Cold Water – Najor Lazer
---giorno 19---
Ririn Pov
Posteggiai il motore nel parcheggio privato sotto il palazzo e scesi velocemente da esso, scuotendo i capelli quando tolsi il casco.
Camminai a passo svelto fino all'esterno, passando sotto la barriera automatica e guardandomi intorno, nella speranza che non ci fosse alcun controllore.
Uscii gli occhiali da sole dallo zaino e li indossai, incamminandomi poi verso il portone, in cui salutai cordialmente il portinaio per avviarmi verso l'ascensore.“Signorina, scusi” mi fermò, facendomi imprecare a bassa voce.
“Prego” mi girai verso di lui, senza neanche alzare gli occhiali da sole.
“Potrei sapere d-dove sta andando?” che c'è, piccino? Ti metto forse in soggezione?
Chissà come avrà fatto a distrarlo Soohyo la scorsa volta, pensai, non sarà stato difficile.
“Dai Jung” dissi velocemente, girandomi in modo da andare via da lì al più presto possibile, non sopportando completamente quel luogo. Aveva sempre lo stesso odore di sei anni fa.
“D-dovrei citofonare prima” mi informò poi, facendomi roteare gli occhi.
“Citofoni, io intanto salgo” mi rigirai per la terza volta, ma venni nuovamente bloccata dalla sua voce “Senta, adesso mi sta proprio rompendo il-”
“Ririn?” sentii una voce chiamarmi.
“Hoseok” si tolse gli occhiali da sole ed il ciubotto, sistemando le pieghe della sua elegante camicia infilata dentro i pantaloni.
“Signorino Jung, buon pomeriggio” lo salutò con un elegante inchino, a cui l'altro rispose con un cenno della testa “La signorina qui voleva-”
“E' con me” rispose sbrigativo, portando entrambe le mani sulle mie spalle. Non mi scostai solamente per reggere il gioco.
“Va bene signorino Jung, allora buona giornata ad entram-” si chiusero le porte dell'ascensore, ed Hoseok non si premurò di farle riaprire per ricambiare il saluto.
“Qual buon vento, Rin?” cambiò tono di voce, risultando quasi dolce, poggiando la schiena su una delle quattro pareti dell'ascensore.
“Ci sono i tuoi a casa?” risposi con un'altra domanda domanda, alzando gli occhiali da sole sulla testa.
“Perchè?” ghignò, facendomi infastidire ancora di più.
“Perchè secondo te?” inarcai un sopracciglio “Ti do un indizio: la loro presenza mi mette a disagio da sempre”
“Va bene, va bene” si aprirono le porte dell'ascensore, e lui uscì prima di me, avviandosi verso la porta d'ingresso per inserire un lungo codice “Comunque non ci sono”
Non aspettai neanche che si togliesse le scarpe, prima di incominciare a parlare.
“I tuoi genitori lo sanno quello che hai fatto fare a Jungkook?” chiesi freddamente.
“Quindi è per questo che sei qua?” ridacchiò con consapevolezza, nonostante sembrasse quasi deluso.
“Smettila di rispondermi con altre domande, Cristo Santo. Perchè cazzo pensavi che fossi qua? Per prendermi un tè?” aggrottai le sopracciglia, rimanendo in piedi nonostante mi avesse fatto cenno di sedermi insieme a lui.
“Dimmi Rin... I genitori di Jungkook lo sanno di come mi ha ridotto?” mi domandò aprendo il frigorifero, per prendere la bottiglia di spritz e poggiarla sul ripiano vicino.
![](https://img.wattpad.com/cover/220593080-288-k769959.jpg)
STAI LEGGENDO
Right Now // J.Jk~M.Yg ✔️
Fanfiction---COMPLETA--- Due ragazzi insoddisfatti della propria vita, provenienti da ricche famiglie, sentono che il lusso in cui hanno sempre vissuto non gli appartenga davvero. Ciò li porterà, per un puro caso del destino, a legarsi a due fratelli, con un...