Cap. 16

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Luglio si era appena affacciato portando con se il forte calore del sole e il canto delle cicale che riecheggiava per tutte le vie della grande città che iniziava pian piano a svuotarsi dato l'inizio delle vacanze della popolazione parigina.

Marinette prese l'ultima scatola chiudendola in compagnia della sua amica Alya, aveva finito di preparare tutte le sue cose per tornare a casa con i suoi genitori. In parte le mancava casa sua, la sua camera rosa dove aveva vissuto fino ai 15 anni lasciandola per iniziare un nuovo percorso, ma dall'altra parte era triste di lasciare quell'appartamento dove aveva vissuto nell'ultimo mese diventando indipendente, sopratutto lasciare quel posto dove nell'ultima settimana aveva condiviso delle bellissime serate in compagnia di un certo gatto maniaco senza aver paura di essere vista dai suoi genitori. 

Chiuse le ultime scatole e caricate sulla macchina di su padre Tom, si affrettò a salutare Alya e andare verso villa Agreste per consegnare le chiavi dell'appartamento al signor Agreste. Camminò godendosi il sole sul viso arrivando fino al cancello, suonò il campanello aspettando di veder spuntare la telecamera per presentarsi e entrare nella villa. 

All'interno trovò Nathalie al telefono che la salutò con un grande sorriso, dicendole di andare pure nello studio per lasciare le chiavi sulla scrivania e che sarebbe arrivata a breve per salutarla. 

Marinette fece come detto, aprì la porta andando verso la scrivania dove depositò le chiavi e in quel momento si soffermò a guardare l'enorme dipinto della madre di Adrien sullo sfondo dello studio. Fece qualche passo verso il maestoso dipinto soffermandosi a pensare a quanto il modello somigliasse a sua madre, soliti grandi occhi verdi e quel meraviglioso sorriso che lo caratterizzava, si soffermò a guardare un dettaglio del quadro, in un punto sembrava ci fosse qualcosa che brillava, un piccolo quadrato color oro era diverso dalla tela, sembrava quasi un pulsante.

Non potè fare a meno di avvicinarsi sfiorandolo e si rese conto che in verità era un piccolo pulsante nascosto tra le trame del dipinto. La curiosità di premerlo era molta, tanto che avvicinò il dito intenta a premere...

??? - Marinette?  - disse una voce alle sue spalle.

Un brivido di freddo corse lungo la schiena della ragazza che trattenne il respiro, tanto era assorta da quella scoperta che non aveva sentito aprire la porta alle sue spalle. Si voltò di scatto trovandosi davanti l'unica persona che non avrebbe mai voluto vedere in quel momento.

GA - Che cosa ci fai li?

M - Io...st...stavo guardando il quadro di sua moglie.

GA - Gradirei che non lo toccassi.

M - Mi scusi, non...volevo...ecco...io...

GA - Adrien le somiglia molto...

M - oh...si è vero...sua moglie era davvero una bella donna... - disse continuando a guardare il dipinto, osservando che altri 2 tasselli sembravano diversi dal resto, ma cosa potevano significare? Di certo non poteva chiederlo a Gabriel, ma sarebbe tornata presto in quello studio e decise di indagare alla prima occasione.

GA - Dunque, a cosa devo la sua visita?

M - Ah, si...le ho portato le chiavi dell'appartamento, ho sistemato tutto e volevo ringraziarla per avermi dato la possibilità di stare in quella casa.

GA - Bene, si ricordi che lunedì dovrà essere alle 10 davanti al Louvre per iniziare i servizi fotografici, Nathalie passerà a prenderla la mattina assieme ad Adrien così potrete...

M - Non importa signor Agreste - disse interrompendo lo stilista che la guardò con uno sguardo di ghiaccio, ma non voleva arrivare con Adrien - Abito vicino, andrò a piedi non c'è problema.

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