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Jungkook e Jimin ti guardavano in modo strano per tutta la prima ora

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Jungkook e Jimin ti guardavano in modo strano per tutta la prima ora. Non capivi bene il perché ma sembrava come se aspettassero una tua reazione,un tuo segnale vitale. In effetti non avevi tanto parlato di quello che era successo il giorno prima,e non gli avevi accennato nemmeno la dormita con Taehyung. Semplicemente,hai preferito stare zitta e non dire nulla,per'ora - anche perchè una parte di te si addormentava,dimenticandosi di dire quello che si voleva dire-.

Di norma questo non succedeva, pensavi sempre prima di parlare e il tuo cervello non si spegneva mai,neanche la prima ora del lunedì.

Sembrava ,però,che dal primo incontro con Kim Taehyung,questo avesse smesso di funzionare decentemente,mandandoti letteralmente in pappa il cervello e sconcentrandoti su ciò che devi fare. Il tuo cervello aveva lasciato spazio all'immagine di Taehyung che ti mordeva delicatamente il lobo dell'orecchio e la frase che ha pronunciato in un soffio caldo e profondo.

Scuotesti la testa,maledicendo mentalmente quei pensieri che ti tormentavano ogni singolo momento, facendosi sempre più vividi e impressi nella tua memoria. Arrossisti impercettibilmente e scuotesti la testa, cercando di concentrarti sulla lezione di inglese che ,ovviamente,non te ne poteva fregare di meno.

Un bigliettino,che prima non era presenta sul tuo banchetto,ora era ben più che visibile agli occhi degli,e constatasti che l'aveva scritto Jiminie poiché la sua grafia era molto più pulita e facilmente leggibile,a confronto di quella di Jungkook,terribile e con ogni tipo di sfumatura di inchiostro.

'(T/N),ti vedo piuttosto sovrappensiero,che succede? Non è che quel Kim Taehyung ti ha fatto qualcosa? È da mezz'ora che io e Kookie proviamo a chiamarti,ma evidentemente sei in un altro mondo. Per favore,dimmi cosa è successo.

-Il tuo Chimmy'

Gli sorridesti dolcemente e gli alzasti il pollice della mano destra in su,per fargli capire che non c'era niente di cui preoccuparsi. Gli mimasti che a fine scuola ne avrebbero parlato e successivamente conservasti il foglietto di Jiminie nel tuo diario.

Se Chimmy fosse paragonato ad un fiore,pensi che sia una rosa bianca. Il bianco dei suoi petali trasmetteva un senso di tranquillità, serenità,ma allo stesso tempo delicatezza e fragilità. Jimin è tutte queste caratteristiche. Un ragazzo tranquillo, dolce,capace di far innamorare anche il più eterosessuale del mondo... però allo stesso tempo è delicato e fragile. Ti ricordasti del suo sguardo vuoto quando scoprì che tu lo avevi beccato a fissare un ragazzo. Fragile,delicato,da cogliere con tanta cura. Proprio come una rosa,appena perde un petalo ha bisogno di qualcuno che eviti la caduta degli altri. Ti piaceva Jimin,non in quel senso, però ti piaceva il suo carattere.

Era finito l'ora d'inglese e tu non avevi preso appunto di nessun genere. Alla seconda ora avevi la professoressa di storia coreana, però quella volta non si parlò del sorteggio e non si parlò neanche di Lee Haneul,assente dal giorno prima.

Sicuramente il professore di scienze fu licenziato e si sarà beccato tanti mesi di carcere.

Seguisti annoiata la lezione, guardando ogni tanto l'orario dell'orologio appeso sopra la porta della tua aula.

Il tempo passava così lentamente che,anche se controvoglia,decidesti di prendere appunti e dire di aver fatto qualcosa quel giorno.

La campanella di fine scuola rimbombò tra le pareti dell'edificio e tutti gli studenti si affrettarono ad uscire fuori dal portone.

