, ma adesso che c'era Niccolò non riusciva nemmeno a trattenersi dal non farlo.
Scese dalla macchina e si avviò verso l'entrata del parco, dove ad aspettarla c'era già Andrea.

«ehi ciao, tutto bene?» chiese la sua amica salutandola.

Sara annuì e la salutò allo stesso modo, poi cercarono un posto dove sedersi.
Si vedeva che da parte di lei c'era tanta tensione, Andrea stava anche iniziando a notarlo, proprio per questo le chiese se andasse tutto bene.

«in realtà va tutto molto bene, ma voglio dirti questa cosa e non credo sia corretto che lo facciano gli altri, tutto qui..» iniziò la sospirando.

«certo, dimmi allora»

«ecco.. io e Niccolò stiamo insieme»

Preferì dirglielo senza troppi giri di parole, avrebbe alzato polveroni inutili e voleva farla finita presto.
Andrea la guardava come se avesse appena bestemmiato, o peggio anche.

«ma.. è uno scherzo, giusto?» chiese la mora accennando un sorriso.

La bionda negò piano con la testa, ecco che qualcosa stava iniziando a non andare..

«Sara ma sei seria, davvero? Non ci posso credere, non ho parole guarda..» disse Andrea alzando il tono della voce.

«senti io so che non ti sta molto simpatico, però..»

«ma Sara simpatico cosa, tu adesso stai con l'unico ragazzo che ti avevo sconsigliato, Sara lui ti spezzerà il cuore.
Perché credi che non si sia fidanzato in tutti questi anni? Non sa amare, perché mai dovrebbe farlo con te!?»

«io conosco la storia di tua sorella, so che è difficile accettarlo per te ma questa è una mia scelta» rispose Sara con lo stesso tono di voce.

«non so che dire guarda, tu sai di mia sorella, sai che adesso sta male per quello stronzo e ti ci metti anche insieme? Ti senti quando parli?»

Per le parole di Andrea, Sara sembrava davvero una persona orribile.
Lei stava solo seguendo il suo cuore, perché doveva esser descritta così?

«andrè ti prego, non voglio perderti solo perché sono innamorata di Niccolò, non comando da sola i miei sentimenti»

«mi hai anche mentito, complimenti Sara, vuoi un applauso?»

Gli occhi della ragazza iniziarono a riempirsi di lacrime, Andrea non sembrava più lei, le urlava contro come se avesse ucciso un suo familiare.
D'improvviso si alzò dalla panchina e corse via mentre la mora le urlava addosso che Niccolò non era quello giusto per lei, che ci sarebbe rimasta male e se ne sarebbe pentita, sentì tutto questo fino ad arrivare in macchina.
Niccolò stava parlando a telefono con Adriano dell'ultima partita per ammazzare il tempo, ma attaccò appena vide Sara in lacrime.

«ehi, cosa succede?» chiese lui appena Sara scavalcò per sedersi in braccio a lui ed abbracciarlo.

«non lo so, mi dispiace..» rispose la bionda cercando di dare un contegno alle sue lacrime.

«ma per cosa ti dispiace?»

«io.. lei.. non ci capisco più niente, ha detto che mi spezzerai il cuore, che non sai amare e cose del genere, poi ha messo in mezzo sua sorella..»

«mi dispiace da morire, dai non fare così, che ti frega del suo giudizio?»

«è che.. Mi ha fatto male quello che ha detto su di te»

Niccolò si limitò a lasciarle un bacio in fronte e ad abbracciarla più forte, si aspettava una reazione del genere da Andrea, ma non questa reazione da Sara.

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