Incubo.

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Ashlee

Avevamo finto sia la pizza che il film, ero in lacrime, come una bambina.
"Come aveva potuto lui essere cosi egoista da togliersi la vita, come? Lei lo amava, aveva sperato fino all'ultimo che lui cambiasse idea."
<< Non dovevi farmi vedere questo film.>> Dissi a Will.
<< Seria? Ho provato, ma tu hai insistito.>>
<< Potevi impegnarti di più.>> Conclusi.
<< Ci ho provato, ma sei testarda sai !>>
<< Come ha potuto essere così egoista da togliersi la vita?!>>
Dissi alzandomi in piedi trattenendo le lacrime.
<< L'ha fatto per lei, che vita avrebbero potuto avere sia lei che lui? Lei sarebbe stata infelice.>>
Concluse alzandosi anche lui in piedi.
<< Queste scelte si fanno insieme. Lui poteva benissimo spiegargli che vita lei avrebbe avuto, poi toccava a lei scegliere se accettare o meno.>>
<< Ma lui sapeva che lei non sarebbe mai potuta essere felice. Pure l'ex, aveva trovato un altro, non avrebbe potuto sopportare un'altra situazione del genere.>> Ribadì lui, con un tono arrabbiato, come se la cosa fosse personale.
<< Non tutte le persone sono uguali Will!>>
Risposi ancora più arrabbiata di lui.
Will alzo le spalle  in segno di resa per poi continuare: << Che ne dici se dormi qui?>>
Ero sinceramente sorpresa dalla sua richiesta e subito i miei pensieri andarono al bacio: "non avevo nessuna voglia di stare qui, con lui."
<< No, vado a casa.>>
Dissi alzandomi e prendendo  le mie cose.
Ma fui fermata dalle sue mani, le quali mi fecero voltare verso lui.
<< Rimani, non dormiremo insieme>> Mi disse ad un centimetro dalle mie labbra.
"Era serio? Prima mi rifiuta, poi mi sta cosi vicino?"
Mi interrogai riguardo al perché del suo comportamento così infantile.
Mi allontanai bruscamente: << Non credo che sia una buona idea.>>
Dissi cercando di sembrare convinta della mia decisione, ma il risultato fu il contrario.
<< Rimani, cosi domani non dovrai fare tutto il tragitto fino qui.>> Disse lui  avvicinandosi nuovamente a me.
<< Will, seriamente ? Sono a un isolato da qui, non sono dall'altra parte del mondo.>>
<< Dai rimani..>> Ribadì lui, facendo il suo solito sorriso.
Abbassai lo sguardo, fissando a terra.
<< Ok.>> Gliela diedi vinta.
" Dai che sei contenta." Intervenì la mia coscienza.
" Ti ricordo che lui ci ha rifiutate." Pensai io arrabbiata e delusa allo stesso tempo.
" Ha rifiutato te!"
Esclamò la mia coscienza.
" Stupida siamo la stessa persona." Mi trovai a litigare anche con la mia coscienza, oggi non mi va bene una.

<< Io dormo sul divano.>> Dissi senza esitare, tornando alla cruda e vera realtà.
<< No, non credo proprio.>>
Mi afferrò, trascinandomi al piano superiore. " Ma che problemi ha?"
<< Non ci pensare nemmeno, io con te non ci dormo.>> Urlai, quando finalmente si era fermato.
<< Non dormiamo insieme, tu dormirai nella mia stanza e io in quella dei miei.>> Rispose aprendo la porta della sua stanza.
Mi tranquillizzai, anche se non mi sarebbe dispiaciuto dormire con lui. Scossi la testa, non potevo credere a cosa avessi appena pensato.

<< Vieni, troviamo dei vestiti per dormire.>>
Disse Will entrando e aprendo le ante dell'armadio.

Dopo qualche minuto mi diede una tuta grigia, e una maglietta nera.
<< Buonanotte piccola.>> Disse dandomi un bacio sulla fronte.
<< Notte Will.>> Dissi chiudendo la porta della stanza alle mie spalle.
Mi appoggiai ad essa e scivolai lentamente, fino a toccare terra.
"Perché è così difficile dirgli di no? Perché non sono come lui? Menefreghista e stronzo.
Vorrei poter cancellare il suo nome dal mio cuore, ma non ci riesco!"

