Taehyung guardò il padre come se lui fosse un estraneo.
Come poteva,il signor Kim,mandare suo figlio dall'altra parte del mondo solo perché aveva una reputazione che non era delle migliori -contando anche il fatto che ha picchiato Sehun in mezzo a tutto la scuola- ?
Pensavi fosse così esagerato mandarlo oltre oceano! Era così fottutamente sbagliato! Tutto era così sbagliato! Non volevi crederci. Taehyung non voleva crederci. Non volevate credere alle parole che il signor Kim disse. Tu unita a lui tramite un sottile filo invisibile,ma in quel momento,quel filo era ostacolato da una porta,una porta che vi separava da una stanza nel quale all'interno si stava firmando un contratto che poteva cambiare in tutto e per tutto la vostra vita, quella tua e quella del modello.
«Sono stato chiaro?» chiese il padre con tono autoritario,mentre il ragazzo dai folti capelli bruni abbassò la testa sconfitto «Si, papà». Era chiaro,era logico,tutto coincideva.
Taehyung non aveva mai creduto che la vostra relazione fosse una relazione seria ,ma ci sperava ed infondo,ci speravi anche tu. Hai sempre creduto che non avresti mai trovato una persona simile,capace di farti sentire bene,capace di renderti felice anche solo osservandoti con occhi dolci,capace di farti sentire bella...amata.
Perché sembrava che tra te e qualcosa che andasse bene,ci fosse sempre un muro che non riuscivi ad abbattere? Perché non si distruggeva così che tu non avessi più quella fastidiosa ombra davanti? Perché non potevi vedere una luce costante? Il tuo cervello era così intriso di queste domande che,quando Taehyung varcò la porta,non facesti caso del suo sguardo sorpreso. Fu solo quando sbattesti più volte le palpebre a causa della sua mano che veniva sventolata davanti il tuo viso che ti risvegliasti da quello stato di trance.
Avevi la bocca socchiusa,gli occhi leggermente spalancati e il naso ti prudeva terribilmente così come alcune gocce salate volevano uscire dai tuoi occhi.
Lo aveva capito, Taehyung,che tu avevi ascoltato tutto il discorso,lo aveva capito subito. Eri come un libro aperto per lui,ti si leggeva tutto in volto,pure quello che lui non voleva leggere.
«Perchè,(T/N)?» il ragazzo si morse il labbro trattenendosi da alcune lacrime che cercavano di uscire dai suoi bei occhi profondi.
«Perchè hai ascoltato tutto quello? Non pensi che così non hai fatto altro che sentire un peso sul tuo cuore più soffocante?». Il suo sguardo diceva tutto. Era così combattuto, così triste, così angosciato e distrutto che ti faceva così male vederlo così. Così male vedere il tuo ragazzo sentirsi così.
«È tutta colpa mia,piccola» ti strinse a sé poggiando la testa sulla tua spalla mentre lasciava che piccole lacrime bagnassero il tessuto della tua maglietta in cotone. «Fin dal principio, è sempre stata colpa mia» ti torturasti il labbro mentre gli occhi ti si appannavano.
«Non volevo che andasse a finire così. Non volevo neanche che qualcuno mi rubasse il cuore» gli prendesti ad accarezzare i capelli,mentre alcune lacrime solcavano le tue guance. «È tutta colpa mia. Ho agito come un...egoista»inspirò ed espirò profondamente. «Dovevo lasciarti andare fin dal primo momento,fino a quando ancora non mi ero ancorato alle tue ali libere» prese un altro respiro,questa volta più profondo appoggiando le sue mani sulle tue guance.
«Voglio che tu ti allontani da me,piccola mia. Non voglio farti soffrire più di quanto stai soffrendo ora o hai sofferto prima». E con la stessa potenza di uno schiaffo in pieno volto, quelle parole ti fecero male. Eccome se ti fecero male. Come la fragilità di un cristallo,il tuo cuore si era appena spezzato e sapevi, dopotutto,che non si sarebbe più ricomposto.
[...]
«Unnie,come va?» ti chiese Nayeon appena ti vide. La guardasti storto prima di prendere le tue cose dal tuo zaino e metterle sopra il banco. «Hai un aspetto...terribile»avresti voluto controbattere ma il tuo aspetto diceva tutto,la tua forza di parlare era pari a zero.
«Che c'è,ah? Il tuo ragazzo ti ha lasciata?» cercò di scherzare lei ma ciò che non si rese conto era che aveva centrato in pieno. Sembrò rendersi subito conto della frase che aveva appena detto e cercò di risistemare l'errore.
