Più bella delle principesse nelle favole

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Capitolo 80

Le persone, nonostante possano essere davvero buone dentro, tendono sempre ad avere comportamenti sbagliati o a provare emozioni che non sono giuste, eppure ci sono giorni in cui spegni tutto

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Le persone, nonostante possano essere davvero buone dentro, tendono sempre ad avere comportamenti sbagliati o a provare emozioni che non sono giuste, eppure ci sono giorni in cui spegni tutto.
Giorni in cui non puoi alzare la spazzola appena caduta dal pavimento senza sorridere, dove non puoi scottarti il collo con la piastra senza scherzarci su..
Forse perché in quei giorni, anche se possono esserci dei particolari imperfetti, non sarai mai triste, qualsiasi cosa accada.
Sara e Niccolò si sentivano esattamente così, o almeno finché lei non fu portata d'urgenza alle sei del mattino verso l'ospedale più vicino alla loro posizione.
Le uniche a sapere di questa improvvisata erano le sue amiche e sua mamma, le quali un'ora prima erano arrivate per l'acconciatura e il resto.
Niccolò invece si era appena alzato e stava stropicciando gli occhi, mentre Adriano e Gabriele si scambiavano le giacche degli smoking davanti allo specchio della sua camera.
La sera precedente entrambi la passarono su due spiagge diverse a festeggiare con i rispettivi amici, ma l'unica a dormire quella notte fu Sara.
Da un occasione del genere sicuramente ne sarebbe uscita con tre ore di sonno, invece Andrea si era perfino lamentata del sonno immenso della sua amica all'una di notte.
Lo sposo invece, quel ragazzetto del parco con i capelli scompigliati e le maniere arroganti, passò tutta la notte a rigirarsi nel letto per pensare ad una sola frase, "domani mi sposo, come ci sono arrivato a questo punto?".
Il luogo del matrimonio non lo conosceva nessuno oltre agli invitati, se i fan avessero saputo probabilmente avrebbero invaso la piccola isoletta pur di assistere al matrimonio del loro cantante preferito.
Queste informazioni però non c'entrano con quella da cui siamo partiti, Sara in ospedale.
Se ne stava su un lettino con le mani tra i capelli a capire perché i suoi sintomi di svenimento non combaciassero con febbre, ciclo, pressione bassa o influenza, quasi stava iniziando a dubitare della sua laurea in medicina.
Come poteva svenire nel bel mezzo della prova del vestito?
Non se lo spiegava, ma continuava a pensare.

«io dico che dovremmo chiamare Niccolò, s'incazzerà se saprà che siamo in ospedale e Sara non sta bene»

«se tu chiami Niccolò in questo momento, l'unica a svenire non è Sara, ma anche lui.
Vanè gli fai prende n'attacco di panico, vedi che mo sta bene e torniamo in hotel per preparare tutto.» la bloccò Andrea quando stava per prendere il cellulare.

«scusatemi se vi interrompo..
Allora signorina, ho fatto qualsiasi controllo e lei è sana come un pesce, devo solo ultimare qualche verifica e potrò darle i risultati certi dei suoi sintomi» le disse la dottoressa uscendo dalla stanza.

«solo io potevo svenire il giorno del mio matrimonio, Dio santo..» balbettò lei prendendosi la testa tra le mani e asciugandosi le lacrime.

Tutte si sorpresero per la velocità de cambio di umore di Sara, due secondi prima aveva una espressione del tutto concentrata per capire cosa le fosse preso, ora piangeva.

«amore vedrai che non è niente.
Non ti è mai capitato di sentirti così in vita tua? Di avere gli stessi sintomi?» le chiese sua madre prendendole la mano.

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