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«E quindi vorresti che tua sorella facesse un photoshoot con me?»ti chiese Taehyung,una volta saliti in macchina

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«E quindi vorresti che tua sorella facesse un photoshoot con me?»ti chiese Taehyung,una volta saliti in macchina. Era passata mezz'ora da quando avevi lasciato l'edificio e Tae ti aveva gentilmente offerto una cioccolata calda alla macchinetta ed anche se era insapore,avevi accettato volentieri quel suo gesto tanto gentile e generoso. «

Beh,sì. Se lei sa che io sono nell'azienda,sicuramente mi andrà a cercare per porre fine alla mia vita»scherzasti,ridacchiando da sola. Tae non era della tua stessa idea  poiché il suo sguardo si rabbuiò in un batter d'occhio. «Vedrai che il tuo rapporto con lei ritornerà come quello di prima»ti rassicurò lui.

«Oh guarda,non ci tengo. Non la voglio minimamente accanto. So che ti sembrerà strano,so anche che non è da me dire certe cose ma adesso di lei non me ne può fregare di meno. Io l'ho sempre aiutata Tae...» la tua voce si fece più inclinata, lasciando spazio a piccoli singhiozzi che non riuscisti più a trattenere. «Io l'ho sempre aiutata..»ripetesti,cercando di asciugarti le lacrime con le maniche della tua felpa color carta da zucchero. «Anche quando la notte mi chiedeva di andarla a prendere sotto casa del suo allora fidanzato,tutta ubriaca.» ridesti amaramente a quei ricordi. «Ha sempre frequentato gente sbagliata,che non sapevano fare nulla...eppure lei trovava sempre qualcosa di interessante nei loro confronti. Io non la capivo,e tutt'ora non la capisco...»poggiasti la testa sul testale del sedile. «L'ho aiutata pure quella volta che ha provato una canna e si è sentita male. L'ho portata in ospedale e sai che botta di culo. Il dottore aveva gentilmente chiesto a mia sorella di non provare cose che le avrebbero fatto del male,evitando di scrivere a mia zia della sua esperienza».

Notasti l'espressione triste di Taehyung quando gli raccontavi delle tue brutte esperienze. «L'ho aiutata pure quando,assumendo qualche sostanza stupefacente,stava per avere diverse crisi epilettiche...» ti faceva male ricordare quei momenti così intensi e così brutti. Da buttare nel dimenticatoio. «Mi dispiace per tutto quello che hai subito,(T/N)» .

Il ragazzo ti abbracciò. Un abbraccio di conforto, pieno di affetto e confortevole. Ricambiasti quasi subito,allacciando le tue manine dietro la schiena di Tae e appoggiando la testa sul suo petto,nel mentre quest'ultimo ti lasciava diverse carezze sulla testa. «Resta a casa mia...»ti sussurrò all'orecchio lasciandoti poi un bacio sui capelli. Annuisti,prima di respirare a pieni polmoni il suo profumo. Vi staccaste lentamente,sorridendovi timidamente. Tae accese il motore dell'autoveicolo.

«Ti ricordi di quella  festa del sabato sera?».

Certo che non te lo ricordavi,erano passate diverse settimane e non c'eri andata. Scuotesti la testa. Si sarà accorto che quel giorno mancavi però sospettavi che ci sarebbe rimasto male. «Sai, dopo le vacanze di Carnevale ci sarà un party a casa del mio amico Yoongi e vorrei che tu ci fossi. Magari potresti portare i tuoi amici...Jimin e Jungkook. Ho notato che Yoongi rivolge sguardi di interesse a Jimin e il tuo amico sembra ricambiarli tutti. Possiamo sempre organizzare qualcosa che faccia in modo che quei due si avvicinino».

Sorridesti tra te e te.

Eri così felice per Jiminie! Il ragazzo dai capelli grigio cielo ricambiava i suoi sentimenti,e tutto ciò che riuscisti a pensare fu il loro matrimonio. Ah,quanto ti piaceva fantasticare su persone che non eri te.

«In effetti possiamo sempre avvicinarli» ti trovasti d'accordo.

«Il preside Jung mi ha detto che il festival di fine anno,si terrà questo aprile,non più a metà maggio».

