Cap. 17

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La mattina arrivò presto, il sole sorse alto illuminando la Torre Eiffel che risplendeva maestosa sulla città. La luce iniziò a filtrare dalla piccola finestra sul soffitto illuminando il viso di Marinette che ancora dormiva beata abbracciando il cuscino.

La piccola Tikki provava a svegliarla ormai da 10 minuti inutilmente, ma Marinette non accennava a muovere un muscolo, così si disse tra se e se "Bhè a mali estremi..." volò verso il bagno riempiendo un bicchiere con acqua fresca "Estremi rimedi..." rovesciandolo interamente sulla testa di Marinette che saltò sedendosi sul letto in un secondo.

M - TIKKI!!! MA ANCORA!!!

T - Finché non impari ad alzarti da sola...sbrigati sono le 9:20, alle 10 devi essere al Louvre! 

Marinette sgranò gli occhi correndo in bagno per una doccia veloce, non voleva svegliarsi, stava sognando di saltare per i tetti assieme a Chat che le teneva la mano, solo al pensiero diventò rossa guardandosi allo specchio con lo spazzolino in bocca "Devo smetterla! "si disse premendo le mani sul viso per far si di tornare alla realtà!

Prese le prime cose che aveva nell'armadio, ovvero una gonna nera con dei ricami rossi e una maglietta bianca con la scritta KISS in rosso, infilò lo converse, prese la borsetta per Tikki e scese di corsa salutando i suoi genitori afferrando un croissant dal tavolo. Uscì dalla pasticceria e via verso il Louvre, facendo i conti sarebbe arrivata puntuale, cosa a dir poco strana, ma non poteva tardare il primo giorno di lavoro come modella.

Arrivata sul grande piazzale rimase stupita dalla persone che erano già al lavoro e dal set di luci già montate. Vide i camerini e i suoi vestiti posti su delle grucce con suo nome scritto sopra, non potè fa a meno di toccarli e sorridere al pensiero della loro storia, persa nei pensieri non si accorse della figura che gli arrivava alle spalle. Vista l'ombra si voltò osservando l'alto uomo snello che la guardava con una macchina fotografica in mano. Era Giuseppe, il fotografo che avrebbe fatto quella sessione.

G - Lei chi è scusi?

M - Ehm...sono Marinette, devo posare per delle foto... - disse diventando rossa.

G - Ahhh la stilista! Bene allora, Maria, Sofia, prendetela e preparatela non abbiamo tutto il giorno! 

In men che non si dica si trovò circondata da due donne che la fecero sedere nel camerino iniziando a truccarla e a sistemarle i capelli. Finito le diedero il primo vestito da indossare: una gonna a balze bianca con una serie di cuori neri disegnati su un lato, una camicia nera con i polsini bianchi e un cravattino bianco con un cuore nero disegnato sul fondo, il tutto adornato da delle zeppe nere alte. Finito di vestirsi si guardò allo specchio e, forse, per la prima volta si trovò davvero carina con i suoi abiti, il trucco leggero che le risaltava gli occhi e i capelli legati in una treccia che le scendeva sulla spalla destra, non poteva credere di essere veramente lei! 

Dopo i tanti complimenti di Tikki, uscì dal camerino andando verso la piramide dove c'era il fotografo già in posizione e, naturalmente, Adrien con in dosso i suoi abiti. Aveva un pantalone nero attillato che gli risaltava le gambe toniche, la camicia bianca rifinita di nero tirata su sulle maniche e aperta sui pettorali, e che pettorali, con i suoi capelli biondi ribelli che si muovevano con la brezza mattutina. Rimase incantata a guardarlo finché il fotografo non la chiamò risvegliandola dai suoi pensieri.

Si mosse andando verso Adrien dandogli il buongiorno imbarazzata dai suoi pensieri, che lui ricambiò sorridendogli.

A - Sei pronta?

M - N...non...lo so...

A - Andrai alla grande, se hai dubbi chiedimi pure e se hai paura guardami, pensa che siamo solo noi e andrà tutto bene.

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