Ore 01:25
Pov Lele
Mi sento mancare l'aria. Il pavimento sotto ai piedi sembra essere crollato e il mio cuore ha chiaramente preso la forma di un puzzle, è a pezzi. Non sento più Diego o Gian parlarmi, non sento più le sirene dell'ambulanza suonare, non sento più nulla. Vedo solo la scena. Tancredi su una barella. Cosa è successo? Non lo so. Mi ricordo solo quel fottuto "è stato investito". Ricordo i miei pensieri dopo quell'affermazione. Perché è uscito? Perché? È stata colpa mia? Cosa è successo?
Continuano a scuotermi, a sbattermi di qua e di là come se aiutasse, Diego continua a chiamarmi, Gian a dirmi di guardarlo e un paramedico mi mostra come respirare. Le mie capacità mentali sono andate via. Riesco solo a pensare, pensare al peggio. Riesco solo a darmi la colpa. Ad odiarmi. È stata colpa mia. Non dovevo chiedergli il tik tok. Non dovevo illuderlo. Dovevamo mantenere le distanze subito. Cazzo.
"Lele cazzo guardami" Gian continua a imprecarmi contro ma io veramente non ce la faccio. È come se una parte del mio cervello sia andata via con Tanc, in ambulanza. Diego mi prende il viso tra le mani spostando tutti e mi scuote la testa per poi sbattere la fronte contro la mia e strizzare gli occhi.
"Fratello ora devi guardarmi e calmarti altrimenti crollo anche io" Sono le sue parole a farmi alzare lo sguardo verso i suoi occhi verdi. Non voglio che lui crolli. Lui mi guarda e sorride per poi abbracciarmi.
"Voglio sapere cosa è successo" Dico deciso al ragazzo dell'auto che ha investito Tanc. Preso dal panico mi guarda, si mette le mani nei capelli, si siede e comincia a dondolarsi. Mi siedo accanto a lui e gli metto il braccio intorno alle spalle e con voce decisa riformulo la frase.
"Io devo saperlo" Mi guarda, gli occhi spalancati, il respiro pesante e le lacrime che minacciano di uscire.
"Stavo guidando, il semaforo era verde allora ho continuato ad andare ma lui è sbucato dal nulla e io non l'ho visto" Scoppia a piangere e io mi alzo non riuscendo a consolarlo. Sto peggio io. Perché cazzo è uscito all'una di notte?!
Gian viene verso di me e mi sposta in un angolo appartato.
"Mi aveva detto che aveva dimenticato in macchina il caricatore, ma quando è uscito, ho notato che era sul mobile, allora sono sceso per dirglielo. Sono uscito dal portone e lui era lì, fermo, con il telefono in mano. L'ha spento e si è messo a correre, quando la macchina l'ho ha preso in pieno. Mi dispiace, ho provato a fermarlo, ma pensavo stesse per risalire visto che era fermo, mi dispiace." Si mette a piangere e lo abbraccio forte.
"Va tutto bene" Gli bacio la testa e lo stringo ancora. La domanda è, cosa faceva con il telefono? Decido di controllare se magari mi ha scritto.
E infatti...Chat con tanc:
T: Ciao le, senti io sto tornando a Roma, digli a Gian che l'ho trovato il caricatore (lui capirà). Avevo intenzione di partire prima, perciò avevo preparato tutto in auto, ma poi tu hai cominciato ad essere diverso e io mi stavo illudendo, illudendo pesantemente. Quando poi stasera hai fatto così sono crollato. Non possiamo Lele, rovineremmo la nostra amicizia ed è l'ultima cosa che voglio, sarebbe la fine dei q4 e voi siete tutta la mia vita. Tornerò presto, tempo di sistemare il mio cuore. Un bacio.Le lacrime solcano pesantemente le mie guance e cado per terra. Sia fisicamente che mentalmente. Smetto di piangere all'impatto e resto con lo sguardo rivolto verso il vuoto, il telefono ormai spento a mezz'aria e un senso di colpa che mi mangia. L'ho fatto scappare. Se n'è andato da me. L'ho illuso.
Gian e Diego ricominciano a scuotermi e io alzo lo sguardo verso il primo. Lui prende il telefono capendo e legge il messaggio. Una volta finito mi tira su e mi abbraccia forte e Diego fa lo stesso.
"Andiamo in ospedale" Annuisco. Il pensiero di vederlo attaccato a tutti quei tubi mi fa male da morire, ma decido di andarci lo stesso, per fargli sapere che ci sono come amico.
Una volta arrivati Diego corre verso un medico.
"Siamo qui per Tancredi Galli" Il medico annuisce.
"Ah si siete i coinquilini giusto?" Annuiamo.
"Bene, chi di voi è il signor Rottaro?" Gian si avvicina e il medico gli chiedi di raccontare ciò che ha visto ma io non lo reggerei di nuovo perciò mi dirigo verso le macchinette per prendere una bottiglietta d'acqua.
"Andrà tutto bene" Mi rassicura Diego abbracciandomi le spalle. Annuisco. Deve andare tutto bene.
Dopo circa mezz'ora non abbiamo ancora nessuna notizia ma almeno il medico ci ha largamente spiegato cosa gli è successo. Ha una gamba rotta e una commozione cerebrale. Ovvero, a causa dei movimenti fatti dalla testa durante la caduta, può essere che quando si risveglia cada in uno stato confusionale, o, potrebbe perdere la memoria. Non so come farei se la perdesse. E se non mi riconoscesse più? Non voglio pensarci ora.
Dopo circa venti minuti il medico si siede accanto a noi, evidentemente preoccupato...Spazio autrice❣️
Ops...
Continuo?
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Tutto Ciò Che Stavo Cercando|| COMPLETA
SonstigesCi saranno scene di sesso, ad ogni avviso, se ti da fastidio, cambia capitolo.