Ore 00:25
Pov Lele
La voce ovattata della persona dall'altra parte del telefono parla a voce alta, ma non capisco esattamente cosa dice. Vedo solo Tancredi irrigidirsi tutto d'un tratto, spegnere il telefono, sedersi accanto a me e farsi piccolo piccolo fra le mie braccia.
Si mostra forte, ma in realtà è una casetta di legno, nel bel mezzo di un uragano. Basta un colpo anche minuscolo per farlo a pezzi, e io faccio da architetto, rimettendo insieme ogni suo piccolo pezzo.
Trema, e sentirlo singhiozzare appena mi distrugge, ma non posso fare nulla, appena avrà voglia di parlare lo farà. Col tempo ho imparato che è meglio lasciargli i suoi spazi, invece che chiedere continuamente cosa gli stia succedendo, semplicemente perché peggioro la situazione. Allo stesso modo lui ha imparato che ha volte, è meglio lasciarsi andare invece che tenersi tutto dentro e rischiare di esplodere.
Si sposta da me e incastra i miei occhi nei miei. Un dolore lancinante mi si schianta al petto quando vedo le sue iridi verdi sprofondare nel rosso che le lacrime gli han causato. È un attimo, un minuto in cui lui mi guarda, che mi fa sentire piccolo e stretto nella morsa del suo stesso dolore.
Scuote la testa lentamente e torna a piangere, stavolta più forte prendendosi la testa tra le mani. Lo abbraccio forte, come mai ho fatto. Non so cosa gli abbia detto sua madre, non so nemmeno di cosa abbiano parlato, so solo che non promette nulla di buono tutto questo. Nulla di buono.Ore 11:55
Pov Tanc
Sento la serratura della porta scattare e apro gli occhi. Sorrido vedendo Lele entrare in camera, e appena nota il mio sguardo si avvicina a me per lasciarmi un bacio sulla fronte. Scompare in bagno e io lo ringrazio mentalmente per non aver detto nulla, sarei crollato.
Mi alzo e entro in bagno sentendo l'acqua della doccia scendere incessante sulla ceramica del box e vedo Lele con addosso solo i boxer che si lava i denti.
"Dove eri?" La mia voce esce tremolante e spezzata e lui se ne accorge perché alla prima lettera che pronuncio alza lo sguardo dal lavandino e ferma lo spazzolino nella sua bocca per poi girarsi e schiantare le sue iridi nocciola nelle mie.
"Sono andato a chiedere alla reception se potevano portarci degli asciugamani in più oggi pomeriggio, perché ho portato gli altri in lavanderia" Torna a lavarsi i denti e io annuisco. Punto il mio sguardo nei miei occhi allo specchio e alla visione del mio viso pallido e scavato dalle lacrime rabbrividisco. Mi mordo il labbro, chiiudo gli occhi e sospiro per non scoppiare di nuovo, ma sento gli occhi riempirsi di lacrime e non voglio che Le mi veda così, farebbe più male a lui che a me. Esco dal bagno e mi sdraio sul fianco, girato dalla parte opposta della porta. Come immaginavo, poco dopo arriva il mio ragazzo che si sdraia dietro di me abbracciandomi la vita per stringermi al suo petto. Le lacrime scendono silenziose sulle mie guance e l'unica cosa che sento è il suono del suo respiro regolare che culla i miei pensieri calmandoli.
"Ho sbagliato tutto con lei" Mi giro verso di lui puntando i miei occhi nei suoi, che trattengono tante di quelle lacrime da riempire una bottiglia.
"Cosa intendi?" Mi posa una mano sulla guancia e mi accarezza dolcemente mente l'angolo del suo occhio comincia a luccicare per la piccola lacrima che sta uscendo.
"Ho frainteso. Il suo 'non farmi brutti scherzi' era riferito al fatto che fossi venuto a Parigi senza dirgli niente. Sono maggiorenne si, ma è pur sempre mia madre. Ho sbagliato tutto, non gli ho lasciato il tempo di spiegare, né gliene ho dato modo." Ricomincio a piangere e lui mi stringe a sé mentre mi bacia la testa.
"Ora calmati, perché gli hai messo giù così?" Sopira fra i miei capelli e io mi stacco asciugandomi le lacrime.
"Perché non me l'aspettavo, mi ha colto di sospresa e non avevo il coraggio di risponderle" Annuisce e io abbasso lo sguardo.
"Vorrei incontrarla" Sussurro con la voce spezzata e lui mi alza il viso mettendomi due dita sotto al mento e mi sorride dolcemente. Prende il cellulare e cerca fra i contatti il numero di mia madre per poi far partire la chiamata.
"Devi"Spazio autrice❣️
Sto in fissa, oggi è un anno che conosco Lele😍 So che non vi importa ma vabbe shh
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Tutto Ciò Che Stavo Cercando|| COMPLETA
De TodoCi saranno scene di sesso, ad ogni avviso, se ti da fastidio, cambia capitolo.