Indagini.

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Ashlee

Ho passato tutta la notte senza dormire. Non ho fatto altro, che riflettere al tempo che dovrò trascorrere con Will, per le indagini.

Era diventato il mio pensiero fisso, mi sono domandata tante volte durante la notte " perché Will mi facesse questo effetto?'' Ma non riuscivo a darmi una risposta, era  come se la mia mente mi facesse pensare a lui, ma il cuore mi  impedisse anche di immaginare a dei possibili sentimenti, nei suoi confronti.

Lo squillo del telefono, mi fece scuotere la testa, facendomi capire, che stavo veramente esagerando.
"Cosa sarebbe mai potuto accadere?
Avremmo solo dovuto lavorare, non  sarebbe accaduto nulla giusto?"
Mi trovai a farmi delle domande, alle quali non volevo dare risposta.

"Oltre che non lasciarmi dormire, disturbare i miei pensieri notte e giorno, mi disturba anche alle 8:30 del mattino. Perché ieri gli ho dato il mio numero?" Dissi alzando gli occhi al cielo.

<< Dimmi.>>
Cercai di tenere un tono tranquillo.
<< Buongiorno anche a te, piccola!>>
<< Scusa Will, non ho dormito tanto sta sera. Aspetta ma mi hai chiamato un'altra volta
piccola?>> Dissi con un tono sorpreso, non è che non mi piacesse...anzi, mi piaceva molto. Ma volevo cercare di evitare ogni cosa che potesse farmi sentire un minimo sentimento per lui.

<< E tu mi hai chiamato nuovamente Will. Sta diventando una cosa intima tra noi!>> Mi rispose lui, probabilmente con un sorriso malizioso.
<< Mi hai chiamato per darmi il buongiorno Will?>> Chiesi io curiosa e cambiando discorso.
<< Sei brava a cambiare discorso, comunque non ti ho chiamato solo per questo, ma anche per dirti che oggi sono tutto tuo.>> Concluse lui.
<< Cosa?? Ma che ti passa per la testa Will?>> Dissi abbassando il tono della voce.
<< Piccola hai capito male tu! Sei tu che stai pensando ad altro, intendevo che puoi venire da me per iniziare le indagini.>> Ribadì lui, ridendo verso la fine.
Avevo fatto una figura di merda, questo era sicuramente colpa della mia nottata in bianco.
Mi schiarii la gola, cercando di rigirare la frittata:   << Sei tu che non ti sai spiegare!>>
<< No è assolutamente vero, so che hai pensato a me..>>
<< Non so dove abiti!>>
Lo interruppi immediatamente, tutto questo stava diventato veramente imbarazzante: "non sono mai stata una ragazza timida, ma questo ragazzo riesce perfettamente a farmi sentire a disagio!"

<< Sono al 26 di Garden Street. >>
"Cosa??? È cosi vicino a me."
<< Sei solo ad un isolato da me>>
<< Si, mi ricordo piccola.>>
<< Dai smettila di chiamarmi piccola.>>
Dissi con un tono irritato.
<< Non ci penso nemmeno piccola.>>
Concluse lui per poi aggiungere : << Muoviti, non farmi aspettare un'ora!>>
<< Dovrei farti aspettare una giornata intera, ma non sono così stronza, tra mezz'ora sono lì .>>
Conclusi per poi attaccare e iniziare a pensare a cosa mettermi.

Guardai l'ora, accorgendomi che erano già passati venticinque minuti.
I miei vestiti erano sul letto, mandando a farsi benedire, tutta la fatica dell'altro giorno sistemandoli.
Mi voltai sui pochi vestiti rimasti nell'armadio, in fine, optai per un paio di jeans chiari, ed un top rosso. Mi legai i capelli in una coda di cavallo, mi truccai velocemente per poi uscire.

William

Sentii suonare alla porta, capendo chi era mi diressi ad aprire.

<<Eccoti finalmente piccola!>> Dissi apprendo la porta.
<< Dai non ci ho messo tanto.>> Ribadì lei entrando.
<< A me sembrava un eternità.>> Conclusi chiudendo la porta dietro di me.
<< Esagerato!>> Esclamò lei girandosi a guardare la  casa.

I miei occhi si posarono sulla sua figura, così bella, scesi con lo sguardo di poco e notai immediatamente   la sua maglietta, ma che dico! Non era una maglietta, era un pezzo di stoffa, troppo corta.
Le lasciava intravedere la pancia.

<<Sei venuta con la macchina giusto?>>
Chiesi curioso, anzi ero veramente infastidito, al pensiero che qualcuno l'avesse osservata, "era veramente bella!"
"Ho già detto bella vero?"
"Si amico. Almeno un milione  di volte."
Rispose la mia coscienza, facendomi alzare immediatamente gli occhi al cielo.
"Esagerato!"
"Se lo dici tu!"
Esclamò ancora.

<< Certo! >>
Ashlee interrompe subito i miei pensieri, facendomi sollevare al pensiero che nessuno le avesse messo gli occhi addosso.
<< Va bene. Vuoi qualcosa?>> Dissi io dirigendomi verso la cucina, seguito da lei.
<< Si un caffè, grazie.>>
<< Dai siediti, il tempo per fare il caffè, poi andiamo in camera mia.>>
Le dissi, iniziando a mettere le cialde nella macchina del caffè.
<< P..perché in camera tua?>>
Mi voltai al suo balbettare.
<< Ho una lavagna dove possiamo scrivere le varie indagini, una lavagna in sughero dove possiamo collegare i fili nei posti dove sono stati.>>
Risposi con un tono ovvio.
<< Ah, si giusto!>>
Esclamò lei probabilmente ricordandosi la mia stanza. Dopo di che, si iniziò a mordere il labbro, "cavolo avevo voglia di baciarla. "
Scossi la testa, "cosa mi sta succedendo?'' Mi feci questa domanda, ma non mi diedi  una risposta, dopo tutto lei era fidanzata!.

Mi voltai verso la macchina del caffè, per poi prendere delle tazze, azionando e una volta fatto, chiesi ad Ashlee per lo zucchero:
<< Quanto zucchero?>> dissi facendola sobbalzare sul posto. Probabilmente era anche lei avvolta in chissà quali pensieri.
<< Amaro grazie.>>
Feci un sorriso al pensiero che in questo eravamo uguali.

Spazio autrice: ❤️
Spero che questo capitolo vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate di Ashlee e Will.
❤️❤️

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