Giusto! Era già metà aprile e tu e Tae non avevate praticamente parlato di niente per quanto riguardava il festival di fine anno. Avevi troppi pensieri per la testa e il tuo ruolo da assistente non ti era minimamente venuto in mente. Ti ricordasti che non avevi ancora il numero di Taehyung quindi gli chiedesti se potesse dartelo, così che lo potessi contattare tramite Kakao Talk. Il ragazzo ti porse il suo telefono,non facendo particolarmente caso se tu sbirciassi nella sua email, completamente concentrato sulla strada davanti a sé.

Il sole era calato già da un pezzo,lasciando spazio alla sua amante Luna. Era strano come due amanti potessero sembrare così simili,ma in realtà essere completamente diversi. Ecco,ti sentivi come il Sole e la Luna. Tu eri la luna,non cercavi nessun tipo di attenzione e uscivo solo di notte per ricordare al mondo che esistevi anche tu. Taehyung invece era il Sole,splendente,pieno di attenzione e sempre presente,nonostante la notte non fosse presente nel cielo. Infondo sembrava che non ci fosse ma invece c'era,eccome se c'era. La Luna era così  luminosa poiché il Sole rifletteva i suoi raggi sulla sua superficie. Ecco,nonostante fossero molto diversi, questi sembravano così simili.

Con questi pensieri,ti addormentasti sul sedile della macchina di Taehyung.

[...]

«(T/N)...» una mano ti scosse leggermente la spalla, cercando di svegliarti. «(T/N) svegliati,siamo arrivati» riconoscesti la voce,socchiudendo gli occhi. Ti stiracchiasti le braccia nel mentre sbadigliavi,tutto ciò sotto lo sguardo divertito di Taehyung. «Lo sai che non abbiamo tutta la notte» incrociò le braccia al petto,proprio quando ti alzasti dall'auto di malavoglia.

Quando spense l'auto,entraste dentro casa. Avevi sonno e lo si percepiva dalla tua camminata barcollante e dal tuo sguardo che reclamava un letto e una piccola palla di pelo che si lasciava coccolare.

Subito Yeontan ti accolse,saltandoti,com'era solito fare,addosso. Gli accarezzasti il muso,poggiando le ginocchia a terra.

«Pensavo volessi dormire» «Non c'è niente di male nel coccolare la mia palla di pelo» gli facesti la linguaccia. «Da quando è solo la tua palla di pelo?» mise un tenero broncio. «

Da quando l'ho deciso io, cioè ora» prendesti il cagnolino in braccio andando in camera di Tae. Ti buttasti a peso morto sul suo letto. Eri sfinita. Sembrava fossero passati diversi giorni da quello che era successo,eppure erano passate solo alcune ore. «Mettiti un pigiama. Non vorrai mica dormire con i jeans» mugulasti. Non volevi spogliarti, soprattutto quando c'era Tae in camera. Lui sembrò capirlo e si girò dall'altra parte per lasciarti un po' di privacy.

«Certo che voi ragazze vi imbarazzate di tutto».

«Certo che voi ragazzi non fate altro che fare commenti sulle ragazze». Ridacchiò.

Una volta che ti cambiasti,ti mettesti sotto le coperte.

Il ragazzo prese il suo laptop dalla scrivania e lo portò a letto.

«Che devi fare,V?» usasti il suo nome d'arte per richiamarlo. Tae, stranamente,s'irrigidì.

«Ripetilo» ti guardava con una strana luce negli occhi.

«Che cosa devo ripetere,V~?» posò per un momento il laptop sopra il comodino di fianco a lui,prima di mettersi a cavalcioni su di te e fermarti i polsi sopra la tua testa,aiutato da una mano.

«Prova ancora a ripetere il mio nome d'arte e ti faccio vedere come te lo faccio urlare~».

Deglutisci a vuoto,quei contatti così ravvicinati ti facevano perdere anni di vita preziosa!
Il bruno si levò da sopra ti te,soddisfatto della conseguenza della sua azione.
«Buonanotte anche a te, coglione»dicesti,tirandoti fin sopra la testa il piumone.

Quello fu l'inizio di uno dei rapporti più importanti della tua vita, segnandola indelebilmente,come  l'inchiostro di una penna che incideva un foglio di carta per sempre.

Model || Kim TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora