Noi ci apparteniamo.

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Ashlee

Non so quanto tempo passò , mi sembrò un eternità.
La testa mi faceva male, sentivo il corpo andare a fuoco.
Quando sentii il campanello suonare, feci uno sbalzo. Mi sforzai nell'alzarmi, con gli occhi socchiusi e con una mano sulla pancia mi incamminai verso la porta. Lo feci solo per potermi rannicchiare di nuovo fra quelle braccia.

<< Will!>>
Lo chiamai appena lo ebbi davanti a me.
<< Piccola !>>  Questa volta fui certa che l'avesse detto. Ma non avevo la forza di fare un sorriso.
<< Che hai ?>>
Mi chiese chiudendo la porta con il piede.  Mi prese la testa fra le sue mani e mi diede un bacio sulla fronte.
<< Ma tu scotti!>>
Urlò facendomi rimbombare la sua voce in testa. Dal dolore mi portai una mano alla tempia.
<< Vieni, hai bisogno di una doccia. >>
Questa volta quasi lo sussurro. Prese la mia mano e mi trascino su per le scale.
<< L'ho già fatta, non ti ricordi?>>
La sua fronte si aggrottò.
<<Ero qui seduta, tu arrivasti e mi dicesti di andare a farmi una doccia, poi, mi promettesti che saresti rimasto invece te ne sei andato. Te ne sei andato come tutti. >> Proferii indicando il posto dov'era seduta.

<< Ash, io non sono mai venuto qui. >>
Quelle parole mi immobilizzarono al suolo.
L'avevo sognato. Stavo talmente male da sognarmelo.
Ma in fondo, se dopo tutto quello che mi aveva fatto, la persona che ho visto mentre deliravo, fosse stata lui, un motivo c'era.

Un istinto di vomito mi fece correre verso il bagno.
Mi inginocchiai di fronte al water e vomitai.

Mi sentii afferrare i cappelli e accarezzarmi la spalla.

Era lui, era il mio Will.

<< Piccola...>>
Sussurrò, ma io riuscì a sentirlo.
Mi alzai lentamente, e mi appoggiai al lavandino.
Sciacquai la bocca e poi la faccia. Quando alzai la testa guardai il mio riflesso allo specchio. Ero pallida i capelli sembravano un cespuglio in pieno inverno.
Io sembravo un albero spoglio dalle sue foglie. Quello foglie che mi riparavano dal freddo, dalla notti buie. Le mie foglie erano tutte in una persona.

<< Andiamo a letto!>>
Fu la sua voce a risvegliarmi dai miei pensieri.
Mi prese in braccio, come lo sposo prende la sua sposa la prima notte del loro matrimonio.

Obbiettai, ma non volevo mi mettesse giù.
Amavo il calore delle sue braccia. Sapevo benissimo le cose che mi aveva detto, le avevo ben incise in mente. Ma l'amore non si basa su delle semplici parole.

<<Will, non allontanarti.>>
Sussurrai aggrappandomi a lui.
<< Ash, non sai cosa dici, hai la febbre. Ne parleremo appena starai meglio.>>
Trattenei il fiato alle sue parole e, chiusi gli occhi. Gli riaprii solo quando la mia schiena toccò il letto soffice. Vidi le sue iridi azzurre, quel blu mare il quale , ora mai era avvolto da delle nubi grigie.
<< Dormi un po'.>> Mi sussurrò.

Eppure io volevo tutto tranne dormire.
<< Starò qui!>> Lo disse con un tono così rassicurante, affinché un sorriso involontario comparve sul mio volto.
Afferrai la sua mano e la intrecciai con la mia.
Sapevo benissimo che io Ashlee Clarke appartenevo a William Stevens e che lui apparteneva a me. L'amore era nei suoi piccoli ma speciali gesti.
Le palpebre diventarono pesanti e mi addormentai pensando a lui.

William

Era lì, accanto a me , su questo letto. I suoi occhi chiusi, la bocca socchiusa e bianca, probabilmente dovuta alla febbre. Era bella, dannatamente bella. Poggiai la mia testa sulla sua spalla e lascia che il suo profumo mi entrasse nelle narici. Quel profumo di casa.

Avevo mentito a lei, a noi e al nostro amore.
Mi aveva chiesto solo di amarla e io non ero stato in grado di farlo.
<< Io non ho mai saputo amare o prendermi cura di niente e di nessuno. Tuttavia quando ti ho vista, in quel bar rannicchiata sulla sedia e persa nel tuo bicchiere di alcool, così piccola così bella. Qualcosa dentro di me quella sera, sapeva che tu Ashlee Clarke mi avresti stravolto la vita. L'hai cambiata con il tuo carattere sempre scontroso, con quel modo magnifico di alzare il sopracciglio quando qualcosa non ti torna, con quel modo di morderti le labbra quando sei in imbarazzo. Sei entrata come un uragano nella mia vita facendomi innamorare di tutte le tue sfaccettature. >>
Aprii il mio cuore perché sapevo di non essere ascoltato. Circondai la sua vita con le mie mani e la strinsi per averla più vicina a me un ultima volta.

911 Help I'm falling in love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora