Cap. 5

756 39 4
                                    


Marinette sussulto dallo spavento non appena udì la voce alle sue spalle.

M - Chat! Mi hai fatto prendere un colpo! Cosa ci fai qua?

C - Passavo di qua per caso e avevo voglia di far visita alla mia fan numero uno no?

M - Credo che la tua fan numero uno non sia proprio dell'umore in questo momento...

C - C'è qualcosa che non va principessa? - disse ChatNoir nella speranza di avere delle risposte.

M - Mmmm... - sospirò Marinette - Non è niente...

C - Non credo che tu sia triste perché sono finiti i macaron! - disse strappandole un piccolo sorriso - Dai principessa, sai che al tuo amico Chat puoi raccontare qualsiasi cosa!

M - Amica...già...io sono sempre l'amica, quella che aiuta, quella che c'è sempre e quella che viene messa da parte non appena sbuca fuori una ragazza più interessante...

C - Mmm da queste parole deduco che sia stato un ragazzo a renderti così triste...chi è? Posso prenderlo a calci!

M - Eheh, ti ringrazio per la tua offerta, ma non credo sia necessario - disse guardando il Gattino e sorridendo - Sai, mi fa molto piacere che tu sia passato di qua per caso...

C - Si bhè...sono un Eroe e come tale non posso evitare di salvare una fanciulla in difficoltà! Quindi principessa...che succede...

M- Ti è mai capitato di innamorarti di una persona, osservarla da lontano senza avere il coraggio di avvicinarti per poi scoprire che...te l'hanno portata via?

C - Mi hai appena raccontato la mia storia con LadyBug o sbaglio? Ma dimmi...ti sei innamorata di un ragazzo?

M - Già...ma adesso non ha più importanza...lui non è più...libero...

C - Ed è per colpa di questo ragazzo che è sparito il sorriso dal tuo volto?

M - Lascia stare - disse sospirando - Grazie per essere passato, a presto Chat... - Marinette si diresse verso la botola che portava in camera.

In quel momento Chat non sapeva che fare, la guardò allontanarsi e il suo istinto felino gli disse di non lasciarla andare via.

C - MARINETTE!... - urlò andando verso di lei in un balzo, così da arrivare alle sue spalle e stringerla contro i suoi petto.

M - Chat...ma che...

C - Non permettere a nessuno di toglierti il sorriso - gli sussurrò all'orecchio - Se lui non vede quanto sei speciale, non ti merita...

M - Chat... - il suo era solo un sussurro al vento mentre delle lacrime iniziavano a caderle sul volto...

C - Buonanotte Principessa... - con queste parole saltò sui tetti di Parigi lasciando la corvina sul terrazzo mentre lo guardava allontanarsi..."Grazie Gattino" pensò scendendo le scale per andare verso il mondo dei sogni...

Adrien saltò sui tetti a gran velocità fino ad atterrare al centro della sua stanza rimanendo fermo per alcuni minuti prima di sciogliere la trasformazione.

A - Plagg...non riesco a capire...pensi...

P - Penso che tu debba darmi del formaggio! - Urlò interrompendo Adrien.

A - Sei di un goloso assurdo! - si avvicinò all'armadietto per prendere del formaggio - Pensi che possa essere colpa mia?

P - Penso che non c'è peggior cieco di che non vuole vedere!

A - Da quando sei diventato così poetico?

P - Da quando ho la possibilità di gustare un formaggio così prelibato! Dai Adrien, devi essere tu il primo ad avere chiarezza! Di tante donne che hai intorno, diventi triste solo per una!

A - Marinette? Certo è una mia amica e non vorrei mai vederla triste, questo non vuol dire che possa provare qualcosa per lei!

P - Già...sei sincero come me se ti dicessi che amo i biscotti al cioccolato.

A - Che cosa?

P - Niente niente, dormici su, la notte porta consiglio! 

A - Marinette... - sussurrò Adrien appena steso a letto - Marinette...no, non può essere...

Le giornate trascorrevano tranquille alla scuola di Parigi. Marinette continuava a giocare al gatto col topo con Adrien, lui si avvicinava e lei spariva evitandolo, erano ormai due settimane che continuava questo gioco, mandando totalmente in pappa il cervello del modello. Una mattina, quando le lezioni stavano per finire, dagli altoparlanti rimbombò la voce del preside:

"Marinette Dupan Cheng è attesa in presidenza!"

M - Che cosa?

Alya - Che hai combinato?

M - Non ne ho la più vaga idea!

"Marinette Dupan Cheng è attesa in presidenza!"

L'insegnate guardò Marinette incitandola ad andare, raccolse le sue cose e si diresse verso lo studio del preside. Bussò e aprì la porta dopo aver udito la voce profonda dire "avanti". Lo studio era grande con mobili imponenti che si addicevano perfettamente al loro proprietario.

Pres - Prego accomodati Marinette, non capita tutti i giorni di avere un'artista nel mio studio!

M - Gr...grazie? - disse con voce tremante non capendo a cosa si riferisse - E' successo qualcosa?

Pres - Direi di SI! Questa mattina ho ricevuto una lettera indirizzata a te da parte del signor Agreste.

M - Il signor Agreste? Cosa può volere da me?

Pres - Gliela leggo: "Signorina Marinette Dupan Cheng, a seguito del lavoro che ci ha portato in giudizio, siamo lieti di comunicarle che è la vincitrice della borsa di studio per l'Accademia di Design & Moda di Milano. Il suo modello è stato di gran lunga superiore a quelli presenti al concorso, pertanto saremo lieti di poterla vedere nelle nostre aule italiane già dai primi di Agosto così da potersi ambientare al meglio per l'inizio dei corsi. In attesa di una vostra risposta le porgo i miei saluti. GA" Marinette, voglio essere il primo a congratularmi per questa tua vittoria! Mi dispiace sapere che per il prossimo anno non sarà dei nostri qui a Parigi, ma sono convinto che farà grandi cose studiando in Italia!

M - Ma...io...ch-cche...COSA?

Pres - Dovremmo parlare con i suoi genitori per compilare alcuni moduli, la mia segretaria li sta chiamando proprio adesso per prendere appuntamento. Che dire Marinette, ci mancherai, sappi che sei un grande orgoglio per questa scuola! Goditi questa ultima settimana qua a Parigi, da Agosto sarai una studentessa Italiana! 

M - Ho...ho vinto...io...ho vinto? Non posso crederci...

Pres - Mancano 30 minuti alla fine della scuola, vai pure a casa a dare la bella notizia, ci vedremo domani con i tuoi genitori.

M - Grazie Signore! - prese la lettera che gli era stata consegnata - A domani!

Con passo timido uscì dallo studio e percorse il corridoio che portava alla scala. Mentre scendeva quei gradini i suoi occhi si riempivano di lacrime, ma non di quelle amare che nell'ultimo mese l'avevano tormentata, erano lacrime di gioia, sentiva il suo cuore leggero a ogni passo che faceva, sentiva il sorriso tornare sul suo volto; attraversò le porte della scuola soffermandosi.

M - Io...io ho davvero...SIIIIIII HO VINTO!!! HO VINTO, HO VINTO, HO VINTO - urlava saltellando sul posto facendo voltare alcuni dei passanti - Tikki! Andiamo in Italia! 

T - Grandissima Marinette! - disse la Kwami dalla borsetta - Sapevo che potevi farcela! 

Marinette iniziò a correre verso casa stringendo avidamente quei fogli nelle mani, c'era riuscita, aveva vinto quel premio! Mentre andava verso casa iniziò a rallentare quando un piccolo pensiero si annidava nella sua mente..."adesso...dovrò dire addio a tutti...a lui..."

In viaggio fino a TE!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora