Scoperte.

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William

Ho il piede sul acceleratore, il cuore a mille. Non riesco a respirare, ma questo non mi sembra nulla, in confronto alla paura di scoprire che hanno trovato lui. Non sono pronto, non posso vederlo ora è troppo presto, ho paura di cosa potrei fare.
Per un secondo chiudo gli occhi, l'immagine di Ashlee mi appare davanti e subito gli riaprii, diminuendo la velocità.

Sono appena arrivato al commissariato, le gambe mi tremano mentre percorro il corridoio, ma devo farmi coraggio.
<< Will, qui!>>
Udii la voce del mio migliore amico. Caminavo senza accorgermi di aver già sorpassato il nostro ufficio.

<< Cosa succede Andy?>>
Chiesi tutto d'un fiato.
<< Will ho scoperto che tua madre ultimamente aveva fatto nuove conoscenze. Molti l'hanno vista andare in giro con Charlotte Clarke. Visto che mi sembrava famigliare sia il nome che il cognome, ho indagato e capito che era la moglie di Jecob Clark, genitori di Ashlee Clarke, poi il resto lo sai. >>

A quelle parole mi si spalancarono gli occhi, come
era possibile tutte queste coincidenze?
Non capivo, non riuscivo a trovare qualcosa di logico in questa storia. Perché le strade della mia famiglia era intrecciata a quella di Ashlee?

<< Will, a cosa pensi?>>
Chiese il mio amico, facendomi svegliare dai miei pensieri.
<< Andy, c'è qualcosa che non va in questa storia. Io sto con Ashlee, le nostre vite si sono incrociate tante volte e se prima potevo pensare che erano coincidenze, destino, ora non lo so più.>>
Notai la confusione nel suo sguardo.

<< Will ti prometto che riuscirò a trovare un senso a tutto, ma ora tu pensa a te.>>
<< Andy, mi sono innamorato!>>
Mi trovai ad ammettere i miei sentimenti al mio migliore amico, la persona che conosco da quando eravamo piccoli, la persona con qui ho condiviso momenti più belli e brutti della mia vita.
<< Lo sapevo che era questione di tempo, l'avevo capito da come vi guardavate. Un giorno di questi andiamo a festeggiare, non è mai successo che Will Stevens si sia innamorato.>>
Concluse il mio amico con un sorriso, annuii alle sue parole per poi sorridere anch'io.

<< Will, devi fare il turno di notte!>>
La voce del mio capo  si intromise nelle nostre risate.
<< Si capo in che zona?>>
Domandai con un sorriso falso, volevo passare del tempo con Ashlee, ma sapevo che questo sarebbe stata la nostra vita. Dopo tutto è il lavoro, non mi permetterà di stare con lei al 100%.
<< Al Green Street.>>
Concluse il mio capo per poi sparire dietro la porta.

Subito il mio pensiero andò ad Ashlee. Presi il mio telefono, poi, le scrissi: - Piccola devo fare il turno di notte, appena torno ti spiego tutto. Se vuoi vai a casa mia. Troverai delle chiavi appena entri, alla tua destra,dentro il vaso di rose bianche.-
Non dovetti aspettare molto che arrivò la sua risposta:
- Va bene vado da te, a dopo! Abbiamo tanto di qui parlare.-

Aveva ragione, avevamo la questione noi in sospeso e anche di quello che Andy aveva scoperto.

Ashlee

Sono a casa di Will, mi sento in imbarazzo.  Trovarmi qui, senza di lui mi mette  a disagio.
Salii le scale e mi diressi nella sua stanza, appena aprii la porta il suo profumo invase le mie narici.

Poggiai la borsa con il mio cambio sulla sedia della scrivania, per poi sedermi sul letto. I miei occhi  furono catturati da una strana scatola sulla scrivania, dissi a me stessa che dovevo farmi i fatti miei, ma non resistetti  e mi alzai per prenderla.

Aprendola trovai delle foto, un sorriso mi appare sul volto.  Essa ritraeva il piccolo Will vestito da poliziotto, con una pistola la quale era più grande di lui.
Continuai a guardare le altre, finché una foto attirò il mio interesse più delle altre. Will con una donna " molto bella. Cercai subito qualcosa di lei in Will, ma non ne trovai, se non la forma del viso, quella era esattamente la stessa.

Passai una mano sulla foto e solo ora mi accorsi che era tagliata,notai una mano sulla spalla piccola di Will, capii subito di chi si trattasse.
Buttai tutte le foto sul letto, sperando di trovare il pezzo mancante, ma mi dovetti ricredere.
Al contrario trovai altre foto con altri pezzi mancanti.
Avevo pensato ai miei sentimenti in questo tempo, non avevo mai avuto l'occasione di chiedergli se stesse bene. Se avesse bisogno di una spalla su qui piangere. Le lacrime minacciavano di uscire, un nodo alla gola mi impediva di respirare, andai di corsa alla finestra, la aprii e subito il venticello mi invase il corpo, calmandolo.

La giornata volò, in questa casa vuota, la mancanza di Will si fece notare e questo riportò in me molte domande.

Afferrai il mio telefono e chiamai la pizzeria più vicina, in questo mese avevo sempre preparato cibi pronti, a volte nemmeno mangiavo, avevo perso l'appetito.

<< Pizzeria La Magica Margherita, cosa le serve?>>
Mi disse una donna dall'altra parte del telefono.
<< Vorrei una pizza con salsiccia e patatine lesse.>>
<< Va bene, l'indirizzo?>>
<< Al 26 di Garden Street!>>
Risposi andando fuori a controllare il numero civico.
<<Ok,  per le 20:10 va bene?>>
<< Si va bene, grazie e buna serata.>>
Dissi entrando in casa.
<< Anche a lei!>>

Poggiai il telefono sul tavolo della cucina e mi diressi verso il salone. Aprii il cassetto, dove sapevo si trova i CD con i film, con mia sorpresa alla fine optai per un giallo.

Mentre ero presa a guardare il film sentii suonare alla porta. Non mi ero resa conto del tempo, ero totalmente presa dalla trama.
<< Ecco a lei la pizza, sono 12,50!>>
Mi disse il ragazzo delle consegne, porgendomi la scatola.
<< Grazie, ecco a lei!>>
Risposi prendendo la pizza e porgendogli i soldi.

Una volta chiusa la porta tornai al film e alla mia magnifica pizza, avevo veramente fame.

911 Help I'm falling in love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora