Capitolo 71
Quante cose possono succedere in un intera estate?
Può cambiarti la vita, rimanere la testa, peggiorare, puoi fare nuove conoscenze, trovare l'amore, continuare a viverlo.. insomma, una lista infinita.
C'è chi preferisce l'inverno, certo, eppure molte persone amano quell'acqua cristallina dove ci si può fare il bagno d'estate, amano vedere il sole tramontare in tarda giornata e si, in parte tutto questo andava a genio anche a Sara e Niccolò.
Eppure le notizie che stavano per dirsi i ragazzi all'unisono, avrebbero cambiato tutto.
Sara aveva iniziato il quinto anno, Niccolò a lavorare con honiro e a diminuire i turni in ufficio, ma tutto questo sembrava dare i suoi frutti.
Quel due ottobre lei uscì dal bagno di fretta e furia con il cellulare tra le mani e la bocca spalancata, mentre Niccolò aveva già pensato la sera prima a come dirle della sua notizia.«Nicco!» urlò precipitandosi in cucina, dove il ragazzo stava tranquillamente spalmando la nutella sopra una fetta di pane.
«ehm, si?» balbettò poggiando il coltello su un fazzoletto.
«ma sono le cinque di pomeriggio»
«eh lo so, avevo fame, comunque perché urli?»
«non puoi mai immaginare cosa è successo!» disse nascondendo il viso con le mani.
«in effetti dovresti dirmelo te»
«mi hanno presa all'università di medicina!»
«sei seria? Quella in California là come se chiama.. San Francisco?»
«si!»
Tre anni in America per una laurea in medicina, forse era l'unica cosa buona che aveva fatto il padre di Sara in tutti quegli anni.
Niccolò non disse nulla, sorrise e le cinse i fianchi per abbracciarla.
Ovviamente lasciarla andare voleva dire vedersi solo d'estate e ogni tanto nei mesi scolastici, ma non le avrebbe mai negato di inseguire quel piccolo sogno che aveva con da bambina.
Certo, avrebbero sofferto per la distanza e si sarebbero visti molto di meno, ma ne sarebbe valsa la pena.
Ad ogni modo, mancava ancora un lungo anno prima di iniziare il college, avrebbero avuto tutto il tempo per stare insieme.«te lo meriti amò, nun sai quanto so contento»
Lei sforzò un sorriso e lo strinse più forte, sapeva quanto fosse difficile per lui accettare che andasse per nove mesi all'anno dall'altra parte del mondo, eppure teneva per se il suo dispiacere, solo per far contenta lei.
«anche io però volevo dirti una cosa importante, o forse due» disse lui accennando un sorriso.
La trascinò nel salone e si sedette sul divano, in cerca delle parole da trovare.
«dimmi prima quella meno importante»
«sono entrambi importanti, però va bene.
Vorrei che venissi a stare da me.. ufficialmente» le disse trattenendo il fiato per qualche secondo.
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Sei bella come Roma
Fanfiction"mezza pariolina, mezza bora", Era il modo in cui Sara era più frequentemente soprannominata. Abituata nelle migliori maniere, da sempre cresciuta in una famiglia dal cognome conosciuto e con un futuro preciso davanti a sé, Sara Ferrara si ritrover...