Dopo un gran frastuono, tornò il silenzio per la via di Parigi, la luce, ancora dondolando, illuminava il corpo stordito di Chat Noir steso a terra privo di conoscenza dovuto alla grande botta presa.
Marinette corse giù per le scale andando incontro al suo collega. Arrivata sul marciapiede vide un vano tentativo di alzarsi da parte dell'eroe e, con un gran sorriso, si avvicinò per aiutarlo ad alzarsi dal marciapiede notando la grande macchia rossa che si stava formando sul lato destro della sua faccia.
M - Chat! Guardami...quante dita vedi? - disse mostrando 3 dita su una mano davanti a gli occhi del gatto.
C - S...sei?
M - Diciamo che ci sei andato vicino...alzati dai, andiamo a mettere del ghiaccio sulla faccia.
Marinette cercò di tirarlo su mettendo un braccio dell'eroe dietro il suo collo, mentre lei lo sosteneva dal bacino, non si era mai resa conto di quanto le braccia di Chat fossero muscolose, così come la schiena, quel contatto la fece diventare rossa per tutto il tragitto. Entrati in casa, aiutò Chat a sedersi sul divano mentre lei andava a perdere del ghiaccio per la sua faccia che piano piano stava gonfiando.
M - Tieni...mettiamolo qui - disse posando il ghiaccio sul volto di dell'eroe - Ti senti un po meglio?
C - Ne ho prese di botte in vita mia...ma mai credevo di poter essere abbattuto da un palo.
M - Bhè non diciamolo a nessuno, se lo viene a sapere Papillon sei finito - su queste parole non resse più le risate, scoppiando davanti al Gatto che la guardava con il broncio - Ahahahaha dai ti prego...ahahaah...non guardarmi...ahahah...non guardarmi così!
C - Ah. Ah. Ah. Non è divertente... - disse mentre osservava al corvina seduta sul tavolino davanti a lui, solo ora si era accorto che indossava una piccola camicia da notte che non lasciava nulla all'immaginazione, poteva benissimo vedere il seno non protetto da nessun reggiseno e le sue mutandine rosa. Con un ghigno alzò la testa guardando la giovane che si asciugava le lacrime da troppo ridere.
C - Non sapevo ti piacesse così tanto il rosa - la guardò alzando un sopracciglio e sorridendo.
M - Cos...cosa? E questo cosa c'entra adesso?
C - Bhè, il rosa ti sta bene, potrei dire che è il tuo colore..."intimo"...preferito? - disse mimando de virgolette con una sola mano mentre l'altra sorreggeva la busta del ghiaccio.
Marinette spalancò gli occhi fissandoli in quelli languidi di Chat Noir, abbassò il volto guardando le sue gambe diventando totalmente rossa e, in una frazione di secondo, scattò in piedi recuperando un cuscino per tirarlo in piena faccia all'eroe urlando - SEI UNO STUPIDO! - Corse in camera a cercare un paio si shorts per coprirsi le gambe mentre sentiva chiaramente Chat d'altra stanza ridere.
C - Bhè Principessa, potrei aver voglia di andare contro altri pali se ti prendi cura di me così!
Marinette rossa in voltò tornò nel salotto fissando con sguardo omicida Chat seduto sul divano, si avvicinò prendendo un altro cuscino gridandogli contro - IO TI AMMAZZO STUPIDO GATTO! - Cominciando a tirargli delle cuscinate addosso ridendo assieme a Chat che alzando le mani gridò resa davanti alla furia della sua principessa.
C - Scusa, scusa...AHI...ahah dai Principessa non volevo...pace? - la guardò con occhioni enormi paragonabili a quelli del gatto con gli stivali.
M - Solo perché sei ferito... - continuando a guardarlo in cagnesco.
C - Bhè...però era un bel vedere...
M - Ne vuoi ancora???
C - No, no, no...sono apposto per stasera - disse sorridendo alla giovane, non credeva che quella ragazza così minuta potesse avere così tanta forza nelle braccia - Certo sei forte per essere una stilista.
STAI LEGGENDO
In viaggio fino a TE!
Teen FictionLa scuola sta per finire, Papillon è stato sconfitto per la seconda volta e LadyBug è diventata protettrice della miracle box. Tutto sembra perfetto se non fosse per il suo cuore rotto che non trova pace, e se, dopo un anno, quella pace gli venisse...