Sceglierei te se dovessi

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Capitolo 21

Era passata una settimana circa dal bacio di Sara e Niccolò, le cose sembravano andare davvero bene

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Era passata una settimana circa dal bacio di Sara e Niccolò, le cose sembravano andare davvero bene.
Non avevano ancora stabilito se fosse una relazione o meno, ma una cosa era certa, erano l'uno innamorato dell'altra.
Gli unici a sapere di loro erano i miserabili, almeno a loro Niccolò l'aveva detto, non poteva non farlo.
Tutti furono contenti, tutti tranne Gabriele, che aveva finto di gioire mentre Niccolò teneva stretta Sara tra le braccia e la baciava.
Credeva ancora che lui lo facesse solo per lo scopo di portarla a letto, ma ai due almeno non importava di ciò che pensavano gli altri.
Sia Adriano che il resto ci avevano creduto invece, pensavano che ognuno nella vita dovesse trovare l'amore e solo perché Niccolò non l'aveva fatto subito, non voleva dire che non potesse farlo adesso.
Era dura guardarsi per i corridoi senza potersi dare neanche un semplice bacio a stampo, invitare Niccolò a casa solo in mancanza della madre di Sara, mentire costantemente ad Andrea su tutto ciò che succedeva e stare attenti a non farsi vedere troppo insieme.
Sara stava aspettando il momento giusto per dirglielo e Niccolò rispettava la sua scelta, non era necessario che lo sapesse tutto il mondo, anche se qualcosa iniziavano a sospettare.
Non lanciava più occhiatine a qualsiasi ragazza gli passasse davanti, non andava a letto con la prima poco di buono che gli capitava, e sopratutto aveva occhi ormai da troppo solo per la sua piccola scricciola, come la definiva lui.
Era un pomeriggio freddo quel giorno, essendo ormai a metà ottobre iniziava a far freddo, però i ragazzi non avevano rinunciato alla loro solita uscita per il parchetto.
Questa volta venne anche Sara, negli ultimi due giorni non avevano avuto molto tempo per vedersi e colsero l'occasione.
Lei stava seduta sul muretto, Niccolò in mezzo alle sue gambe e di spalle.

«mi ha fatto proprio male, ormai con tutti questi tatuaggi farmi l'ennesimo è stata una mossa sbagliata» disse Adriano mostrando il tatuaggio sotto la plastica sottile e trasparente.

«sei debole cassiolì, te stai a fa vecchio» rispose Niccolò ridacchiando e beccandosi un dito medio dal suo amico.

«Sara a te non piacciono i tatuaggi?» chiese Tiziano per rendere partecipe della conversione anche lei, sapevano che era lì per stare con Niccolò, ma almeno non restava in silenzio.

«si, mi piacciono anche se sono tanti, ma su di me non li farei mai, soffro un sacco la paura degli aghi» rispose la ragazza con un tono di voce troppo basso, si vedeva che si vergognava a stare in un gruppo di soli ragazzi che conosceva abbastanza poco.

Quando tutti i miserabili iniziarono a parlare di altro, niccolò si girò e prese il viso di Sara tra le mani, accarezzando piano la sua pelle candida.

«sicura che vuoi stare qui?» le chiese con sguardo comprensivo.

Lei annuì sicura, di certo non gli avrebbe negato un pomeriggio con gli amici solo per stare in sua compagnia, andava bene anche così.
Si avvicinò al suo viso in cerca delle sue labbra e Niccolò non perse occasione per baciarla con trasporto.
Sara annodò le mani attorno al suo collo e sorrise, chi ci avrebbe mai creduto in un amore così vedendoli agli inizi.. Due poli opposti.

«avete finito di limonare voi?» disse gianmarco ridacchiando dopo svariati minuti, niccolò sembrava su un altro pianeta.

«dai gianmarchì lascialo stare, è entrato nella prima fase dell'amore»

«regà eravate tutti presenti quando Niccolò diceva di non volere relazioni serie e che Sara non sarebbe mai uscita con lui? Bene questa è la dimostrazione che i miracoli accadono»

«siete proprio dei deficienti» sbuffò Niccolò ritornando a girarsi.

Sara gli lasciò un bacio tra i capelli e lo abbracciò da dietro, anche se non potevano avere la stessa intimità di quando si era da soli, ma era pur sempre meglio di nulla.

[...]

«che scusa hai inventato con tua madre questa volta?» chiese Niccolò cercando le chiavi di casa sua.

«le ho detto che stavo con te in realtà, voglio dirglielo tra qualche giorno almeno a lei di tutto questo»

«mh, e cosa le dirai? Sono fidanzata con il ragazzo più bello, bravo e meraviglioso di tutta la scuola?» disse lui trattenendo una risata, nel mentre aprì la porta.

«oh, quindi noi.. cioè..»

«si, credo almeno per me»

Entrò in casa prima Niccolò, poi si spostò per lasciare spazio anche a Sara.
Era un appartamento molto bello, a Niccolò sarebbe andato bene qualsiasi cosa pur di andarsene da casa dei suoi, ma di certo non poteva lamentarsi.

«che bella casa, non credevo fossi così ordinato»

«ehi, non sottovalutarmi! Sei la prima ragazza che entra qui, oltre mia madre ovviamente»

Sara sorrise per le sue parole, essere speciale per lui non aveva prezzo.
D'altro canto, niccolò aveva permesso solo ai suoi amici di entrare in casa sua.
Se doveva uscire con delle ragazze, avrebbe sempre scelto di andare a casa loro o da qualsiasi altra parte, ma casa sua era un po' il tuo rifugio, troppo per delle semplici sconosciute.
Niccolò le prese la mano e le fece vedere tutto il resto dell'appartamento, era tutto abbastanza in ordine, tranne per il letto ancora sfatto dalla mattina.

«scusami se te lo chiedo, ma quando vorrai dire ad Andrea di noi?» chiese il moro sdraiandosi sul letto insieme a Sara.

«non lo so, ho paura che non lo accetti..
Non fraintendere, non mi serve il suo consenso per fare nulla, però non vorrei perdere un'amica» rispose Sara passando una mano tra i suoi capelli scompigliati.

«però perderesti me..»

«no, certo che no, sceglierei te se dovessi»

Lei gli lasciò un bacio a fior di labbra e lo strinse forte tra le braccia, non lo avrebbe mai scambiato per nessuno, di certo non per Andrea e per il resto delle persone che conosceva.

«hai presente quando mi hai detto di esserti innamorato di me?» aprì discorso la bionda alzando di poco il tono della voce.

«si, perché?»

«mi piaci anche tu, tanto»

Forse era davvero presto per un ti amo, ma non gli avrebbe tenuto nascosto ciò che provava ancora una volta.

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