Paura.

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Ashlee

Stavo guidando verso casa, quando Will decise di interrompere il silenzio che si era creato: << Portami a casa.>>
Lo guardai con la coda dell'occhio per poi rispondere:<< Non ci penso nemmeno, tu vieni da me.>>
Will non rispose, poggiò la mano sulla mia, la quale si trovava  sul cambio. A quel punto decisi di accelerare, volevo arrivare il più presto possibile a casa, volevo stare con lui.
<< Perché mi rifiuti Will? Di cosa hai paura?>>
Dissi queste parole senza nemmeno rendermene conto. Mi voltai verso la sua direzione, quando finalmente i suoi occhi furono in contatto con i miei, riuscii a vedere come le sue irridi si scurirono.
Lasciai che l'aria mi entrasse nelle narici, chiusi gli occhi per un secondo, poi, gli riaprii chiedendomi del perché, di questo suo atteggiamento.

Appena entrammo in casa, Will si guardò intorno e per sbaglio inciampò sul tappeto dell'entrata.
<< Attento!>> dissi trattenendo la risata.
<< Perché mettere un tappeto qui?>>
Mi domandò curioso.
Guardai il tappeto, poi lui, alzai le spalle e aggiunsi: << È sempre stato lì.>>
<< Dormirò qui.>>
Disse mettendosi comodo. Non  riuscendo a trattenermi, scoppiai a ridere.
<< Perché ridi?>>
<< No niente. Dai Will alzati, andiamo in camera mia.>>
Dissi porgendogli una mano. Lui  la afferrò e invece che alzarsi mi tirò a se, facendomi cadere su di esso.

Poggiai le mie mani sul suo petto solido. Eravamo  a un centimetro di distanza, riuscivo a sentire il suo respiro: << Dai piccola, dormiamo qui.>>
Scossi la testa in segno di negazione, ma non mi diede retta e mi strinse di più a se.
<< Will andiamo a letto, sono sicura che domani negherai tutto.>>
Dissi con un tono triste.

Lui mi guardò e senza parlare mi baciò. Un bacio che iniziò in modo dolce, le nostre lingue si toccarono lentamente, per poi evolversi in un bacio di passione, pieno di desiderio.
Sentì solo le nostre labbra che schioccavano , il mio cuore batteva veloce come se volesse uscirmi dal petto. Poggiai le mie mani attorno al suo collo, per poi sentire le sue, sul mio fondoschiena.
<< Will, domani non ti ricorderai nulla!>>
Esclamai di nuovo, continuando a baciarlo. Una  parte di me, voleva levarsi. Invece l'altra, non ci pensava nemmeno.
<< Shh, smettila di parlare.>>
Concluse quella frase per poi iniziare a baciarmi sul collo. Sentire  il suo respiro, mi provocò dei brividi su tutto il corpo e senza volerlo gemetti : << Will fermati.>>
La mia fu una risposta secca. Ero entrata in modalità difesa, sapevo come avrebbe reagito domani e non avevo nessuna voglia di sentirmi respinta. Afferrando  i suoi cappelli, lo allontanai da me, anche se non ne avevo voglia.
Lui fece una smorfia, per poi guardarmi come un bambino, mi morsi il labbro inferiore e pensai: " Stai complicando le cose Will."
Senza pensarci due volte mi alzai e gli
domandai: << Vuoi una birra?>>
Lui annuì per poi alzarsi con fatica: << Vieni,  andiamo in cucina.>>
Aggiunsi per poi  salire le scale, aprii la  porta di camera: << Perché hai un letto
in cucina?>>
<< Perché no? Sarebbe un ottimo arredo.>>
Non riuscii a trattenere una risata.

Presi i suoi vestiti dall'armadio e glieli porsi.
<< Will prendi questi, sono i tuoi, poi alla fine oggi non te gli ho portati.>>
Lui prese i vestiti e subito si levò la maglietta, rimasi per un attimo incantata,poi però, ritornai a quella che era la realtà, lui era ubriaco e domani avrebbe smentito tutto.
<< Ehm io vado a cambiarmi.>>
Balbettai per poi andare in bagno.

Una  volta entrata mi appoggiai sulla porta, scivolando lentamente a terra.
" Cosa ho fatto?" Mi trovai a domandarmi, lui domani scorderà tutto, torneremo ognuno alla sua vita e io non sarò altro che una conoscente.

Una volta finito di vestirmi uscì dal bagno, trovai Will dormire sul letto, mi avvicinai lentamente a lui e lo coprii, per poi andarmi a mettere nel lato opposto.

Will si girò verso di me e ancora con gli occhi chiusi mi sussurrò: << Ho paura di ferirti piccola.>>
A quelle parole, gli occhi mi si riempirono di lacrime, portai una mano sui suoi capelli e gli accarezzai.
Quella era la risposta. Quella era la risposta alla mia domanda.

Mi trovai a pensare a come la vita era imprevedibile.
A volte l'amore, spalanca la porta del tuo cuore e non ti chiede nemmeno il permesso, entra nella tua vita, nella tua quotidianità, nel tuo mondo e se ne frega se tu lo vuoi o meno.
Will è quell'amore, ha spalancato la porta del mio cuore, non mi ha chiesto nessun consenso. Ci è entrato e basta. Ora mi rimane solo sperare, che non se ne vada, nello stesso modo con cui è entrato.
Con lui accanto, mi sentivo al sicuro, protetta. Il modo in cui mi guarda, il modo in qui i nostri mondi si sono uniti, le sensazioni che mi fa provare, queste sensazioni non le provi con chiunque.
Mi addormentai pensando a questo, pensando a Will.

William

Mi svegliai sentendo il respiro di qualcuno sul mio collo. Appena aprii gli occhi, per vedere chi fosse, un mal di testa mi fece lamentare.

Mi voltai lentamente verso la persona alla mia destra e appena vidi Ashlee, i ricordi mi tornarono in mente. Feci un sorriso e senza nemmeno rendermene conto le accarezzai la guancia, questo tocco le fece aprire gli occhi. Lei sorrise alla mia vista, ma io ritirai la mano e  notai subito nei suoi occhi la delusione e l'amarezza di quel gesto.
<< Buongiorno Will.>>
Disse alzandosi.
<< Buongiorno piccola.>>
<< Vado in bagno, poi se vuoi nel mobile c'è uno spazzolino chiuso per te.>>
Aggiunse  lei andando verso il bagno.
Sembrava  che volesse scappare, non aspettò una mia risposta e chiuse la porta. A quel gesto ebbi la conferma, stava scappando.
Mi trovai a portare le mani nei  capelli, quello che non volevo era appena accaduto, l'avevo ferita.

Dopo qualche minuto, che a me sembrarono ore, uscì da bagno,  bellissima come sempre.
<< Non sapevo portassi gli occhiali!>>
Esclamai io sorpreso.
<< Gli uso quando mi fanno male gli occhi, dovrei utilizzarli più spesso, ma non ne ho voglia.>>
Rispose venendomi incontro. A quel punto mi alzai e la raggiunsi: << Dovresti, sei bellissima.>>
Le sussurrai all'orecchio, per poi dirigermi verso il bagno, lei non rispose ma notai il suo sguardo illuminarsi.

Ashlee

Sono in cucina, preparando i pancake, aspettavo Will agitata. Avevo bisogno di parlargli, non poteva comportarsi più così.

Non dovetti aspettare molto che lo vidi scendere le scale, in tutta la sua bellezza:
<< Cosa hai cucinato ?>>
Chiese poggiando una mano sul mio fondoschiena e tirandomi a se. Mi diede un bacio sulla guancia, questa volta mi trovai a respingerlo  io: << Will chi è Azzurra?>>

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