Un mese dopo...
Ore 15:35
Pov Tanc
A volte amare vuol dire mollare tutto.
Vuol dire lasciar andare, sprofondare, spezzarsi in mille pezzi, per poi ricomporsi e tornare a galla.
Abbiamo mollato talmente tante volte che non riuscirei a contarle nemmeno sulle dita di una mano, me ne servono venti almeno.
A volte amare vuol dire sacrificare tutto, amici, famiglia, te stesso.
Vuol dire correre verso una meta indefinita e lasciare che le emozioni vengano con te, ti seguano e ti sbattano al suolo.
Lui, mi ha sbattuto al suolo, ha preso a botte talmente forte le mie emozioni che ora, sono un po' guaste e hanno ancora qualche cicatrice ma sono ancora funzionanti e piene di lui.
Non mi piace pensare che abbiamo lasciato che la rabbia prevalesse sulle nostre emozioni, né tantomeno amo esprimermi come uno che non sa tenere gli stessi sentimenti per un lungo lasso di tempo, ma con lui è così.
L'ho lasciato andare, l'ho spezzato, l'ho fatto sprofondare e poi, gli ho preso la mano e con tutte le forze che avevo in corpo, l'ho fatto tornare a galla e l'ho ricomposto.
Non credevo che l'amore fosse così, per questo mi ha sempre spaventato, ma con lui è come se tutte le paure, anche le più misere, si tramutassero in un sentimento diverso ogni volta che incrocio i suoi occhi marroni che tanto amo e che mai riuscirei a non guardare.
"Hey che scrivi?" La mia persona. Quella che c'è sempre nonostante le mie molteplici cazzate, è appena entrata in camera, pronta come sempre a farsi gli affari miei. L'unica, a cui permetterei di farsi gli affari miei.
"Tu" Rispondo continuando a far scivolare la penna sul foglio bianco che una volta avrei usato per disegnare, ma ora, lo uso per riempirlo di lui.
"Scrivi me?" Una risatina ironica sfiora le sue labbra e io mi giro appena, per sfiorarle a mia volta con il mio sguardo che lo fa sorridere e io ricambio leggermente tornando a fare ciò che stavo facendo.
"Scrivo di te, di noi" La mia attuale tela, si riempie di noi, di ogni momento, ricordo, "ti amo", sorriso, si riempie di lui, della sua figura, delle nostre nottate a fare l'amore.
"E perché?" Lo sento sedere sul letto mentre sospira e io mi fermo un attimo per raggiungerlo e lasciargli un bacio sulla fronte prima di andare verso l'armadio e tirare fuori una felpa.
"Avremo delle cose a raccontare ai nostri figli almeno" Tentenno su queste parole che fino a qualche mese fa mi avrebbero fatto una paura immensa.
"Figli dici?" Annuisco.
"Figli. Un mini Tancredi e un mini Lele." Rispondo sicuro mentre mi cambio i pantaloni. Il suo sguardo mi brucia ancora addosso, nonostante il tempo passato, l'effetto che mi fa rimane lo stesso.
"Ma hai bevuto o cosa?" Chiede ma non gli do retta. Mi abbottono i jeans e mi giro verso di lui sorridendo.
"La casa è ancora libera?" Chiedo. Punta lo sguardo su di me e poi si alza e mi guarda negli occhi.
"Si" Risponde e io lo bacio non riuscendo a trattenermi dalla vicinanza delle sue labbra.
"Bene, sarà nostra" Sorride. Il mondo si ferma.
Siamo noi. Io, lui. Siamo sempre stati noi, malgrado tutto, noi.
E ora, dopo aver combattuto con le mie paure per un mese, sono sicuro. Voglio vivere con lui.Pov Lele
Esce dalla stanza dopo avermi salutato per andare in agenzia e io mi avvicino alla scrivania per leggere le sue parole."Hai presente quando sai che succederà qualcosa, ma sei troppo spaventato per scoprire cosa?
Ecco, è nato tutto così, ero spaventato. Da ciò che poteva essere e che potevamo diventare, ma quando si ama solitamente si manda tutto all'aria e si combatte insieme, giusto?
No. Non è stato così. Abbiamo lottato talmente tanto che ancora ho qualche ferita aperta, e credo pure lui, più di me.
Posso dire con certezza di aver amato tanto e di amare ancora altrettanto, non so poi cosa succederà in futuro.
So per certo però, che le nostre risate, le nostre notti insonni passate a sfiorarci la pelle e baciarci le labbra, le nostre giornate a non parlarci per non litigare come sicuramente avremmo fatto, non si possono dimenticare.
Non posso dimenticare lui, che mi ha stravolto la vita migliorandola completamente solo sorridendomi.
Ringrazio, quel famoso incidente, ringrazio la presenza di quel terrazzo, ringrazio la mia impossibilità nel camminare in quel momento, altrimenti, non sarei quasi caduto, lui non mi avrebbe preso e non ci saremmo baciati. Non saremmo qui.
Se ciò non fosse successo, non l'avrei trovato.
E ora, con lui seduto sul letto dietro di me, posso dire che è lui, tutto ciò che stavo cercando."Tancredi, mi hai trovato.
Spazio autrice❣️
Fine.
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Tutto Ciò Che Stavo Cercando|| COMPLETA
DiversosCi saranno scene di sesso, ad ogni avviso, se ti da fastidio, cambia capitolo.