"matrimonio"

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Capitolo 75

«sei sveglio?»

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«sei sveglio?»

Niccolò sentì quelle parole sussurrate al di sopra della sua testa, ma semplicemente annuì senza spostare il capo del petto della sua ragazza.
Non aveva sonno, non era stanco, eppure non aveva la minima voglia di muoversi da quella posizione.
Nel bel mezzo della notte si svegliò di soprassalto, provò a tastare l'altra parte del letto, ma era vuoto.
Non ricordava però, che il suo corpo era disteso su quello di Sara, questa volta lei c'era.
Dalle cinque più o meno di mattina non riuscì a prendere più sonno, aveva forse troppo a cui pensare.
Pensò a quanto fosse cambiata la sua vita in due anni, da quando firmò quel contratto.
Solo pochi mesi dopo abbandonò l'agenzia e iniziò a dedicarsi solo alla sua carriera e, ovviamente, alla sua relazione.
Forse si, era diventato un po' più assente, ma caratterialmente non si era smosso di una virgola.
L'amava più di quanto non facesse con se stesso e ora che era costretto a stare a casa senza di lei, capiva ciò che provava quando lui partiva per i tour.
Sara gli alzò il viso per il mento e lo guardò negli occhi, aveva delle occhiaie che quasi facevano paura.
Le ripassò coi pollici e poi poggiò le labbra sulle sue, sperava che almeno con lei riuscisse a dormire.

«buon natale nana» le disse spostandole qualche ciuffo di capelli che le era ricaduto sul viso.

«anche a te amore»

Lui si mise seduto e le cinse i fianchi per darle un altro bacio, non era sicuro dell'orario di quella mattina, ma non era esattamente presto.
Passò lo sguardo sull'orologio in alto della camera che segnava le dieci, poi portò di nuovo i suoi occhi su di lei.
Aveva ancora le guance arrossate dalla sera precedente, gli occhi semichiusi per il sonno e i capelli chiari che le ricadevano sul viso, ai suoi occhi era più bella di un angelo.

«quanto sei bella» pensò ad alta voce mentre con una mano le accarezzava la schiena.

Sara sorrise istintivamente e lo abbracciò, in pratica non aveva fatto altro dal suo arrivo.

«voglio darti il mio regalo» disse poi allontanandosi.

Mise un paio di slip velocemente e poi abbottonò di fretta i bottoni della camicia nera di Niccolò, il quale la sera prima chissà come mai aveva acconsentito a vestirsi un po' più elegante per la vigilia di Natale.
Lui non le staccò gli occhi di dosso per un solo secondo, se ci fossero stati i suoi amici gli avrebbero sicuramente detto di non sbavare.
Sara cercò nervosamente nella sua valigia, aveva così tanta roba che a stento riusciva a chiuderla ad ogni partenza.
Sorrise vittoriosa appena trovò la bustina rossa contenente il suo regalo, poi si avvicinò ancora a Niccolò.
Stavano da diversi anni insieme, ma considerava quello come il miglior regalo che le fosse passato per la testa.

«è una letterina a babbo natale?» chiese Niccolò ridacchiando.

«non fare lo scemo e apri»

Il moro sfilò con delicatezza il contenuto dalla busta per non farlo rompere, poi guardò con attenzioni quei due biglietti, alternando lo sguardo tra essi e la sua ragazza.
Erano due biglietti per il concerto di ed sheeran a marzo, come poteva non prenderli?

«almeno avrò un'altra motivazione per tornare» aggiunse lei prendendogli le mani.

Niccolò poggiò di fretta la busta sul letto e la baciò, magari per una volta sarebbe stato ad un concerto con lei senza doverla per forza vedere a due metri d'altezza, guardando solo lei e nessun altro.

«grazie nana, ora però mi tocca darti anche il mio, pensavo di darlo ad adri per convolare a nozze» ironizzò lui per lo scherzo che i suoi amici gli avevano fatto la sera precedente.

Sara alzò gli occhi al cielo divertita e si spostò dal suo corpo per permettergli di alzarsi, ma il regalo era più vicino di quanto lei pensasse.
Niccolò aprì un cassetto solo allungando il braccio e prese una piccola busta grande quanto il palmo della sua mano, con al suo interno una scatolina.
Lei lo guardò un paio di secondi negli occhi, poi si soffermò ad aprire la scatolina.
L'anello che c'era al suo interno era forse il più bello che avesse mai visto in vita sua, continuava a guardarlo imbambolata senza proferire parola.

«tu..tu sei fuori di testa» balbettò portandosi le mani sugli occhi.

«dai possibile che è la stessa storia ad ogni regalo, vieni qui»

Niccolò sorrise e le spostò le mani dagli occhi, per poi dargli due baci sulle guance così da bloccare le lacrime.
Dopo averle lasciato un bacio sulle labbra sfilò l'anello dalla scatolina e le prese la mano per metterglielo.
Un mese prima circa di trovava in gioielleria con Adriano, era il suo anniversario con Vanessa e aveva bisogno di compagnia per un regalo.
Lui intanto continuava a gironzolare per la gioielleria e appena i suoi occhi si posarono su quell'anello, fu impossibile non pensare a lei.
Sorrise come un bimbo piccolo contento quando uscì da quella gioielleria con la piccola bustina tra le mani e il regalo per lei, magari gliel'avrebbe dato appena sarebbe tornata a casa.
Non immaginava che fosse il regalo di Natale, ma date le lacrime di felicità sulle guance della ragazza, capì che le era piaciuto davvero.

«prendila come una proposta per sopportare ancora un po' tutto questo, okay?» le disse guardando le loro mani unite.

Sara annuì frettolosamente e si fiondò tra le sue braccia, infondo mancava ancora poco, poi davanti avrebbero avuto solo lo spaventoso concetto chiamato futuro.
Questo spaventoso concetto però avevano deciso di passarlo insieme, nonostante tutti gli ostacoli di quel periodo di lontananza.

[...]

«no adrià guarda vaffanculo, ringrazia che non ti metto sulla brace insieme alla carne dopo»

«dai nì ma era uno scherzo, non vedi che sta qua adesso?»

«ma secondo te, io non la vedevo da tre mesi, te pare il caso di farmi sti scherzi?»

«avete finito di scannarvi voi due?» li interruppe Sara alzando gli occhi al cielo.

Niccolò sbuffò scocciato e l'abbracciò poggiando la testa sulla sua spalla, era dalla sera prima che i due continuavano a bisticciare di continuo.
Stavano tutti insieme in uno dei piccoli locali del centro a fare una specie di aperitivo, a pranzo ognuno sarebbe stato con le rispettive famiglie.

«io vedo qualcosa di diverso però» disse Andrea facendo un colpo di tosse guardando la mano di Sara.

Lei sorrise ingenuamente e annuì, per poi stampare un sonoro bacio sulla guancia di Niccolò.

«ehi Moriconi, ma quella è una proposta di matrimonio e noi non ne sapevamo niente?»

«no, le cose io le faccio per bene, secondo te je facevo na proposta di matrimonio la mattina di Natale appena svegli?»

Sara ascoltava il discorso alterando lo sguardo tra Niccolò e i suoi amici, non erano mai entrati nell'argomento "matrimonio", né tantomeno ci aveva pensato.
Certo, non ci avrebbe mai pensato ad una rottura con Niccolò, ma il matrimonio lo considerava davvero un evento lontano.
Infondo non le sarebbe potuta andar meglio, passare la vita con lui era quello che voleva, quindi perché no?

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