39. Colori ad olio

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Focus on me - Jus2

---giorno 10---

Jooheon Pov

“No ragazzi, non se ne parla” nonostante fui categorico nella mia risposta, sospirai, ancora seduto sul divano.

“Rin non insistere se non è d'acc-” provò a parlare Soohyo, ma venne interrotta proprio da colei da cui partì l'idea.

“No, perchè se fosse stato un no categorico come dice lui, non sarebbe ancora seduto qua a sospirare e a guardarmi quando pensa che io non me ne accorga” si mise una mano sul fianco e mi diede un pizzicotto su una guancia “Non è vero, tesorino? Che c'è, vuoi essere pregato?”

“Rin-”

“Io la penso come lei” intervenne Jungkook, indicando la sua fidanzata, o quel che è “Vuoi negare il fatto che se fossi stato contrario come dici, non te ne saresti già andato, indignato da quest'idea?”

“Non sono indignato...” sospirai, passandomi una mano tra i capelli “Non vi giudico, semplicemente non mi ci vedo...”

“Visto? Lasciatelo stare” disse Soohyo, nonostante non mi sembrasse tanto convinta, e qualcun'altro sembrava pensarla proprio come me.

“Non ci credi neanche tu” ridacchio infatti Ririn.

“Io la penso come Soohyo” si intromise anche Yoongi, che fino ad ora non aveva espresso la sua opinione “Non è preparato e non sa neanche da dove iniziare, e poi non essendo pienamente convinto rischierebbe di traumatizzarsi e pentirsene a vita neanche avesse ucciso il proprietario del negozio, e nella peggiore delle ipotesi rischieremmo tutti una denuncia, solo che lui probabilmente se ne uscirebbe con una notte in questura e una multa da pagare, ma noi quattro -li indicò uno per uno, con un cipiglio sul volto- rischiamo molto di più, visto che siamo perennemente sul filo di un rasoio” si schiarì la voce, quando finì di parlare, e non potei che dargli ragione.

“Ha espresso perfettamente ciò che non sono riuscito ad esprimere io: non ho mai fatto una cosa simile, quindi magari rischierei di farmi prendere dall'ansia e-e...”

“Joo, posso chiamarti così?” mi chiese Ririn, sorridendo, facendo roteare gli occhi di suo fratello.

“Certo”

“Tutti i graffiti che hai fatto nella tua vita, li hai fatti legalmente? Con la fottuta firma di chi di dovere?” si avvicinò a me, guardandomi dritto negli occhi. Capii subito dove volesse arrivare.

“Con la 'fottuta firma di chi di dovere' -feci le virgolette con le dita- non ne ho fatto neanche uno” risi, nel vedere la sua faccia soddisfatta.

“E bravo il mio criminale!” battè le mani, guardando poi Soohyo “E' perfetto!”

“Rin ma che cosa stai-”

“Yoon, per favore, sto contrattando” fermò anche lui, mettendogli una mano davanti al viso “Dicevamo, tesorino... E hai mai rischiato di essere scoperto?”

“Sì” ridacchiai, sentendomi anche leggermente imbarazzo “Certo, lo faccio da... Boh, quindici anni? Sono state più le serate in cui sono dovuto scappare e lasciare il mio lavoro in sospeso continuandolo la sera dopo, che quelle in cui l'ho lasciato in sospeso per una mia scelta”

“E' proprio un fuorilegge...” esclamò lei, fingendo di piangere, con una mano a reggerle il viso e lo sguardo come incantato, in direzione di Soohyo che ridacchiò e scosse la testa “Neanch'io sopporto lasciare le cose in sospeso, ti capisco”

“Sì, okay, dopo questo intenso scambio di passioni, spero vi siate resi conto del fatto che essere scappato da un paio di poliziotti non lo rende in grado di fare una cazzo di rapina!” il tono della voce di Yoongi cambiò repentinamente, non risultando più solamente irritato, essendosi aggiunta una buona dose di nervi, nonostante quello irritato avrei dovuto essere io, visto il modo in cui guardava Soohyo nonostante non stessero più insieme.

Right Now // J.Jk~M.Yg ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora