1. Sonnifero

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Soohyo Pov

Highway to Hell- AC/DC

"Sì cazzo!" affermai alzando ancora di più il volume della radio.
"Perchè oggi ti stai esaltando tanto? Non è la prima volta in cui ci riesce una rapina" esclamò Ririn, divertita dalla mia insolita euforia, staccandosi dal possessivo abbraccio in cui Jungkook la stava stringendo, per avvinarsi maggiormente ai sedili anteriori.

"Oggi mi sento particolarmente allegra, non succede spesso, quindi fammi godere il momento"
Abbassai gli occhiali da sole sul naso e portai gli occhi sullo specchietto retrovisore, facendo il dito medio a Jungkook quando notai che mi stesse guardando con il suo solito sorrisetto irritante, stravaccato sui sedili.

L'istante dopo entrò nella mia visuale anche Ririn, a cui Jungkook aveva appena tirato un lembo della camicia per portarsela addosso, dopodichè distolsi lo sguardo con un sorriso complice, perchè avevo appena visto la lingua di Jungkook scivolare nella sua bocca, e la sua mano infilarsi nella tasca posteriore del suo jeans.

Appena arrivai al semaforo tirai il freno a mano e guardai il cellulare per controllare se avessi chiamate perse o nuovi messaggi.
"Avevo detto a Yoongi di scrivermi e ancora non si fa sentire" sospirai "Chissà che sta facendo"
"Che si fotta" esclamò Ririn con naturalezza, con ancora la mano di Jungkook sul suo fondoschiena
"Oh, mi sembra proprio di sentir parlare lui" feci un sorriso consapevole "Sangue non mente amore mio, ricordatelo"

Ririn Pov

10 anni prima
ore 9:35PM

"Porca troia Ririn, cosa ti ha fatto?" esclamò Yoongi correndo da me ed inginocchiandosi per terra al mio fianco.
"Sto bene... Dio che schifo, avevo rubato questa felpa due giorni fa e adesso puzza di sangue" tentai di sdrammatizzare la situazione, ma non credo che abbia funzionato.

Era la prima volta in cui le prendevo anch'io, tutte le altre volte avevo sopportato stringendo i pugni, mentre quello stronzo sfogava la sua rabbia su Yoongi, ed io potevo solo guardarlo dalla stanza accanto, impotente e con le lacrime agli occhi. Ma questa volta non avrei permesso che continuasse a fargli del male, solo che la mia forza non è minimamente comparabile a quella di quell'uomo, che infatti, quando provai a fermare il pugno che stava per dare a mio fratello, mi lanciò via come una cicca di sigaretta.

Però lui mi ha sempre protetta, anche dalle piccole cose, e il pensiero che ogni volta che veniva ferito da quel pazzo io restassi a guardare, mi faceva mille volte più male dei calci che presi quella stessa sera.

"Non c'è un cazzo da ridere" ecco, appunto "Cristo Ririn, come ti ha ridotta... Sono un fratello di merda, mi dispiace tantissimo, per favore perd-"
"Yoongi" affermai prendendogli il viso tra le mani.

"Sei il fratello migliore che potessi desiderare" mi accovacciai tra le sue braccia ed inspirai forte il suo profumo: aveva un effetto calmante su di me.

"Ma ho permesso che ti facesse male..." disse quasi sul punto di piangere.

"Non lo hai permesso tu" continuai "Ti ha chiuso in bagno, come potevi uscire?"

Yoongi era la persona più forte che io conoscessi, sin da piccola aspiravo a diventare come lui un giorno, per questo motivo non gli avrei permesso di abbattersi per colpa di quella merda che si ostinava a farsi chiamare "papà", quando per noi era solo l'uomo che aveva rovinato la nostra famiglia, uccidendo il nostro vero padre pur di avere nostra madre tutta per sé.

Effettivamente ci riuscì, era diventato il suo burattinaio... E lei, ormai troppo stanca, permetteva che lui la facesse muovere a suo piacimento.

Right Now // J.Jk~M.Yg ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora