Ore 11:45
Pov Lele
Alzarmi è diventato pesante, anche solo aprire gli occhi al mattino è diventato pesante. Come se qualcuno mi rispingesse sul letto ogni volta che alzo la schiena dal materasso. È difficile, metabolizzare il tutto, pensavo fosse cambiato, non ho neanche avuto bisogno di spiegazioni, soprattutto perché non ce n'era bisogno, solo guardandomi mi ha detto tutto.
Sono passati esattamente 12 giorni da quando me ne sono andato di casa, ora sto da Vale e ogni volta che lo vedo mi verrebbe voglia di scomparire, di scavarmi una fossa e di non uscire più.
Sento come se la vita mi stesse risucchiando tutte le forze che mi erano rimaste e l'unico appoggio che mi rimane è il suo ricordo che sfuma immagine ben coincise nella mia testa facendomi quasi cadere a terra.Ore 16:25
Vado ad aprire la porta a Diego che mi ha appena scritto di essere qui fuori. Ultimamente non ci siamo visti tanto, date le mie condizioni, l'unica persone che volevo vedere era l'attore che mandava in onda la mia serie TV preferita, per il resto, ho chiuso il mondo fuori.
Mi abbraccia stringendomi forte e io ricambio.
"Bro devo dirti una cosa" Interviene grattandosi la nuca.
"Dimmi" Sussurro. La mia voce roca e bassa riecheggia in tutta la stanza facendomi rabbrividire. L'ultima volta che ho parlato è stato ieri sera al telefono con mia madre e sentire la mia voce così spenta e cupa mi fa sentire solo più male.
"Forse, ma dico forse eh..." Si ferma e sospira abbassando lo sguardo. Gli poso una mano sulla spalla e gli alzo il viso con le dita dell'altra per guardarlo e incitarlo a proseguire.
"Può essere che Tancredi abbia un occhio viola" Dice velocemente che a stento capisco, ma appena comprendo spalancò gli occhi per poi guardarlo storto.
"Bhe che c'è? Tu lo stavi per ammazzare soffocandolo e io non posso dargli un pugno? In fondo se lo merita, come può farti soffrire? Non deve permettersi" Risponde alzando le mani per difendersi.
"Bro mi spiace rovinarti i sogni, ma sono passate due settimane, sto ok" Rispondo dirigendomi tentoni verso la cucina e mi siedo sullo sgabello.
"Si ma quando l'ho sentito parlare con quella put..." Gli metto la mano sulla bocca e lui mi guarda confuso e io scoppio a ridere. Finalmente. Grazie Diego.
"Dio se mi mancavi" Dice con voce sicura facendosi serio e abbracciandomi forte. Ricambio e metto il viso nell'incavo del suo collo lasciandoci un bacio mentre mi accarezza i capelli. Sento piano piano le lacrime affondare le mie iridi quando lui mi dice l'unica frase che potrebbe rassicurarmi ora.
"Io ci sarò sempre. Sempre Le. Qualsiasi errore, qualsiasi litigio, qualsiasi cazzata io sarò con te. Ti proteggerò anche a costo di sacrificare tutto. Ti voglio bene Lele, tantissimo" Mi posa un bacio fra i capelli e io mi sento finalmente al sicuro.
Lui è un pezzo di me e non so come farei se lui non ci fosse, dopo dodici anni non riuscirei ad immaginarmi una vita senza di lui. Sarebbe così monotona, lui colora le mie giornate dandogli quella sicurezza che mi è sempre mancata. A parte con Tancredi. Scaccio il pensiero di lui dalla mia mente ma è troppo tardi. Immagini di lui mi si schiantano in faccia; i suoi sorrisi, i capelli arruffati al mattino, le sue mani grandi, i suoi occhi...sono vuoto, perso senza di lui.
Ho bisogno di lui e da due settimane cerco di convincermi del contrario ma quando sei talmente preso da una persona anche il numero di possibilità che ti eri imposto di dare alle persone, va a puttane.
Non sono pronto, a rinascere nei suoi occhi ora, li ho visti guardare lei e vedrei ancora la sua ombra, perciò sarebbe ancora troppo doloroso.
La domanda da porsi è: se l'è portata a letto?
"Diego" Lo chiamo mentre lui è perso a guardare la TV e si volta.
"Mh" Risponde guardandomi negli occhi. Abbasso lo sguardo e con tutto il coraggio che ho in corpo mi faccio forza e glielo chiedo.
"Tancredi e Giulia...bhe...hanno..." Scuote la testa capendo e io tiro un sospiro di sollievo mentre lui mi posa una mano sulla guancia.
"Lui vuole te, ha sempre voluto te. La paura è stata più forte di lui. Ti ama Lele." Lo guardo confuso e faccio una risatina.
"Gli tiri un pugno e lo difendi?" Scuote nuovamente la testa negando ciò che ho detto e ritorna a guardarmi.
"Non hai capito. Io non lo difendo, sto difendendo te, è inutile che vi ignorate, riuscite a volervi anche se vi odiate. Io non gli ho tirato un pugno ora a caso, gliel'ho tirato ora perché dopo quasi due settimane gli ho chiesto perché l'avesse fatto e lui mi ha detto che lo voleva fare con lei, ma aveva palesemente detto una cazzata, perciò abbiamo cominciato a litigare allora non ci ho più visto. Ma dopo mi ha confessato la versione che ti ho detto poco prima e credimi, mai visti occhi più sinceri Le. Io voglio vederti felice e se per farlo dovrò sopportare la presenza di quel pezzo di merda, bhe lo farò, vieni prima di tutto." Lo abbraccio forte piangendo silenziosamente sulla sua spalla. Sono una femminuccia in preda agli ormoni, né sono consapevole, piango per nulla, ma lui non è tipo da dichiarazioni così e l'ho apprezzato.
Mi ha sciolto il ghiaccio che fino a poco prima fermava i battiti del mio cuore. Non so cosa farei senza di lui.Spazio autrice❣️
L'amicizia fra Diego e Lele è imbattibile❤️
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Tutto Ciò Che Stavo Cercando|| COMPLETA
De TodoCi saranno scene di sesso, ad ogni avviso, se ti da fastidio, cambia capitolo.