" Sei bellissima."

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Ashlee

Eravamo nella sua stanza, io non me la ricordavo. Quella mattina senza nemmeno soffermarmi avevo preso i vestiti, sceso le scale e alla vista della porta, mi ci ero fiondata, per poi uscire.
Non mi ero accorta di quanto questa stanza fosse grande, del enorme lavagna in un lato del muro, accanto alla quale c'era un armadio e poi una porta, "sarà il bagno'' pensai.
Non mi ricordavo di questo letto cosi grade, di una scrivania davanti ad esso, della lavagna in sughero sopra, ma soprattutto non mi ero accorta di quanto fosse grande la finestra, lasciava entra tanta luce e io amavo tutta la luminosità che c'era.

<< Davvero non ti ricordi?>> Chiese Will, facendomi tornare con i piedi per terra. Avevo capito a cosa si riferiva, ma questa volta, non avevo minimamente intenzione, di fare una figura di merda, perciò glielo richiesi: << A cosa ti
riferisci?>>
Lui sorrise, non era un sorriso normale, era uno di quelli d'imbarazzo, quelli che non sai cosa fare.
<<Dai avanti, sai di cosa parlo!>>
<< No Will, a quanto pare ero troppo ubriaca.>>
Sputai acida.

Lo vidi irrigidire, come se quello che gli avessi detto l'avesse ferito. Ma con la stessa velocità mi rispose: <<Ok, il tuo ragazzo lo sa?>> Mentre diceva queste parole, si avvicinava a me. Nel frattempo  io indietreggiavo, trovandomi con la schiena attaccata alla porta.
<< Ci siamo lasciati! Ma questi non sono fatti tuoi.>> Dissi trovandomi ad un centimetro dalle sue labbra. I nostri respiri si univano, e tutto ciò mi fece tremare le gambe.
Lui mi sorrise per poi  continuare: << Per colpa mia piccola?>>
Le sue mani si posarono sulla mia   guancia, per poi accarezzarmela, a quel tocco un brivido mi attraverso tutta la schiena.
<< Certo che no! La notte tra me e te, non ha significato nulla.>> Dissi sorpassandolo e andandomi a mettere sul letto, lui rimase immobile, probabilmente non aspettandosi la mia risposta.
<< Se lo dici tu.>> Rispose ritornando alla realtà, si avvicinò a me e si sedette sul letto.

<< Iniziamo?>> Dissi cambiando discorso.
<< Si, iniziamo con mia madre?>> Mi domando alzandosi per poi andare verso la lavagna.
<< Si!>>
"Era veramente bello!'' Pensai osservandolo.
"Peccato che non mi ricordavo niente  di quella sera."

Eravamo in questa stanza da almeno 3 ore, non avevamo nulla se non una lettera da parte della madre di Will, dove diceva che aveva un altro, indirizzata al marito.
Will non capiva, e nemmeno io a dire il vero. Avevamo dei aeroporti dove dovevamo andare, a chiedere le registrazione delle telecamere di sicurezza, delle ultime quattro settimane, ma in fondo non avevamo veramente una pista da seguire.

<< Piccola mi ascolti?>>
<< Si dimmi!>> Dissi guardandolo.
<< Dicevo possiamo andare da qualche parte a mangiare, non ho praticamente nulla. Così dopo ne approfittiamo e andiamo al primo aeroporto vicino a noi. Che ne dici?>> Disse lui avvicinandosi a me, per poi sedersi sul letto, al mio fianco.
<< Va bene! Poi faremo la spesa, se no muori di fame e non mi potrai aiutare.>> Risposi, alzandomi in piedi ridendo.
<< Va bene, dai andiamo.>>

Eravamo in macchina e stavamo decidendo se mangiare la pizza o l'hamburger. Da quando siamo partiti che cerco di convincerlo a portarmi a mangiare un hamburger.
<< Dai Will.. andiamo a prender l'hamburger.>> Ribadì per l'ennesima volta. Gli vidi fare una smorfia per poi rispondere: <<D'accordo, andiamo a magiare questo hamburger.>>
<< Siiiii...>>  Urlai come una bambina, alla quale i suoi genitori l'avevano accontenta, nel comprarle il suo giocatolo preferito.
Avevo un sorriso a trentadue denti, Will si voltò verso di me per poi sorridermi.
<< Sei bellissima.>> Disse Will a bassa voce, per poi  distogliere lo sguardo, tornando a guardare la strada davanti a lui.

Non credevo a quello che avevo sentito! Avevo il cuore a mille, il mio stomaco andava a fuoco, se queste erano quelle famose farfalle nello stomaco, di qui leggevo sempre nei libri...beh quella sensazione era veramente bellissima.
<< Cosa??>> Chiesi per poter risentire di nuovo quella sensazione.
<< No nulla, siamo quasi arrivati.>> La risposta fu così tanto inaspettata, che ci rimasi male, il mio sorriso svanì,  come quella sensazione cosi bella, che mai avevo provato.

Ero avvolta nei miei pensieri. Con la testa appoggiata sul finestrino quando: << Piccola siamo arrivati.>> Continuava a chiamarmi cosi, nonostante gli avessi chiesto di smetterla tante volta.
Scesi dalla macchina; eravamo al McDonald's, ero veramente contenta, ci passerei notte e giorno li dentro.

Dopo aver ordinato e aver litigato su chi doveva pagare, eravamo ad un tavolo aspettando i nostri panini.
Will era di fronte a me, ma non mi stava guardando, non capivo cosa gli prendesse. Prima mi dice che sono bellissima, poi fa finta di nulla.

<<Will, che hai?>> Chiesi richiamando finalmente la sua attenzione.
"Cavolo, quanto sono belli i suoi occhi..." Pensai appena riuscì ad avere un contatto visivo con lui.
<<Niente perché?>> Mi domandò distogliendo nuovamente  lo sguardo da  me.
<< Beh cosa ne dici tu, siamo qui insieme e tu non mi degni nemmeno di uno sguardo .>>
Dissi alterata.
Appena stava per parlare, ecco che arrivò il cibo. "Tempismo perfetto direi!"

<< Scusa, comunque non ho nulla tranquilla.>> Disse Will, facendo un sorriso sforzato, per poi addentare il panino che aveva tra le mani, non risposi e feci la medesima cosa anch'io.

Spazio autrice:❤️
Fatemi sapere cosa ne pensate del libro? ❤️

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