Ore 13:15
Pov Lele
È arrivato il momento e il mio cuore sembra non reggere più niente.
Come il mio ragazzo, è anche la mia prima volta che la vedo se non in foto e non credo di riuscire ad arrivare alla fine dell'housetour guidato dall'agente immobiliare, prima di svenire.
"Ei stai bene?" Domanda Tanc stringendomi la gamba che sbatteva velocemente sul tappetino del taxi. Sorriso e appoggio la mia mano sulla sua stringendola appena.
"Sto bene, solo un po' di ansia, ma non farti paranoie inutili, ti conosco troppo bene. Fidati di me e basta okay?" Chiedo avvicinandomi a lui e lasciandogli un bacio a fior di labbra.
"Potete aspettare di scendere per fare queste schifezze?" Domanda l'autista e io mi volto di scatto guardandolo dallo specchietto sopra di lui, dove si intravedono gli occhi.
"Scusi come?" Chiedo irritato e sento il mio ragazzo stringermi il ginocchio cercando di calmarmi, con scarsi risultati.
"Si ecco, che schifo" Risponde seguendo una risatina che mi fa saltare i nervi.
Mi mordo il labbro, sentendo il sapore metallico del sangue cominciare a invadermi la bocca e strizzo gli occhi per cercare di calmarmi.
Gira tutto.
"Ei ei amore, calmati, ti sta venendo un attacco di panico." Sussurra la voce calma di Tanche che risulta ovattata alle mie orecchie.
"Senti coglione, che ne dici di fermarti, lasciarci giù per poi guidartene a fanculo mh?" A stento vedo il viso dell'autista sbiancare e i suoi occhi puntarsi in quelli verdi del ragazzo accanto a me, rosso dalla rabbia.
L'auto si ferma e il taxista scende per fumare una sigaretta mentre Tancredi cerca di calmare l'attacco di panico ormai partito.
Mi bruciano i polmoni e i muscoli delle mani si sono contratti, bloccandole totalmente. Appoggio la testa al sedile e comincio a tremare mentre il cuore comincia a battere più forte di quanto già faceva prima.Pov Tanc
Strizza gli occhi e comincio a bestemmiare mentre si contorce dal dolore che l'attacco gli causa.
Non posso dire di capirlo, ma so cosa gli succede, me l'ha spiegato e ogni volta tento di mettermi nei suoi panni.
Vorrei poter fare come fa il protagonista della sua serie TV preferita, Teen Wolf. Prendergli la mano e assorbire il suo dolore, vederlo calmarsi e calmarmi anche io.
"Ei Lele devi calmarti, o mi toccherà chiamare Diego. Non vuoi che si preoccupi vero?" Scuote la testa freneticamente e io gli prendo il viso tra le mani, apre gli occhi a contatto con le mie mani, li spalanca e noto le lacrime cominciare a rigargli le guance.
Cazzo.
Prendo il cellulare e cerco di comporre il numero di Diego mentre il respiro del mio ragazzo, che fino a qualche ora fa si condensava con il mio, comincia a farsi sempre più veloce, sempre più irregolare.
Dopo qualche squillo la voce del mio migliore amico mi riempie la testa.
"Diego, attacco di panico di Lele, ti mando la posizione ma ti prego fai in fretta, è forte" Urlo sentendo la sua risata spegnersi.
"Co-cosa?" Stacco la chiamata e gli mando la posizione per poi lanciare il telefono in un punto indefinito dell'auto di quel bastardo.
"Lele ti prego" Appoggio la mia fronte alla sua e comincia a dimenarsi con le mani rigide sul colletto della camicia.
Sensazione di soffocamento.
Se la strappa, facendo saltare i bottoni e comincia a singhiozzare mentre la portiera alla sua destra si apre rivelando l'uomo che ha fatto partire tutto.
"Devi farlo uscire, o svenirà qui dentro." Esco dalla macchina e faccio il giro per arrivare da lui, gli do uno spintone per spostarlo dal mio ragazzo e cerco di tirarlo fuori, ma è troppo rigido e io troppo esile per riuscirci.
Poco dopo la macchina di Corinne si ferma accanto a noi rivelando Diego che esce di corsa venendo verso di me.
"Aiutami a tirarlo fuori, sta per svenire" Dico mentre Lele comincia a chiudere gli occhi e sudare. Il mio amico lo prende a mo di sposa e con forza lo tira su a peso morto e lo sdraia sul marciapiede fresco.
"Lele guardami, ti prego devi calmarti" Dice accovacciandosi accanto a lui.
Sento le lacrime accarezzarmi le guance e chiudo gli occhi.
Ti prego. È solo un brutto sogno. Solo un brutto sogno.
Mi torna in mente la sua serie TV, quella che da qualche giorno ha ricominciato a guardare e mi viene in mente un'idea.
Con un barlume di speranza mi inginocchio accanto alla sua testa per poi prenderlo e baciarlo. Mi stacco guardandolo negli occhi.
"Tancredi" Sussurra e io annuisco abbracciandolo forte e lui ricambia stringendomi i capelli.
Non ho mai avuto così paura in vita mia. Mi chiedo quanto lo sopporterò ancora.
Quanto sopporterò di vedere le sue continue autodistruzioni.
Le sue continue lacrime per un problema, che non si merita di avere.
Maledizione.
Perché lui? È troppo fragile per sopportare tutto.
"Ti amo così tanto cazzo" Sussurro prima di sciogliere l'abbraccio per guardarlo. Mi sorride leggermente e io ricambio prima di lasciargli un bacio sulle labbra, gonfie e insanguinate.
"Hai usato il metodo di Lydia? Quando ha calmato Stiles con un bacio?" Chiede e io annuisco ricevendo il suo sorriso caldo che fa calmare il mio battito cardiaco.
Allunga lo sguardo dietro di me e mi volto, incontrando gli occhi scuri del taxista che ci guarda dispiaciuto. Ci credo.
Lele si alza e si avvicina a lui, seguito da me, per paura che possa fare cazzate.
"Le non fare cazzate" Esclama Diego che ha capito grazie alle mie occhiatacce, che in qualche modo, la colpa è dell'uomo davanti a me.
Punto lo sguardo sul mio ragazzo e sorride beffardo all'autista, per poi parlare, mimando delle virgolette con le dita.
"Ha visto? Anche i 'froci' hanno sentimenti."Spazio autrice❣️
Scritto di fretta, ma comunque scritto.
Sto in vacanza, perciò non odiatemi.
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Tutto Ciò Che Stavo Cercando|| COMPLETA
De TodoCi saranno scene di sesso, ad ogni avviso, se ti da fastidio, cambia capitolo.