.20.

2.2K 126 29
                                    

Era finalmente arrivato il giorno della festa e,stranamente,non stavi più nella pelle

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Era finalmente arrivato il giorno della festa e,stranamente,non stavi più nella pelle. Prima non ti piaceva andare alle feste anzi,la sola idea di andarci ti dava il voltastomaco convinta com'eri che nelle feste ci fossero solo ubriachi,fatti e quant'altro. Insomma,la tua risposta era sempre "no" quando ti chiedevano se volevi accompagnarli.

Quel giorno però -il giorno dopo del tuo bacio con Taehyung per di più- ti eccitava perché accanto a te non solo avevi il ragazzo dai capelli bruni,ma anche i tuoi migliori amici (sospettavi che Jungkook venisse visto che odiava anche lui le feste).

L'unico problema era che non sapevi cosa metterti . Di certo la villa dello stilista Kim Kyung-Joon poteva avere degli abiti,ma era sicuramente troppo vistosi e troppo eleganti per una festa. 

La mattina ti svegliasti ,come al solito, abbracciata al bruno e nonostante la tua voglia di alzarti uguale a zero, decidesti di farlo sotto le varie lamentele di Taehyung.

Ti sei lavata e ti sei vestita velocemente,non volendo in nessun modo arrivare in ritardo. Di pomeriggio dovevi anche rimanere a scuola perché si doveva discutere del festival di fine anni che,stranamente,si era deciso di farlo a metà aprile . Non solo era il tuo primo incontro con quelli delle classi più avanti,ma era anche un modo per fare amicizia ed aiutare la scuola nell'allestimento di questa. Non ti eri mai sentita così contenta di ritornare a scuola, sarà perché la presenza di Taehyung ti faceva uno strano effetto.

  Uscendo dal bagno,notasti che Taehyung era ancora nel mondo dei sogni e sembrava non volersi proprio svegliare.

«Taehyung...» gli sussurrasti all'orecchio,sperando che quello bastasse per svegliarlo,eppure non bastò. Poggiasti la mano sulla sua spalla,scuotendolo delicatamente ma ancora non accenna a sollevare le palpebre.

«Tae!» lo richiamasti questa volta ad alta voce,facendolo sobbalzare e aprire gli occhi di scatto pensando che ti fosse successo qualcosa. Ti fissò per qualche istante con sguardo assonnato ma allo stesso tempo accigliato e tu ,a quella visione,scoppiasti a ridere. Ti guardò male ancora per un po',prima di sbadigliare,grattarsi la nuca e stiracchiarsi.

«Sei tutto tranne che delicata» fu il suo primo commento. «Non ti volevi svegliare» facesti spallucce,preparando la borsa scolastica. Da quando avevi lasciato casa di tua sorella,avevi portato tutto nella casa di Taehyung ,ad eccezione di alcuni vestiti che ritenevi inutili.

«E quindi te ne vai?» ti chiese tua sorella,notando la tua valigia stracolma di tuoi vestiti e libri. «Non devi neanche chiedermi una cosa del genere! Si può sapere che cazzo ti è preso?» le chiedesti confusa e arrabbiata.

Sei andata a prendere le tue cose tre giorni dopo l'accaduto,non volendo più vivere sotto lo stesso tetto di una persona così insensibile e bipolare.

«Che cazzo è preso a te! Hai idea di quanto tempo ho impiegato per far cadere ai miei piedi Taehyung?»«Hai idea di quanto tempo NON hai impiegato per fermare quella testa di culo di Haneul ed evitare che mi picchiasse e mi rompesse il naso?» le chiedesti furiosa,indicandole una piccola cicatrice tra le due narici e indicando poi i numerosi lividi sul suo viso.

La ragazza mise le braccia conserte e roteò gli occhi,come se quello che avesse fatto non le importava minimamente e questo ti rendeva ancora più incazzata con lei. Prendesti la tua valigia,ormai chiusa e piena di tuoi accessori,oltrepassando la soglia della porta di camera tua. «Non te la passerai tanto liscia» le sussurrasti all'orecchio prima di uscire definitivamente da quella casa di inferno ed entrare nella macchina nera lussuosa di Taehyung,prima però consegnasti la valigia a Jackson Wang,l'autista tanto simpatico che ti accoglieva sempre con dolci sorrisi.