Alla fine raccontasti tutto ai tuoi amici,nei minimi dettagli,anche di quel contatto  fisico,e loro,prima si guardarono per pochi attimi negli occhi come a cercare una risposta,poi Jungkook iniziò a fare battutine fuori luogo che ti misero in imbarazzo  mentre Jiminie si imbronciò teneramente perché non lo ascoltavi mai.

[...]

Erano passati diversi giorni da quell'evento e tu e tua sorella vi evitavate come la peste.

Taehyung non si faceva più vedere da quel giorno e non sapevi il perché della sua misteriosa scomparsa. Era proprio un ragazzo strano ma molto interessante. Quasi ti stavi abituando alla sua presenza,soprattutto quando di pomeriggio dovevate parlare dello sponsor. Non si sapeva ancora il tema del festival scolastico, però sapevi che sarebbe stato il più indimenticabile di tutta la longeva vita dell'istituto.

La campanella di fine scuola suonò e un'ondata di studenti sembravano molto felici. Erano appena iniziate le vacanze di Carnevale e ciò significava che per una settimana non ci sarebbe stata scuola.

Quando tutti se ne andarono ad eccezione di te che aspettavi che il collaboratore scolastico, Park Hyunsu, chiudesse l'edificio,riconoscesti oltre il cancello della scuola la figura di Lee Haneul che ti guardava da dietro i suoi occhiali.

Non era sola però.

C'erano anche diverse ragazze che non conoscevi e fra esse riconoscesti tua sorella.

Che cazzo ci faceva Sannie in quel gruppetto? E poi perché la secchiona della classe era...assieme a quelle ragazze truccatissime? Insomma,lei se ne stava sempre per conto suo oppure stava con Im Nayeon,un'altra secchioncella della tua classe che però ti stava piuttosto simpatica per i suoi modi di fare e per le battutine sarcastiche che ogni volta uscivano dalla sua bocca.

«Bene,bene,bene...chi abbiamo qui? ».
Iniziò per prima Sannie, facendo finta di non conoscerti.

Aggrottasti la fronte molto più che confusa.

Che cosa stava facendo tua sorella? Si può sapere cosa le passava per la testa? Una mosca le era entrata nell'orecchio e adesso stava mangiucchiando il suo cervello?

«Choi (T/N)» fu questa volta Haneul a parlare. «Devi pagare per quello che hai fatto. Non è giusto che io abbia avuto una sospensione di tre mesi,mentre tu non hai praticamente avuto nessuna punizione» ti puntò il dito contro.

Cercasti di non fare battutine sarcastiche,mordendoti l'interno della guancia e guardasti di nuovo tua sorella,cercando delle risposte a quella sua posizione contro,ma tutto ciò che vedesti sul suo volto era solo il vuoto. Alcune ragazze dai capelli tinti ti presero per le braccia,obbligandoti a seguirle, allontanandosi sempre di più dall'edificio. In tutto ciò cercavi di dimenarti cercando di calciare le loro gambe o muovendo l'addome in modo prepotente,ma ciò fu invano. Tua sorella se ne stava con le braccia conserte,a guardarti con odio. «Sannie,ascoltami» la richiamasti cercando di attirare la sua attenzione. «Sannie,cazzo,ascoltami! Dimmi dove stiamo andando e convinci queste tue amiche di non fare cazzate!» ti beccasti uno schiaffo in pieno volto.

Tua sorella ti aveva appena dato uno schiaffo,e ciò che ti fece più dolore non fu lo schiaffo in sé,ma la persona che te lo aveva dato.

Vi fermaste solo quando vi trovaste in un enorme parco vuoto. Strano come in quell' ora del pomeriggio nessuno venisse lì a divertirsi.

«E adesso cominciamo a divertirci» annunciò Haneul,alzandosi le maniche della camicetta che indossava,nel mentre le due ragazze tinte affianco a te, ti tenevano saldamente le braccia

Eri in pericolo e tua sorella non sembrava intenzionata ad aiutarti.

Model || Kim TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora