"Ho avuto paura."

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Ashlee

Appena aprii la porta, Will mi spinse al suo interno, chiuse la porta con il piede e mi fece salire sulle sue braccia. Iniziamo a baciarci con passione. Quando le nostre lingue entrarono in contatto non riuscivo più a contenermi. Gli passai le mani fra i capelli e li strinsi, lui passo la sua bocca sul mio collo, per poi farmi scendere sul letto e mettersi sopra di me. Riuscivo a sentire la sua eccitazione, il mio cuore iniziò a battere più forte, come se da un momento all'altro sarebbe potuto uscire dal petto.
Will afferrò i miei capelli e gli tirò leggermente, mentre la sua bocca baciava ogni centimetro del mio collo, lo circondai con le gambe stringendolo a me, fece scorrere le sue mani sul mio seno e mi sfilo la maglietta. Con le punta delle dita gli afferrai la maglietta e cercai di sfilarla, ma il mio tentativo venne fermato da Will.

<< Forse dovremmo chiamare i nostri amici. Dopotutto gli abbiamo abbandonati lì.>>
Aggrottai la fronte per poi mettermi a sedere.
<< Si starano conoscendo, non penseranno a noi.>>
Dissi iniziando a baciargli il collo.
Provai nuovamente a sfilare la maglietta, ma anche questa volta fui fermata.
<< Piccola devo parlarti.>>
A quelle parole divenni seria.
Will stava per parlare, quando fu interrotto   dallo squillare del mio telefono. Misi il silenzioso e tornai a guardarlo.
<< Oggi c'è stata una rapina, io e Andy ci siamo precipitati sul posto, una volta arrivati c'è stata una sparatoria.>>

La sua voce si interruppe.

<< Cosa stai cercando di dirmi Will?>>
Will butto fuori l'aria e comincio a raccontare:
<< Stavano per sparare ad una bambina, l'ho afferrata e il colpo ha ferito me, alla spalla.>>
Mi alzai di scatto, per poi levargli la maglietta. Guardai la sua spalla coperta da una fascia bianca.

Con le dita accarezzai il tessuto.

<< Perché non me lo hai detto ? Ti volevi vendicare perché ho visto Evan?>> Sussurrai allontanandomi da lui.
<< Piccola sono i rischi del mestiere, poi, non volevo farti preoccupare.>>
Mi girai di scatto alle sue parole e gli urlai: << Rischi del mestiere? Io ho avuto paura che Andy mi chiamasse e mi dicesse che eri morto. Forse avevi ragione tu, non è facile.>>
Sussurrai le ultime parole, mentre una lacrima mi accarezzò il viso.

<< Cosa intendi dire?>>

Alzai lo sguardo verso di lui e non potei fare a meno di notare i suoi occhi arrossati, come se fosse sul punto di piangere.

Cadde il silenzio.

Mi resi conto che non volevo più sentire altro, non che lui stesse parlando.
Mi affrettai ad uscire dalla mia stanza, con Will ancora in silenzio.

Mi sentivo sola, ferma in questo corridoio, il quale trasmetteva solo vuoto. Guardai la mia vecchia camera e decisi che sarei andata a dormire lì.

Era notte fonda, oltre alla luna lontana e ai lampioni, non c'era altro che illuminasse la mia piccola stanza.

Mi sdraiai lentamente sul letto.

Guardai il soffitto e cercai di allontanare i miei pensieri. Mi sforzai, mi concentrai terribilmente, cercai di chiudere gli occhi, ma niente.

Aprii lentamente le palpebre , per poi afferrare una ciocca di capelli e farla attorcigliare tra le dita.  

I ricordi di quanto fosse stato bello sentirsi dire " ti amo" e sentire quelle parole così sincere e vere, mi fecero scendere una lacrima. Con il dorso della mano la raccolsi e per una frazione di secondo non respirai. Ero scappata dalle uniche braccia che volevo avvolte intorno a me. Ero scappata dall'unica persona che volevo avere accanto. Ero scappata alla prima difficoltà, solo per paura.
Avrei tanto voluto alzarmi da questo letto, andare da l'uomo che aveva reso la mia vita più bella, ma qualcosa mi impediva anche solo di muovere un dito.

La notte passo veloce, guardai il cambiamento dei colori nel celo. Guardai quel blu scuro schiarirsi a tal punto da diventare bianco.
Le palpebre si chiusero con lo scomparire della luna.

911 Help I'm falling in love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora