58. Che la partita abbia inizio (pt. 1)

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Blinding Lights – The Weekend

Ririn Pov

21:35

Eravamo entrati al casinò da circa mezz'ora, ed avevo già iniziato a perlustrare la zona, scovando tutte le persone che avevo previsto esserci, dai partecipanti, agli amici di Taehyung.
Entrai insieme a Yoongi e Soohyo, che avevamo già iniziato a recitare.
Mio fratello stava fingendo perfettemente di essere un non vedente, e quasi mi stupii per le sue capacità di recitazione, davvero impeccabili.

Il barman che ci offrì il primo cocktail -rigorosamente analcolico, dovendo necessariamente restare sobri- fu proprio uno degli amici di Tae: Kihyun. Il compito di quel bellissimo ragazzo dai capelli biondi, con cui avevo già parlato in videochiamata, era quello di intrufolarsi sotto il tavolo da gioco e scambiare le nostre carte e quelle dei nostri complici.
Pochi minuti dopo, infatti, si avviò verso l'esterno, dandosi il cambio con un altro ragazzo, un normale dipendente del locale.

Sorseggiai un'altro po' del mio cocktail analcolico ananas e cocco, rendendomi tristemente conto di quanto mi mancasse quel tocco d'alcol, continuando a perlustrare la zona.
Alla mia sinistra, si trovava un altro della nostra squadra, Wonho: un bellissimo ragazzo dai capelli neri ed un ammaliante sorriso, che attirava gli sguardi di tutti i presenti, uomini o donne che fossero; lui aveva il ruolo di caposala, e ci sarebbe stato utile per perlustrare sempre la situazione e controllare che nulla andasse storto.

Taehyung stava girando per i tavoli, distribuendo le bibite a tutti i presenti, sorridendo amichevolmente ad ognuno di loro, proprio come un perfetto dipendente.

Minhyuk, il braccio destro di Kihyun, era invece impegnato in una saletta adibita ad ospedale -dato che in questi posti c'è spesso il rischio che qualcuno possa sentirsi male-, essendo l'unico ad avere un'infarinatura di medicina.

Infine, puntai il mio sguardo verso il gruppo più numeroso, formato da Jimin, Namjoon e Shownu, l'ultimo degli amici di Taehyung, che avrebbe fatto il banco durante la nostra partita.
Insieme a loro, e al resto dei ricconi, c'era il nostro pezzo forte: Yuta, impegnato in un'animata conversazione con Soohyo, che si comportava proprio come deciso.

Al suo fianco, ovviamente, nonostante stessero fingendo di non conoscersi, si trovava Jungkook, con dell'ombretto scuro intorno agli occhi ed una camicia nera aperta fino a metà petto, che mi faceva venire un'immensa voglia di strappargliela di dosso ogni qualvolta posavo lo sguardo su di lui, proprio come in quel momento.

“Che fa Soohyo?” mi chiese Yoongi, ma ignorai la sua domanda, essendo fin troppo intenta a scambiarmi sguardi poco fraintendibili con Jungkook, nonostante in quel momento fosse uno sconosciuto anche per me.

Notai che disse qualcosa ad un ragazzo accanto a lui, non smettendo però di guardarmi in quel modo.

“Rin?” mi richiamò Yoongi, ed io mi girai di scatto.

“Sì?”

“Ti ho chiesto che cosa stesse facendo Soohyo, ma eri impegnata a mangiare qualcuno con gli occhi” mi informò, ed io ridacchiai.

“Qualcuno” feci le virgolette con le dita, rimettendo la cannuccia tra le labbra.

“Smettila di ignorarmi e rispondimi!” si impose dopo, sgamando il mio tentativo di farglielo dimenticare.

“Non vuoi saperlo veramente, Yoon” risposi sinceramente “Anche perchè sta dando molto fastidio a me, figuriamoci a te” feci scrosciare le nocche delle mie dita.

“Che sta facendo?”

“Il lavoro che le ho assegnato” sospirai “Al momento sta ridendo, ma lui ha una mano piantata sul suo culo da un po'”

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