POV LELE
Ore 14:30
Il forte mal di testa mi fa svegliare e subito comincio a sentire le urla di Diego e Gian che litigano. Parlano di ciò che è successo ieri.
Già...ieri...
L'ultima cosa che ricordo è di essere caduto per terra qui, poi buio.
Mi alzo, vado in bagno a lavarmi e mi dirigo in cucina per prendere un'aspirina. Appena entro cala il silenzio e mi guardano tutti a parte Gian che continua a mangiare il suo panino.
"Gian oggi vieni con me al cinema?" Alza lo sguardo e mi guarda con quegli occhioni da cerbiatto che adoro. Annuisce, ha paura di un mio possibile crollo emotivo, ma sinceramente so di aver sbagliato solo con Tancredi, lui non c'entrava. È stato giusto, voleva solo aspettare che me lo dicesse Diego.
Mi giro e lo vedo guardarmi mentre gira il cucchiaino nel caffè. Sorride amareggiato, mi dispiace non riuscire a perdonarlo, ma in fondo mi ha tradito. Ha tradito il suo migliore amico. E l'amicizia non si tradisce, mai.
"Sei un coglione" Dico senza accorgermi e lui abbassa lo sguardo.
"Già" Risponde piano. So di avergli male, ma mai quanto lui ne ha fatto a me.
"Tancredi possiamo parlare?" Alza lo sguardo dal cellulare, con cui stava facendo palesemente finta di cazzeggiare. Dico palesemente perché ha il cellulare al contrario.
"Ehm si" Gli prendo la mano e mi dirigo in camera sua.
"Dimmi" Sussurra con paura. Io gli metto la mano sulla gamba e lui fa un piccolo salto, come se gli fossero venuti i brividi.
"Mi dispiace per ieri sera, non dovevo prendermela con te, scusa se l'ho capito tardi" Gli metto la mano sulla guancia e lui ha la stessa reazione di prima, piccolo salto.
"Ei tutto bene?" Lui annuisce velocemente.
"Tranquillo non importa, ora scusa ma devo andare al bagno" Annuisco confuso. Cosa ho fatto?POV TANC
Corro in bagno e mi metto davanti allo specchio. Che cazzo mi succede? Alzo lo sguardo verso il mio riflesso e d'istinto tiro un pugno al vetro. Il sangue comincia ad uscire e Lele che mi aveva evidentemente seguito entra nella stanza veloce prendendomi la mano. Di nuovo, sta sensazione del cazzo. Mi sposto da lui e esco tornando in camera e chiudendomi dentro.Ore 18:40
Mi sono addormentato sulla sedia mentre giocavo al computer.
Grande Tancredi, ottima mossa.
Spengo il PC, guardo l'ora e vado in cucina e decidere cosa mangiare, ma noto che non c'è niente, perciò decido di non mangiare. Vado in sala e vedo Lele che mi scruta preoccupato e quasi dispiaciuto. Gli sorrido appena e lui si accoccola a Gian e di nuovo quella sensazione. Porca puttana.
"Dov'è Diego?" Chiedo per distrarmi.
"È uscito, a una festa credo" Risponde Gian giocando con i capelli di Lele. Di nuovo quella sensazione. Mi alzo di scatto e mi risiedo. Che faccio?
"Andiamoci anche noi" Lele alza la testa e mi guarda confuso. Non sono tipo da feste, ma ora come ora voglio solo andarmene da questa casa. Alzo le spalle a Lele che mi sta ancora fissando.
"D'accordo, ma chiediamo alla vicina un po' di fondotinta per quel livido" Io annuisco e Gian va a chiedere. Voglio nasconderlo solo perché l'ultima volta che uno di noi è stato picchiato da un altro di noi ci hanno fermato i carabinieri a farci l'interrogatorio visto il quartiere in cui abitiamo.
Mi accorgo di essere rimasto solo con Lele solo quando lui si alza e viene accanto a me. Mi prende la mano e di nuovo quella sensazione ma stavolta lascio perdere e vedo cosa fa.
"Ti fa male?" Nego con la testa e lui si alza per andare in cucina, apre il mobiletto dei medicinali e prende l'occorrente per disinfettarmi le ferite. Torna e mi riprende la mano. Mi guarda negli occhi e sorride appena.
"Brucerà da morire bro" Io sorrido e lui comincia a tamponarmi le nocche con delicatezza.
"Grazie dr house" Dico sorridendo quando finisce.
"Eh no non ho finito" Dice riprendendomi la mano e lasciandoci un bacio. "Mia madre mi diceva sempre che le ferite passavano, fammi sapere se ti è passato appena hai finito di fissarmi come se ti avessi presentato Megan Fox" Mi guarda confuso e mi risveglio dal mio trance momentaneo. Quella sensazione di nuovo. Metabolizzo ciò che ha detto il mio amico e rido ma lui continua a fissarmi confuso.
"Questa risata era finta quando la copia delle Nike che trovi dai cinesi" E rido di nuovo, stavolta davvero e lui mi segue.
Gian rientra in casa e viene verso di me, versa un po' d'acqua su un fazzoletto e mi tampona il livido per pulirlo, poi prende il fondotinta e lo mette sulla spugnetta e me lo liscia sul livido. Faccio una smorfia di dolore quando comincia a picchiettare l'angolo dell'occhio e lo fermo con la mano. Lui mi guarda alzando le sopracciglia e io annuisco per farlo continuare, sopporto il dolore e quando finisce e sta per andarsene lo prendo da un polso e lo faccio risedere. Mi guarda male e io lo abbraccio. È il mio migliore amico, avendo chiarito con Lele dovevo farlo per forza anche con lui. Quando mi ricordo della festa mi si accende una lampadina.
"Scusa ma se Diego stava tanto male come diceva perché è andato a una festa?" Dico a Lele staccandomi dall'abbraccio.
"Non lo so" Risponde lui alzando le spalle.
"Motivo in più per andarci" Mi alzo e vado da lui dandogli una pacca sulla spalla. "Andiamo a fargli vedere che non dipendi dalle sue cazzate fratè"
Lui tira fuori un sorriso enorme, quelli che piacciono a me, e mi abbraccia, fortissimo.
"Fra me stai a spezzà" Dico faticando a respirare. Lui ride e si stacca guardandomi.
"Ingrassa un po' stuzzicadenti" E ridiamo di nuovo. Non avrei resistito senza le nostre battute altre 6 ore probabilmente se non mi avesse parlato oggi. Lui è importantissimo per me. È la mia vita.Spazio autrice❣️
Che succederà alla festa? E che sensazioni aveva Tanc? Lele perdonerà Diego?
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Tutto Ciò Che Stavo Cercando|| COMPLETA
De TodoCi saranno scene di sesso, ad ogni avviso, se ti da fastidio, cambia capitolo.