«Ah...(T/N),io non...pensavo fosse davvero così. Tu e Taehyung vi amavate così tanto che anche i muri iniziavano a shipparvi» disse Nayeon,cercando di farti comparire un sorriso ma ,invece,ottenne solo il contrario. Il tuo labbro iniziò a tremare segno che saresti potuta scoppiare da un momento all'altro. Ti trattenesti. Non potevi far vedere ulteriormente il tuo umore drammatico,no. Era già abbastanza quello che ti aveva detto Nayeon,non volevi che altri te lo facessero notare. Jungkook guardò in tua direzione e ammettesti ancora di più che ti mancava abbracciarlo. Purtroppo entrò la prof e doveste iniziare la lezione di chimica.
«(T/N)» mentre stavi chiudendo la tua cartella in una panchina del parco vicino la scuola,sentisti la voce di un tuo compagno richiamarti. Alzasti lo sguardo verso il proprietario della voce,guardando con sorpresa Jungkook. «Jungkook» ti alzasti di fretta guardandolo negli occhi prima che quest'ultimo aprisse le braccia per richiedere un tuo abbraccio. Ti lanciasti su di lui, quasi facendolo cadere a terra.
«Non mi piace che noi continuiamo ad ignorarci,Kookie,non mi piace per niente» il ragazzo dalla faccia da coniglietto ti accarezzò dolcemente i capelli.
«Taehyung ti ha lasciata,non è così?» quella domanda bruciapelo ti fece rabbrividire e ti fece venire in mente tutti i pensieri tristi e malinconici che avevano annebbiato la tua mente anche senza farti prendere sonno. Ti torturavano ogni ora,ogni minuto,ogni secondo. Annuisti solamente mentre il ragazzo ti continuò ad accarezzare i capelli e a dare piccoli bacini su di essi.
«Deve partire in America ,Kook» dicesti prima che il ragazzo avesse potuto dire qualcosa di brutto contro quello che,ormai,era il tuo ex fidanzato. «Io...(T/N),mi dispiace». Sbuffasti poco convinta,dopotutto sapevi che a Jungkook non piaceva minimamente Taehyung però osservasti come stava in qualche modo cercando di farselo piacere,solo per farti felice. «Stasera c'è il festival,vieni?» chiedesti cambiando discorso. L'argomento "rottura con Taehyung" era troppo delicato e sensibile ed anche appena sfornato,per non renderti impassibile quando si parlava proprio di questo.
Era sicuramente molto doloroso, sicuramente molto più doloroso di tutti i pugni,gli schiaffi,le parole offensive che avevi subito tempo prima.
Il ragazzo ti rivolse un sorriso da coniglietto,mentre ti prendeva sottobraccio. «Si,e non vedo l'ora di vederti nei panni dello staff» gli sorridesti leggermente. «Ti accompagno a casa di Tae?Si sta facendo tardi». E proprio il giorno prima, Taehyung aveva contattato tua sorella Sannie perché doveva venirti a prendere il giorno dopo.
«No...non vivo più lì» mormorasti amareggiata.
«Abito di nuovo con mia sorella» il ragazzo assunse un'espressione del tutto incredula. Avevi fatto pace con tua sorella, dopotutto. «Sorellina!» tua sorella era appena arrivata e ti aveva appena salutato da dentro la macchina. «Ci vediamo stasera,Kookie» gli lasciasti un bacio sulla guancia,prima di entrare in macchina di tua sorella Sannie.Quel filo immaginario che univa il mignolo sinistro tuo e di Taehyung si era appena distrutto e solo allora affermasti che quella leggenda giapponese fosse solo un'illusione che si fanno le coppie che si sentono legate con una persona.
☆゚.*・。゚N.A☆゚.*・。゚
Aish,un colpo al cuore,sto piangendo ;;
Mi dispiace così tanto farvi soffrire così tanto però spero tanto che abbiate compreso il significato delle frasi che possono apparire scritte così ma invece nascondono ben altro.
E niente,cosa ne pensate? Avete finito i fazzoletti? Beh,io sì.
Btw
Ci vediamo al prossimo chap~
-Adryy
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Model || Kim Taehyung
Fanfiction|Completata| Dove tu sei una semplice studentessa di un celebre liceo di Seoul,un liceo che dà la possibilità agli studenti di avere un posto di lavoro immediato. Ogni volta che finiva la scuola,tu e tua sorella andavate a casa insieme,solo che qual...