Briciola

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William

Mi svegliai dalla luce del sole. Aprii lentamente gli occhi e mi girai verso Ashlee, con le dita le accarezzai la schiena nuda. Quello che avevo provato ieri sera, era qualcosa di unico.
So benissimo di non aver mai amato qualcuno, ma con lei...con lei tutto è più facile.

Mi alzai lentamente, cercando di non svegliarla. Andai in bagno e mi lavai la faccia e i denti, una volta fatto uscì da esso e dalla stanza per andare al piano di sotto.

Scendendo le scale notai uno dei tanti quadri appesi, c'era una bambina, con un cane tra le braccia.

La riconobbi subito: riconobbi i suoi occhi color nocciola, la scintilla che aveva in essi ogni volta che era felice. Feci un sorriso per poi soffermarmi sul cane, era una palla di pelo nera con dei occhi altrettanto neri, era veramente un cucciolo adorabile.

Ero avvolto in quella foto e non sentì Ashlee arrivare, me ne accorsi solo quando iniziò a parlare: << Lei era Briciola, l'avevo chiamata così perché era talmente tanto piccola che non la notavi per casa. Me l'ha regalata mio padre. Sai, quando ero piccola non avevo molti amici, anche se non si direbbe ero molto timida e non riuscivo a fare amicizie.  Così un bel giorno davanti la porta di casa si presentò mio padre con una scatola e da lì uscì briciola.>> Disse con un sorriso di amarezza in volto.
<< Cosa le è successo?>> Chiesi capendo il suo sguardo triste.
<< Un anno dopo è morta di tumore, era piccola e fragile, non ce la fece a superare l'intervento.>>
Disse mentre una lacrima le accarezzava il viso. Posai un dito su quella goccia trasparente, asciugandola, per poi  prenderla   in braccio.

Sentivo di amare questa ragazza con tutto me stesso, sapevo che dovevo dirglielo ma qualcosa mi impediva di farlo, la mia solita paura mi bloccava dall'esporre i miei sentimenti.
<< Volevo portarti la colazione a letto, ma tu ti sei svegliata.>> Dissi dandole un bacio a stampo per poi farla sedere sulla sedia.
<< Sarà per la prossima volta!>> Disse sorridendo.

Ashlee

Eravamo seduti a mangiare un panino con la nutella e a bere un caffè, sembravamo una coppia sposata. Feci un sorriso guardandolo, ero felice,  veramente  felice.
<< Piccola io devo andare a lavoro, oggi ho il turno di mattina.>>
Disse alzandosi e poggiando la mia tazza e la sua sul lavandino.

Sapevo che quello era il suo lavoro, sapevo che avremmo avuto poco tempo insieme, ma ancora dovevo abituarmici.
<< Va bene io esco a fare shopping!>> Dissi alzandomi.
<< Ok , mi vesto con i vestiti di ieri non ho tempo di tornare a casa.>> Proferì Will salendo le scale.
<< Va bene!>> Esclamai andando verso il salotto.

Afferrai il mio telefono e scrissi ad Abbey: -Buongiorno, ti racconterò tutto dopo, come stai?
- Buongiorno, finalmente hai risposto! Sto morendo dalla voglia di sapere tutto.
Risi alle sue parole e pensai a quanto l'avrei voluta qui, a quanto avrei voluto uscire e fare shopping con lei mentre le raccontavo cosa era successo.
<< Piccola questo è il telefono di qui
mi hai parlato?>> Mi chiese Will, comparendo nel salotto con il vecchio telefono di mio padre in mano.
<< Si è quello! Ora che ci penso ho il caricatore in macchina.>> Mi avvicinai a lui per poi prendere in mano il telefono e guardarlo.
<< Perché non mi dai il caricatore, vedo se c'è qualcosa!>> Disse Will abbottonando l'ultimo bottone della camicia.
<< Pensi ci sia veramente qualcosa?>> Chiesi uscendo da casa.
<< Non lo so, ma non abbiamo molto su qui indagare.>>
Mi ricordò Will, mentre mi seguiva fuori.

Mi piegai a cercare il caricatore nel bauletto della macchina.
<< Che bella vista!>> Esclamò Will ridendo.
Mi alzai di scatto con il caricatore in mano:
<< Scemo prendi !>> Scherzai imbarazzata per poi chiudere l'auto.

Will mi diede un bacio e poi sali sulla sua BMW andandosene. Entrai in casa e la prima cosa che feci fu chiamare Abbey e raccontarle la bellissima serata passata con Will.
<< Finalmente.>> Urlò la mia amica dall'altra parte del telefono.
<< Ciao anche a te Abbey!>> Dissi ridendo per poi salire  le scale e andare in camera mia.
<< Si si ciao Ashlee, ora racconta.>>

Passai un'ora a raccontarle tutto, tralasciando alcuni dettagli abbastanza intimi. Raccontarle ha fatto rifiorire  in me, le sensazioni della sera prima.

<< Cavolo Ashlee, sono veramente felice per te.>>
Disse sorridendo per poi aggiungere: << Non è che il tuo bel poliziotto, ha un amico per me?>> Mi domando con un sorriso malizioso.
<< A pensarci bene si!>> Dissi pensando ad Andy e Abbey insieme.
<< Come si chiama?>> Mi chiese Abbey con gli occhi scintillanti.
<< Andy!>>
<< Bel nome, forse farà bene anche a me venire un po' lì.>>
<< Mi farebbe piacere se venissi.>> Risposi sorridendo.

Abbiamo passato gran parte del pomeriggio a parlare del più e del meno.
Ora mi sto preparando per uscire a fare shopping, con l'arrivo dell'autunno, vorrei prendere dei maglioni nuovi. Dopo un ora davanti a quel enorme armadio bianco, optai per un paio di jeans con gli strappi alle ginocchia e una maglietta bianca classica, come scarpe ho scelto delle sneakers bianche.
Mi guardai per l'ultima volta allo specchio per poi uscire.

Appena salii in macchina il mio telefono squillò, lo afferrai e fui sorpresa di leggere quel nome sul display: << Ciao Ashlee.>> La sua voce era allegra, e lo fui anch'io, perché nonostante tutto gli volevo bene.
<< Evan ciao!>> dissi cercando di non trasmettergli la curiosità che avevo nel sentirlo.
<< Sono qui a New York per lavoro. Stavo pensando, se ti andava di vederci?>> A quelle parole, il respiro iniziò ad aumentare e la paura di poterlo ferire di nuovo si impadronì di me.
Appoggiai la testa sul volante ancora indecisa di cosa dirgli.
<< Emh.. Ashlee sei ancora lì?>> La sua voce mi fece scuotere la testa. << Si, va bene Evan.>> Sussurrai ancora indecisa.

Dopo tutto cosa sarebbe mai potuto succedere?

<< Fantastico, ci vendiamo da te.>>
Acconsenti con mille domande per la testa.
Cosa vorrà ora Evan da me? Sbuffai scendendo dalla macchina, per poi dirigermi dentro casa.

Shopping rimandato !

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