Tua sorella rimase impassibile e con le braccia conserte,aspettando che tu te ne andassi e sparissi dalla sua vista. La cosa era reciproca. Taehyung guardò Sannie per alcuni istanti per poi salire in macchina e dire all'autista di mettere in moto e sfrecciare a casa sua.

Non la vedesti in nessun luogo se non a scuola.

«Terra chiama (T/N),(T/N) potrebbe rispondere?» la mano di Taehyung sventolò di fronte il tuo viso,risvegliandoti dal tuo stato di trance. «Ci sono,ci sono...» non riuscivi a non sorridere per il essere preoccupato nei tuoi confronti. Dopo un quarto d'ora eravate già davanti la scuola e Taehyung non riusciva a levarti gli occhi di dosso. «Ho forse qualcosa sui vestiti?» gli chiedesti, notando il suo sguardo opprimente.

«Stavo solo pensando...stasera c'è la festa e vorrei che tu-» il ragazzo venne interrotto dai suoi amici che gli accorrevano dietro. Oh,il gruppo dei popolari era venuto ad accoglierlo a braccia aperte e sembravano non averti minimamente vista.

Il bruno ti rivolse uno sguardo di scuse,prima di salutarti con un bacio al volo e lasciarti da sola,persa nei tuoi film mentali. Quel bacio non ti era di certo passato inosservato,e non solo a te. C'era qualcuno,infatti,che,nella penombra dell'edificio scolastico, ti osservava con sguardo ossessivo,quasi soffocante.

[...]

«Ciao ragazzi,io sono la vostra nuova insegnante di scienze!» una giovane donna si presentò a tutta la classe. «Mi chiamo Jung Wheein,ho 26 anni e come molti di voi sapranno,provengo da un liceo di Jeonju». Era una giovane donna dai lunghi capelli marroni e da un paio di occhi del medesimo colore.

«Sapete tutti quello che il vostro vecchio professore ha fatto e sono felice che l'hanno dimesso». Ti stava già simpatica, sarà il fatto che avesse sempre un sorriso stampato sul volto. Uno ad uno,i tuoi compagni si presentarono e quando toccò il tuo turno,la professoressa ti rivolse uno sguardo incuriosito.

«Sei tu Choi (T/N)» Annuisti un po' confusa. Sapeva di te? «Ho sentito parlare di te,la tua professoressa di storia coreana mi ha riferito del tuo carattere piuttosto combattivo. Spero andremo d'accordo» ti parlò come se volesse diventare tua amica. «Lo spero anch'io» le rivolgesti un sorrisino cordiale prima che l'insegnante ascoltasse le presentazioni degli altri.

La campanella di fine lezione suonò e ciò significava solo una cosa: ritornare a casa! Peccato però che dovevi rimanere a scuola per altre due ore e mezza. Fino a quella mattina eri così felice e pimpante,adesso eri un po' giù e non sapevi perché. Il carattere della  professoressa ti aveva turbato parecchio, però decidesti di lasciar perdere notando la folta chioma bruna del ragazzo-modello. Ti salutò con la mano,dirigendosi verso di te.

«Ci vediamo stasera,Tae» Yoongi salutò il ragazzo di fronte a te,assieme a Hoseok e Namjoon. Ti rivolsero pure un'occhiata,forse perché Taehyung gli aveva detto che abitavi con lui.

«Attenta (T/N) ,nessun modello vorrebbe che la propria ragazza stia con uno più bello di lui» Jung Hoseok,uno dei migliori amici di Taehyung,di parlare tranquillamente,come se ti conoscesse da tanto tempo. Sapeva del lavoro di Taehyung? Beh,era un suo migliore amico,doveva pure venirne a conoscenza.

«Non sono la sua ragazza» mettesti il broncio. «Allora perché Taehyung ti definisce la sua fid-»«Faccia da cavallo,smettila di parlare troppo» il bruno lo interruppe dato che si stava perdendo in chiacchere.

«(T/N) non è come lei».

Model || Kim TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora