Abbey.

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Ashlee

Stiamo tornando a casa, ho chiesto a Will più volte di dirmi quale sarebbe stata l'altra sorpresa, l'unica risposta ricevuta è stata di vestirmi elegante.

Sono avvolta nei miei pensieri quando sento l'auto fermarsi, guardai fuori dal finestrino notando che ero davanti casa mia.

<< Piccola per le otto e mezza sono qua!>>
Esclamò Will.
Guardai l'ora sul telefono e notai che erano le sette e mezza. Sgranai gli occhi e subito ribadii:
<< Per le otto e mezza? Ma manca solo un'ora. Hai idea di quanto ci metta a prepararmi?>>

Will a quelle parole iniziò a ridere. Io alzai gli occhi al cielo per poi aggiungere:<< Non è divertente!>>
<< Si che lo è! Dovevi vedere la tua faccia, eri sconvolta!>>
Disse queste parole tra una risata e l'altra.
Sbuffai, aspettai qualche secondo, ma niente, lui non aveva intenzione di smetterla.
<< Hai finito?>>
Lui si portò una mano sugli occhi, per asciugarsi le lacrime dovete al troppo ridere: << Aspetta.>>
Disse finendo di ridere per poi aggiungere:
<< Ora si.>>
Misi il broncio, per poi alzare gli occhi al cielo.
Lui mi tirò a se e mi diede un bacio:
<< Sei sempre bella piccola.>>
Disse guardandomi negli occhi. A quelle parole mi si scaldo il cuore, non era la prima volta che me lo diceva, ma faceva sempre lo stesso effetto.
Mi allungai verso di lui per dargli un altro bacio, per poi scendere dall'auto e correre in casa.

Salii le scale di corsa. Man mano che salivo iniziai a levarmi i vestiti, non avevo tempo da perdere: dovevo ancora farmi la doccia, decidere cosa mettere e truccarmi.
Arrivai in bagno e buttai i miei ultimi vestiti per terra, per poi infilarmi nel box della doccia.

Amo farmi le docce lunghe, ma questa volta non era il momento adatto. Uscì dalla doccia e mi misi un asciugamano intorno al corpo, mi posizionai davanti allo specchio e pulii l'alone tratto dal vapore.
La mia vita stava cambiando e non so se in peggio o in meglio, ma ora avevo solo un pensiero in testa e quello era Will.

Sentì il telefono squillare, cercai nel bagno ma niente, uscì da esso e iniziai a raccogliere tutti i vestiti buttati per terra dalla svelta. Quando arrivai alla mia borsa, la afferrai e cercai il telefono.
Lessi il nome sul display è un sorriso mi comparve sul volto. Era una videochiamata da Abbey la mia migliore amica, sapevo che in questo mese  non l'avevo sentita, sapevo che entrambe avevamo avuto dei problemi. Lei era impegnata con il suo divorzio, perché si, nonostante avesse la mia stessa età, era già sposata e divorziata. Dopo l'ennesimo tradimento è l'ennesima volta che suo marito le aveva messo le mani addosso, ebbe il coraggio di denunciarlo e chiedere il divorzio.

<< La mia Ashlee, da quanto tempo!>>
Disse la mia amica dall'altra parte del telefono. Era sorridente e felice, è bello vederla finalmente così.
<< Abbey, mi sei mancata. Come stai?>>
Le chiesi salendo le scale e andando in camera mia.

<< Bene Ashlee, scusa per questo periodo, scusa per non esserti stata accanto. Evan mi ha detto che vi siete lasciati e dei tuoi. Come stai?>>
Disse lei con un tono dispiaciuto. La nostra amicizia non dipendeva dal sentirci oggi giorno, anche se quando stavo a Londra, ci vedevamo  tutti i giorni. Abbiamo sempre saputo che potevamo contare l'una sull'altra.
<< Adesso sto meglio, ho tante cose da raccontarti.>>

Mentre gli raccontavo quello che era successo in questo mese , lei mi aiutava anche a scegliere cosa mettermi. Era contenta che io avessi incontrato Will, dato che non gli era mai piaciuto Evan.

<< Borgogna o nero?>>
Chiesi facendole vedere due vestiti che avevo in mano.
<< Non saprei sono entrambi belli. Mhhh...Borgogna!>>
Risi per la faccia che aveva fatto.

Indossai subito il vestito da lei scelto: era un abito attillato, con una scolatura che arrivava fino a metta schiena.
<< Abbey che ore sono?>>
Chiesi iniziandomi a truccarmi.
<< Le otto e venti!>>
Spalancai gli occhi e mi sbrigai.

Una volta finito mi arricciai le punte dei capelli, non avevo tempo per fare tutta la ciocca.

<< Dai Ashlee, sei bellissima!>>
Disse Abbey osservandomi, era più emozionata lei di me.
Sentì suonare alla porta e subito salutai Abbey e chiusi la videochiamata.

Presi la borsa, ci buttai dentro il telefono, per poi prendere i tacchi, i quali gli misi mentre scendevo le scale.

Ispirai profondamente. Poi aprii la porta.

Will era davanti a me, con un mazzo di rose, in tutta la sua bellezza. Indossava un completo nero e una camicia bianca, la quale aveva i primi tre bottoni aperti.
<< Sei bellissima!>>
Disse Will osservandomi da testa ai piedi.
<< Anche tu non sei male!>>
Dissi ridendo, era veramente bello, ma di certo non glielo avrei confessato.
<< Questi sono per te!>> Disse porgendomi le rose che aveva in mano.
<< Vieni dentro, metto le rose in un vaso e
andiamo!>>
Lui acconsenti, per poi entrare e chiudere la porta dietro di lui.

Afferrai il vaso e lo riempii d'acqua.
<< Non sapevo che nell'armadio di William Stevens ci fossero anche delle camice, oltre alle polo.>>
<< L'ho comprato apposta per questa occasione!>>
Esclamò lui avvicinandosi a me.
<< Ti metterai la giacca giusto?>>
Mi domando poggiandomi una mano sulla schiena scoperta, un brivido mi percorre il corpo facendomi sobbalzare.
Chiusi gli occhi. << No, ti pare! Finché fa caldo voglio approfittarmene .>>
Dissi aprendo gli occhi e mettendo le rose nel vaso.

<< Perché, sei geloso Will?>> gli domandai girandomi verso di lui, eravamo a un centimetro di distanza, riuscivo a sentire il suo respiro e il suo cuore battere sempre più forte.
Gli poggiai la mano sul petto e aspettai che parlasse.

<< Certo che lo sono! Così mi costringi ad arrestare chiunque ti guardi!>>
Disse lui sorridendo, mi avvicinai al suo orecchio: << Non credo sia possibile, cosa scriveresti nel verbale?>>
Sussurrai allontanandomi e andando verso la porta, Will mi segui.

<< Irruzione in una proprietà privata!>> Rispose lui guardandomi in un modo serio.
Ridacchiai per poi afferrare la borsa.

Uscimmo di casa e ci dirigemmo verso la macchina:
<< Prego piccola.>>
Disse lui aprendomi lo sportello dell'auto, sorrisi e mi sedetti sul sedile, per poi veder salire anche lui.

La mia vita era stravolta da un uragano di nome William.

Stavo finalmente bene, ero finalmente felice e tutto questo grazie a te.

911 Help I'm falling in love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora