M - Alya io ti odio! - disse Marinette mentre tirava fuori l'ennesimo vestito - Ma perché ti do sempre retta!
Alya - Perché sai che lo faccio per il tuo bene!
Le ragazze avevano svuotato l'armadio di Marinette in cerca dell'outfit perfetto per l'appuntamento con Luka di quella sera. Gonne, jeans, maglioni invadevano il letto di Marinette, era passata un ora da quando avevano iniziato a cercare e ancora non erano arrivate alla fine.
Alya - Hai così tanta roba che è difficile scegliere ma ci siamo quasi...vediamo...ecco! Questa gonna con questa maglia!
M - Ma non voglio! Mi mette in mostra tutte le gambe! E' solo un uscita da amici ti ricordo...
Alya - Ohhhh come sei...allora andiamo sul sobrio...ecco! A questo non puoi dire di no!
Alya le aveva trovato un outfit molto semplice, molto alla Marinette! Dei jeans lunghi un po strappati, una maglietta bianca con un piccolo cuore sul fondo e una giacchetta di jeans visto il fresco della sera, il tutto adornato dalle scarpe bianche da passeggio.
M - Ok...a questo posso starci - disse prendendo i vestiti e indossandoli - Che ne dici?
Alya - Avrei messo la gonna, ma sei comunque bellissima! Ora fermati...ti sistemo i capelli!
Per quanto Marinette provò a scappare, nulla impedì ad Alya di bloccarla alla sedia. Sciolse i codini lasciando cadere i capelli, prese una forcina e raccolse la frangia legandola su un lato, aggiungendo un piccolo fermaglio con un fiorellino rosso urlando - ECCO sei PERFETTA!
Alya se ne andò augurando il meglio all'amica per la serata. Marinette era nervosa, camminava su e giù per la camera aspettando la chiamata di Luka che non tardò ad arrivare; con il cuore a mille si avviò alla porta pronta per uscire.
T - Dai Marinette! Pensa a divertirti!
M - Ci proverò Tikki - disse scendendo le scale.
Arrivata per strada vide Luka, quel bel ragazzo alto, con i capelli scuri poggiato alla sua bici che, non appena la vide, si avvicinò posandole un bacio sulla guancia.
L - Sei davvero bella Marinette.
M - Grazie Luka... - A testa bassa e con le guance divenute rosse, accennò un sorriso.
L - Andiamo! Ti porto a prendere un gelato, sali sulla bici, questa sera sarò il tuo cavaliere - disse sorridendo.
Marinette salì aggrappandosi a Luka che iniziò a pedalare per le vie di Parigi. Stava bene con lui, per la prima volta dopo settimane si sentiva libera, senza pensieri, solo il rumore delle ruote che giravano sull'asfalto.
La serata andò benissimo, mangiarono un buon gelato, ci furono tante chiacchiere e sopratutto risate che era ciò di cui Marinette aveva bisogno. Era quasi mezzanotte quando la riportò a casa, aiutandola a scendere dalla bici con il dolce gesto della mano.
L - Prego Signorina, la sua carrozza è giunta a destinazione.
M - Grazie Signore - disse sorridendo - E' stata davvero una bella serata, grazie di tutto Luka.
L - Non c'è di che Marinette, passare del tempo con te è sempre qualcosa di magico - disse facendola arrossire - Vorrei poter avere altre serate come questa se sei d'accordo.
M - S...si...potremmo rifarlo...
L - Bene! allora se sei d'accordo posso passare Domenica nel pomeriggio.
M - Va...va bene!
L - Buonanotte Marinette - sussurrò poggiando le labbra sulla guancia della corvina - Sogni d'oro.
M - Buonanotte a te Luka - si girò e salì le scale per entrare in camera sua.
Arrivata si tolse la giacca e si buttò sul letto stranita, era stata bene, aveva riso, ma quel pallino fisso era sempre li. Per quanto Alya ci avesse sperato, Luka non era riuscito a fargli dimenticare Adrien, magari serviva vedersi di più? Non sapeva rispondere a questa domanda, decise di salire sul tetto per prendere un po d'aria. Si poggiò alla ringhiera chiudendo gli occhi fin quando, all'improvviso, un rumore non la fece sussultare.
? - Ciao Principessa!
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Le lezioni di scherma erano finite, Adrien si stava rivestendo per tornare casa, era solo nello spogliatoio perso nei suoi pensieri quando una vocina vicino al suo orecchio non lo fece sussultare.
P - Ho fame! Voglio il formaggio! - Plagg era uscito dalla tasca della camicia risvegliano il suo protetto dai lunghi pensieri.
A - Tranquillo, andiamo a casa e puoi mangiare tutto il formaggio che vuoi...
P - Oggi non sei proprio in te eh, che ti ha fatto quella la per ridurti così?
A - Intendi Kagami? Niente Plagg, ho solo dei pensieri...
P - Bene, allora mentre pensi andiamo a casa che ho FAME!
Adrien finì di vestirsi in fretta vista l'insistenza del piccolo gatto nero. Prese le sue cose e si diresse verso l'auto che lo avrebbe riportato a casa insieme a Kagami.
K - Non eri in te oggi, ti sei fatto battere come una femminuccia...
A - Scusa, non mi sento molto bene...
K - Vuoi che passiamo a prendere qualcosa?
A - No tranquilla, sono solo sommerso dai pensieri.
K - Questi pensieri ti devono prendere molto visto la distrazione che hai avuto tutto il giorno - disse allungando la mano sulla spalla di Adrien.
A - Non è niente di importante, sto per cominciare un periodo molto pieno: tra la scuola e il lavoro, non vorrei perdere qualcosa lungo al via...
K - Tranquillo, sono sicura che riuscirai a tenere tutto sotto controllo...
A - Speriamo... - guardando fuori dal finestrino non riusciva a non pensare a Marinette.
K - Bhè siamo arrivati a casa tua, sicuro che non vuoi venire a mangiare qualcosa?
A - Si sicuro, grazie per il passaggio...
K - A domani - gli diede un bacio sulla guancia, ma fu ricambiata solo da uno sguardo assente.
Sceso di macchina salì le scale andando verso al sua camera, nemmeno la cena preparata dai suoi cuochi lo convinsero a scendere. Aprì la porta e si diresse verso l'armadietto dove custodiva il formaggio, sapeva benissimo che Plagg poteva diventare molto insistente se non mangiava il suo amato Camember. Diede da mangiare al Kawami che lo ringraziò con il rumore della mascella e si stese sul letto con le mani su gli occhi.
A - Plagg, ma cosa posso aver fatto per far si che Marinette non mi guardi più...
P - Sicuramente qualcosa di stupido - disse addentando il formaggio.
A - Grazie amico sai sempre cosa dire.
P - Come posso saperlo! Vai da lei e chiediglielo!
A - Ma non mi parla! Oggi è quasi scappata dopo scuola...
P - Bhè, per quanto in questo momento ho di meglio da fare...lei non vuole parlare con Adrien, ma chi ti dice che non voglia parlare anche con Chat?
A - Hai ragione! - disse alzandosi di scatto - Plagg sei un piccolo Genio!
P - Te ne accordi solo adesso? - disse il Kawami quasi offeso.
A - Andiamo...PLAGG TRASFORMAMI!
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In viaggio fino a TE!
Teen FictionLa scuola sta per finire, Papillon è stato sconfitto per la seconda volta e LadyBug è diventata protettrice della miracle box. Tutto sembra perfetto se non fosse per il suo cuore rotto che non trova pace, e se, dopo un anno, quella pace gli venisse...