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Quel ragazzo puzzava parecchio

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Quel ragazzo puzzava parecchio. Aveva bevuto così tanto che aveva pure la maglietta intrisa di alcolici e tutto ciò ti stava facendo venire il voltastomaco. La maglietta puzzava di  vodka o qualche altra bevanda alcolica che il ragazzo aveva bevuto abbondantemente. «Divertiamoci un po',bambola...» ti sussurrò all'orecchio,chiamandoti di nuovo con quel nomignolo. Stavi per vomitare,ti faceva così rivoltare che un ragazzo sconosciuto e per giunta ubriaco,ti toccava il corpo.

Cercasti in tutti i modi di liberarti dalla sua presa ma questo ti portò in una stanza di quello stesso piano,chiudendo poi la porta a chiave. Rimpiangesti il momento in cui hai lasciato Jungkook e Hoseok per andare a cercare Taehyung eppure il destino volle che tu venissi portata in una stanza,chiusa a chiave,ad aspettare quale brutto destino. Sfruttando il momento in cui il ragazzo chiudeva la porta a chiave apristi la finestra il più velocemente possibile. «Aiuto! Aiutatemi per fav-» cercasti di urlare,ma una mano ti venne messa davanti la bocca,per evitare di parlare.

Ciò che però non sapevi,era che qualcuno aveva sentito le tue grida.

Il ragazzo ti buttò con forza sul letto matrimoniale della stanza,bloccandoti i polsi con entrambe le mani per ammirare il tuo corpo ancora coperto dai vestiti. È bizzarro come la tua prima festa si stava concludendo con quello che non ti saresti mai aspettata.

È bizzarro come quelli che ti avevano visto con quel tizio,non si fossero accorti del tuo volto rigato dalle lacrime. Perché sei voluta andare? Perché non potevi semplicemente rimanere a casa a coccolare Yeontan e a progettare un piano per ingannare tua sorella con il padre di Taehyung? Perché il destino è così crudele con persone che non lo sono mai state? Perché? Diamine. Erano tutte domande a cui non riuscivi dare una risposta e troppe erano ovvie.

Era logico che tu fossi andata alla festa per accontentare Taehyung e fargli "compagnia",era però logico che lui aveva anche altri "amici" con cui passare la serata.

Il ragazzo ti guardava come se fossi uno spettacolo della natura,ammirandoti con uno sguardo lussurioso e per niente rassicurante. Dovevi fare qualcosa,non potevi stare con le mani in mano. Guardasti in basso,notando che avevi le gambe libere e potevi fare un semplice gesto con esse per renderlo k.o.

Ad ogni bottone levato della camicetta bianca ti scopriva il reggiseno in pizzo ,il ragazzo ti dava dei baci bagnati là dove ne avesse l'opportunità. Nonostante fosse un ragazzo dalla corporatura robusta,con una ginocchiata nei gioielli di famiglia lo buttasti dal letto,notando come si stesse toccando le parti intime in cerca di alleviare il dolore. Le tue scarpette col tacco avevano eseguito per bene il loro lavoro, ora ti toccava solo uscire e scappare da quella stanza.

«Che sta succedendo?» riconoscesti subito la voce profonda e roca del bruno. «Taeh-» di nuovo quella mano puzzolente si posizionò davanti la tua bocca,impedendoti di parlare. Emettesti varii grugniti nel mentre scuotesti il più possibile il torso e le gambe e cercasti di dargli una testata in pieno viso. Oltre ad essere ubriaco era anche un tizio violento . Il bruno,dall'altra parte della porta,ti riconobbe subito. «(T/N)!». Cercò di aprire la porta con dei calci. Per vari secondi non sentisti niente. Né passi,ne colpi alla porta,ne calciate. Niente.

Ma appena una spallata del ragazzo l'aprì,vedesti come egli si buttò sul tizio robusto e gli diede tanti di quei colpi che vedesti pure del sangue colare dal naso e gli occhi del tuo presunto stupratore gonfiarsi.

Respirava affannosamente, Taehyung,aveva gli occhi iniettati di sangue e ad ogni colpo che sferrava al ragazzo ubriaco,era un chiaro segno di doverti stare alla larga perché non eri di nessuno se non sua. Te ne stavi in disparte,scossata e stanca. Non ti curasti neanche di quando Taehyung ti osservò il reggiseno in pizzo,lasciato in bella vista. Si morse il labbro inferiore guardando il soffitto come a maledirsi di non esserti stato accanto. Si alzò dal pavimento,mettendosi davanti a te e abbracciandoti. Solo allora scoppiasti a piangere come una bambina,e avevi le tue motivazioni. Ti sentivi così tanto sporca...macchiata...sudicia.

Ricordi ancora la sensazione delle mani callose del ragazzo ubriache sul tuo corpo e dei suoi bagni schifosi sul tuo collo. Nascondesti il viso nell'incavo del collo di Taehyung,per non far vedere in che stato pietoso eri ridotta. Il ragazzo ti accarezzò la schiena e i capelli con fare protettivo. «È tutto finito,(T/N)»disse mentre continuò ad accarezzarti la schiena e lasciarti piccoli baci sui capelli,sconvolto quanto te. Si sentiva così idiota e coglione ad averti lasciata da sola,ma infondo non era colpa di entrambi se non di quel tizio adesso sdraiato sul pavimento della stanza,privo di sensi. Ti stringesti ancora di più a Taehyung e questo ti cullava fra le sue braccia. «Sono stato un idiota...» il ragazzo poggiò la testa sulla tua,guardando ancora una volta in alto. «Uno stupido ed emerito idiota...». Eravate stretti l'uno tra le braccia dell'altro,illuminati dalla luce fioca della Luna accompagnata da quella della lampadina. La gente sbirciava da quella stanza, curiosa di sapere cosa era successo,ma mai entrarono notando la presenza di Kim Taehyung. Restaste abbracciati per cinque minuti,grazie alle sue forti braccia che ti stringevano ti sentivi bene,ti sentivi a casa,un calore familiare. «Andiamocene,per favore...» furono le tue prime parole da quando Taehyung aveva fatto irruzione nella stanza. Il ragazzo annuì per risposta,abbottonando la tua camicetta -fino a quel momento rimasta sbottonata- e vi alzaste dal pavimento in parquet. Taehyung guardò con disgusto il ragazzo svenuto a terra,mentre tu ti rifiutasti pure di sbirciare.

Taehyung ti prese per mano e ti portò via da quella stanza e da quella villa. Non sapevi come spiegarlo ai tuoi migliori amici ma,quando passasti a testa bassa e con Taehyung alle spalle,intuirono che era successo qualcosa di grave. Il bruno salutò al tuo posto e Jiminie e Jungkookie si preoccuparono.

Tornati a casa,Kim Kyung-Joon era ancora sveglio,il momento passato in macchina era trascorso in totale silenzio,eppure Taehyung ti faceva capire che non eri sola in quel momento,c'era lui a prendersi cura di te. Il signor Kim vi rivolse uno sguardo preoccupato,notando il tuo sguardo assente e quello preoccupato del bruno. Rivolse uno sguardo interrogativo al figlio ma questo lo liquidò con un gesto della mano,come a volergli dire "ne riparleremo un'altra volta" e andaste nella vostra camera. Dovevi farti una doccia,dovevi levare quella puzza che ti era rimasta addosso e volevi che venisse cancellata. Speravi anche che quella scena venisse cancellata con una semplice doccia calda.

Sapevi però che fosse impossibile.

Model || Kim TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora