GA - Chi c'è?!
Gabriel Agreste si sedette sul letto cercando gli occhiali, un attimo spaesato dal brusco risveglio, voltandosi subito verso il suo Kwami.
GA - Nooro, con chi parlavi?
Nooro - Con nessuno signore, stavo dormendo - disse ringraziando l'oscurità che nascondeva il suo volto terrorizzato.
GA - Pensi che sia scemo forse? Cos...che è questo suono!
Scese dal letto sotto lo sguardo gelato di Nooro, avanzando verso la porta che si affacciava sul corridoio. Appena spalancata, si diresse verso le scale facendo scattare il sensore delle luci a Led che illuminavano lieve il corridoio. Fermandosi con le mani poggiate sul cornicione di marmo, fissando l'atrio appena illuminato, quando il suo sguardo fu catturato da una sagoma dall'altra parte che stava risalendo le scale.
GA - Adrien?
A - Padre? Scu...scusa, non volevo svegliarti...
GA - Cosa ci fai in piedi a quest'ora, sai che ti è proibito uscire dalla tua stanza di notte!
A - S..si...ma...non riuscivo a prendere sonno così...sono sceso per bere un bicchiere di latte...
GA - Torna subito in camera tua e mettiti a letto.
A - Si padre...
Il ragazzo continuò a salire le scale diretto verso la sua camera, quando sentì ancora la voce di suo padre richiamarlo.
GA - Adrien! Da dove viene quel pigiama, non fa parte del tuo guardaroba.
A - Ah...ehm... - rimase imbambolato a guardare la sgargiante maglietta arancione con una nota musicale disegnata e dei pantaloncini verdi - L'ho preso ad un mercatino...in giro con un amico...
GA - Domani dirò a Nathalie di ordinare altri pigiami, così che tu non debba usare quella...cosa...ora torna a letto!
A - Notte padre...
Adrien salì le scale di corsa entrando in camera sua mentre Gabriel rimase ancora un attimo a fissare l'enorme atrio non del tutto convinto notando, suo malgrado, che non vi erano altri movimenti o rumori estranei. Decise quindi di tornare in camera sua chiudendosi la porta alle spalle, aspettando ancora qualche minuto immobile con l'orecchio teso, aspettandosi qualche rumore da un momento all'altro che non arrivò. Si diresse quindi verso il letto, ponendo gli occhiali sul comodino e stendersi su un fianco, in attesa che il sonno si prendesse di nuovo possesso di lui.
Passò una buona mezzora prima che una mano uscì fuori da dietro la tenda non molto lontano dalla camera dello stilista, rivelando le due ragazze e il piccolo Kwami ancora pallidi. Si guardarono per poi tendere l'orecchio in attesa di una qualche rumore proveniente dalla stanza vicina. Non udendo nulla, in punta di piedi si diressero verso le scale iniziando a scenderle cautamente rientrando nello studio dello stilista socchiudendo la porta.
Senza scambiarsi una parola, LadyBug unì Tikki e Kaalki usando il potere di quest'ultimo per formare un nuovo portale che le condusse al secondo piano della Torre Eiffel, lontane da quella villa. Fu solo allora che ripresero a respirare riempiendo i polmoni, cercando di calmare i battiti dei loro cuori.
RR - Per un attimo...ho temuto...che ci avesse scoperte! - disse Rena Ruge sciogliendo la trasformazione.
LB - Non dirlo a me...pensavo sarei morta! - tornò ad essere Marinette sedendosi a terra.
M - Nota per il futuro...non ascoltare più i piani di Alya!
Alya - Ehy! Che ne sapevo che quello ha il sonno leggero!
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In viaggio fino a TE!
Teen FictionLa scuola sta per finire, Papillon è stato sconfitto per la seconda volta e LadyBug è diventata protettrice della miracle box. Tutto sembra perfetto se non fosse per il suo cuore rotto che non trova pace, e se, dopo un anno, quella pace gli venisse...