Mi alzai trascinando i piedi, afferrai i vestiti e gli indossai il più velocemente possibile, per poi buttarmi sul letto nella speranza di poter dormire.

Sentivo il suo profumo: nelle lenzuola, nel cuscino e anche addosso a me. Portai un lembo della maglietta vicino al mio naso, così che le mie narici si riempissero del suo profumo. Senza nemmeno rendermene conto chiusi gli occhi con un sorriso sul volto.

William

Mi svegliai a notte fonda, mi girai e rigirai nel letto, senza riuscire a trovare una posizione comoda.
"Come potevo dormire, se avevo Ashlee nella stanza di fronte alla mia?"
Non faccio altro che pensare a lei, a come ho potuto respingerla, a come ho potuto essere così egoista, perché è quello che sono. Come quello del film! Sarà il fatto che ci chiamiamo nello stesso modo, che ci fa essere così simili.

Decido finalmente di alzarmi, andai verso la porta,
cercando in tutti i modi  di non cadere o sbattere da qualche parte, facendo rumore.

Mi trovai davanti la porta della mia camera, dove nel mio letto dormiva lei.
Al solo pensiero del suo profumo sul mio cuscino, rabbrividì.
Abbassi la maniglia con delicatezza e una volta entrato, richiusi, ma sta volta feci rumore, mi girai immediatamente verso Ashlee, la quale borbottò qualcosa di incaponire e si girò almeno due volte nel letto, senza svegliarsi.

La luce della luna le illuminava il viso.
Mi avvicinai lentamente al letto e mi accovacciai vicino a lei. D'istinto appoggiai la mia mano sui suoi capelli accarezzandoglieli: << Will..>>, mi chiamò lei ancora ad occhi chiusi, a quanto pare il mio tentativo di fare piano svanì nel nulla.
<< Dormi piccola..>> le risposi sistemandomi meglio nel letto.

Dopo qualche secondo le mie palpebre finalmente si rilassarono e si chiusero.

Ashlee

I miei occhi si aprirono, ero nella mia stanza, mi sentivo chiamare e subito riconobbi la voce di mia madre, quella voce così dolce.
Saltai giù dal letto, corsi giù per le scale e mi paralizzai alla vista di mia madre ai fornelli e di mio padre sul divano, con un giornale in mano.

<< Mamma!>> Urlai andandole da dietro per abbracciarla.
<< Ehi piano piano..>>
Disse lei girandosi e sorridendo.
<< Mamma ma sei veramente tu?>>
<< E chi se no Ashlee? Sei ubriaca tesoro?>>
Disse lei guardandomi da testa a piedi, feci no con la testa e mi diressi ad abbracciare mio padre.
<< Che hai piccola?>> Mi domandò dandomi un bacio sulla fronte.
Non risposi, ma mi feci cullare dalle sue braccia piangendo.
Un colpo di pistola mi fece alzare la testa, mio padre era tra le mie braccia, pieno di sangue. Guardai la mia mano tremolante, ricoperta di colore rosso.
Alzai gli occhi impaurita e trovai mia madre a terra, all'entrata del salone.

Sbarrai gli occhi, la mia bocca si spalancò e urlai in cerca di aiuto.

William

<< Aiutoooo>>
Mi svegliai dal urlare di Ashlee, continuava ad agitarsi da una parte all'altra e urlava.
<< Piccola shh..>> La avvicinai al mio corpo, per poi stringerla tra le mie braccia, mentre le accarezzavo i capelli.
<< Non lasciarmi anche tu Will.>>
Disse lei, finalmente calmandosi tra le mie braccia.
<< Non lo farò piccola, starò qui con te.>>
Rimasi disteso guardandola respirare, i miei occhi scrutarono ogni centimetro del suo volto: la sua pelle candida, la bocca socchiusa, dalla quale uscivano dei lievi respiri.
Non so per quanto la guardai , ma mi addormentai con la sua immagine impressa nella mia mente.

Lei era diventata la mia casa, e probabilmente anch'io lo ero diventato per lei.

Spazio autrice: ❤️
Spero il capitolo vi piaccia.❤️💫

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