WilliamDopo la chiamata di quel Mike, il tragitto fino a casa mia fu silenzioso: si, sono incazzato, sono arrabbiato, sono geloso.
So che è presto, so che tra me e lei non c'è stato nulla, se non una notte passata insieme, di cui lei non si ricorda: se si è scordata cosi in fretta quella sera, sicuramente non è stato importante per lei.
A dirla tutta, nemmeno per me era importante, ma da quando stiamo passando del tempo insieme, da quando ho rivisto i suoi occhi, le sue labbra, rimpiango di non aver vissuto al meglio quella serata.<<Mettiamoci a lavoro.>> Disse Ashlee, riportandomi alla realtà.
Si alla realtà, perché so che io e lei non possiamo mai stare insieme, per colpa mia ovviamente. Non sarei capace di avere una relazione seria, non sarei capace di prendermi cura di lei. Ha già sofferto! Non ho la minima intenzione di farla soffrire di più: per colpa mia e del mio non essere presente.<< Si iniziamo a vedere alcune registrazioni, sperando di trovare qualcosa.>>
Annuì alle mie parole, per poi salire le scale insieme a me.Ashlee
Eccoci di nuovo qui, dopo non si sa quante ore e senza nulla in mano.
Will è in piedi da circa mezz'ora , gira e gira per la stanza: scocciato di non aver trovato niente.In queste ore, abbiamo parlato solo delle indagini, non c'è stato nessun dialogo al di fuori delle ricerche .
<< Will BASTA!>> Urlai improvvisamente, alzandomi dalla sedia e andando verso di lui.
<<Cosa?>> Chiese curioso, fermandosi finalmente!
<< Mi stai facendo venire il mal di testa, smettila di girare per la stanza come una trottola.>>
Ora avevo le mie mani sulle sue spalle.
<< Scusa piccola.>> Mi rispose, avvolgendomi le mani nelle sue.
<< Cavolo che mi stai facendo?>> Continuò Will a bassa voce, per poi allontanarsi da me lasciando cadere le mie mani nel vuoto.
<< Will, è tutto il giorno che ti avvicini, mi dici qualcosa di bello, per poi allontanarti, vorrei sapere anch'io cosa ti succede?!>>
Mi avvicinai a lui, sperando in una sua risposta.
Avevo il cuore in gola, mille emozioni mi trapassarono tutto il corpo.
Feci per parlare, ma mi interruppe: << Piccola io non lo so.>>
Appoggio la sua mano sulla mia guancia, tutto fu così inaspettato che rabbrividii, volevo le sue mani su di me, volevo qualcosa che forse lui non voleva.
Chiusi gli occhi e mi lasciai cullare da quel tocco.<< Piccola, sono le nove, andiamo ad ordinare una pizza, ci vediamo un film mentre aspettiamo?>>
Disse mettendo fine a quel momento.Una parte di me voleva dirgli di no, che sarei andata a casa, ma l'altra voleva rimanere, con la paura che se me ne fossi andata, mi sarebbe mancato.
<<Va bene.>>
<< Andiamo giù ho dei cd, scegliamo uno di quei film.>>
Feci un leggero cenno del capo, per poi seguirlo giù.<< Come vuoi la pizza?>> Mi chiese Will con il telefono in mano.
<< Quattro formaggi, senza gorgonzola.>> Conclusi specificando le ultime parole. Lo vidi voltarsi verso la mia direzione, con uno sguardo sorpreso.<< Quattro formaggi senza gorgonzola? Davvero?>> Mi chiese chiudendo la chiamata.
<< Si, non mi piace.>> Conclusi in modo ovvio, per poi cambiare argomento: << Ma sono tutti film d'azione!>>
Speravo che avesse qualche horror da qualche parte.
<< Cosa ti aspetti da un poliziotto?>> Disse venendo verso di me, per poi sedersi al mio fianco.
<< A me non piacciono!>> Mi tirai su.
<< Su quel cassetto, ci sono dei film romantici, erano i preferiti di mia madre.>> Concluse, indicando il cassetto del mobile, sotto la tv.
Prima di andare, mi voltai verso di lui, nei suoi occhi balenò un frammento di tristezza, ma il suo viso non lasciava trapassare nulla. Sapevo cosa provava, sentivo anch'io quel vuoto dentro.<< Will, guardami.>> Dissi cercando di fargli alzare la testa, ma lui non ne voleva sapere, sembrava come se fosse paralizzato. Gli toccai il braccio e riuscii a sentire quanto fosse teso.
<< Lei, non ti vorrebbe vedere così.>> Conclusi, riuscendo finalmente ad avere i suoi occhi su di me.
Quel blu acceso si era spento, era avvolto dalle lacrime: come quando il cielo blu d'estate, veniva avvolto da delle nuvole grigie , ricoprendo la sua luminosità, la sua bellezza.
Senza pensarci, feci una cosa che volevo tanto, ma che avrebbe potuto cambiare le cose in meglio o in peggio.William
Avevo finalmente le sue labbra sulle mie, sta volta eravamo sobri, non c'erano scuse.
O forse si!
Non potevo stare con lei, non sono adatto per una relazione. Senza pensare a un suo star male, mi staccai da lei, quasi come se quelle labbra così rosa, mi avessero bruciato.<< Ash...piccola, non posso.>> Dissi alzandomi in piedi, lasciandola lì ferma.
La vidi, vidi i suoi occhi, erano tristi, persi. Cercava di distogliere lo sguardo da me, ma penso avesse paura anche solo di poter sbattere le ciglia , con la paura che potesse uscire qualche lacrima.
<< Io..senti Will è stato uno sbaglio.>>
So che stava mentendo, glielo si leggeva in faccia.
Stavo per rispondere ma il suono del campanello mi bloccò.
<< Vado a prendere la pizza.>> Conclusi lasciandola li immobile.
So che l'avevo ferita, ma non era mia intenzione, anch'io avrei voluto che andasse diversamente, ma non potevo continuare, non potevo fare qualcosa che l'avrebbe resa infelice. Si infelice! Perché so che non potrò darle l'attenzione che si merita.Presi le pizze, pagai per poi chiudere la porta dietro di me.
Quando misi piede in salone Ashlee mi disse: << Ho scelto il film.>> Sforzò un sorriso, mostrandomi il cd che aveva in mano: lessi il titolo, (Io prima di te) e subito controbattei : << No, finisce male.>>
Avevo già visto quel film, era veramente bello, tranne il finale.
<< Voglio vedere questo film.>> Disse mettendo il cd, nel lettore.
Era testarda! Cavolo se era testarda!
<< Scegli un altro.>> Conclusi mettendo le pizze sul tavolino del salone.
<< Io voglio vedere, questo.>>
Cedetti sapendo già che dopo l'avrei consolata.
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911 Help I'm falling in love.
RomanceAshlee Clarke (ventiquattro anni), ha tutto quello che sognava sin da bambina: un fidanzato, una famiglia che la ama. Ma non ha messo in conto che tutto può cambiare, un giorno sei felice, hai tutto, l'altro non hai più niente. William Stevens ( v...