Cap. 31

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Quella mattina i raggi del sole illuminavano Parigi in modo particolare, tutto aveva un colore diverso, brillante agli occhi di Marinette.

Mentre la luce filtrava dalle finestre, lei si godeva quel lieve calore guardando il giovane biondo dormirle accanto. Si quella mattina, stranamente, si era svegliata presto presa da tutte le emozioni della notte.

Passò mezzora prima che decidesse di abbandonare il suo nido caldo per preparare la colazione al ragazzo che dormiva beato. Scese in cucina impastando  dei croissant di vari gusti, cioccolata, mirtilli, crema, tutto quello che era sicura piacesse ad Adrien era sulla tavola accompagnato da un buon latte caldo.

Mentre era intenta a sistemare le ultime cose, si sentì stringere per i fianchi da due forti braccia mentre dei capelli d'orati le solleticavano la guancia. 

A - Buongiorno Principessa...pensavo di trovarti a letto stamani e invece mi sono trovato solo, triste e abbandonato!

M - Buongiorno gattino triste...ho pensato di scendere per preparare la colazione...ti ho fatto i croissant che ti piacciono!

A - Davvero??? Sei un angelo! - la fece voltare per posargli un bacio casto sulle labbra - Un angelo che sa di cioccolata...potrei mangiare te al posto dei croissant, sei più invitante...

M - Scemo! - lo allontanò sedendosi al tavolo - Vieni, mangia prima che ci ripensi.

Adrien si sedette iniziando a riempirsi la bocca con tutto quello che trovava. Era tanto che non gli capitava di fare una colazione in compagnia visto che suo padre non c'era quasi mai.

M - Sembra che non mangi da un mese...

A - Qualcuno ieri mi ha fatto consumare troppe energie, e adesso devo reintegrare! 

M - Troppe? Ti facevo più resistente gattino...

A - Diciamo che è stata una serata intensa, sopratutto quando ho dovuto fronteggiare una Marinette particolarmente arrabbiata che voleva cacciarmi! Sembri piccola e indifesa, ma sai come tirar fuori le unghie eh...

M - Non è la prima volta che hai prova della mia forza! - disse alzando le braccia per far vedere i muscoli, strappando una risata al ragazzo.

A - Marinette... - Il giovane ingoiò un ultimo boccone prima di rispondergli - Da quanto lo sai...di Chat intendo.

M - Mh...a dir la verità da un po di tempo...avevo dei sospetti quando ho notato che la calligrafia tua e di Chat erano identiche, ma la conferma l'ho avuta quella sera che sei venuto prima delle vacanze, quando mi hai salutata hai detto "c'è un tempo per tutto e il nostro deve ancora arrivare" riferendoti al discorso che ti feci alla sfilata, cosa che Chat non poteva sapere...devi stare più attento a quando parli!

Adrien rimase di stucco, non si era reso conto di aver pronunciato quelle parole tanto era preso da lei e dalle sue candide labbra.

A - Hai ragione... - si portò una mano dietro la testa, cosa che faceva sempre quando era imbarazzato - In questo anno ci sono stati troppi malintesi tra noi...da oggi Mari ti prometto che non ci saranno più segreti!

Marinette si sentì salire un groppo allo stomaco, era arrivato il momento di confessare tutto ed essere sincera come lui aveva fatto con lei, ma come fare? Avrebbe dovuto dirgli tutto? Anche di suo padre e di ciò che aveva scoperto? Non sapeva come lui potesse reagire alla notizia, ma di una cosa era sicura, doveva essere sincera e spiegargli al meglio le cose.

A - Ehy...c'è qualcosa che non va? Vedo le rotelle nel tuo cervello che girano...

M - Ehm...no va tutto bene solo che...devo dirti una cosa e non so come puoi prenderla.

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