Whitout me - Halsey
Ririn Pov
Non si torna indietro.
La porta si aprì lentamente dopo un paio di minuti, facendo accrescere l'ansia dentro di me ad ogni cigolio.
Dopo un anno rividi mio fratello, colui che fu la mia fonte d'ispirazione per tutti questi anni, e che mi stette sempre e costantemente accanto, adesso si trovava davanti a me con un'espressione confusa, con addosso solamente un pantalone della tuta palesemente troppo largo e gli occhi stretti a causa della luce del sole, ed un pugno a strofinare uno di essi.
Riconoscevo quella faccia, sicuramente l'avevo svegliato, nonostante ormai fosse praticamente ora di pranzo e avrebbe dovuto essere sveglio da un pezzo.
Richiuse forte gli occhi e li riaprì, probabilmente tentando di mettermi a fuoco.Aveva cambiato colore di capelli, adesso erano castani, quasi neri: gli stavano davvero bene, nonostante fossi abituata da anni a vederlo con i capelli molto chiari.
Notai che avesse lasciato la ciocca blu, e che fosse palesemente curata, un piccolo dettaglio che stava a significare che non si fosse dimenticato completamente di me, anche se effettivamente una cosa del genere era davvero impossibile.Non capii esattamente quale fu l'emozione che predominò sulle altre quando incrociai il mio sguardo con il suo: la voglia che avevo di saltargli addosso e ripetergli per ore quanto mi fosse mancato, faceva a pugni con il rancore e la rabbia che avevo accumulato in questo anno di distanza, e che avrei dovuto necessariamente sfogare su di lui, dato che lui ne era la causa.
"Rin..." quasi sussurrò, con gli occhi sgranati ed un'espressione inebetita sul volto.
Gli si inumidirono immediatamente gli occhi, eppure in quel momento, solo in quel momento, non fu tenerezza la sensazione che provai nel guardarlo.Spalancai la porta di casa sua ed entrai ancora prima che mi invitasse a farlo -probabilmente spaventata dal fatto che non me lo chiedesse completamente-, non guardandomi neanche minimamente intorno.
"Ti ricordi ancora di me, allora?" mi chiedo ancora cosa mi abbia frenata dal dimenticare tutto quanto, ogni minima ferita da lui inconsciamente provocata, e chiedergli, anche in ginocchio se fosse stato il caso, di ritornare da me.
"Rin... cosa ci fai qua? Io-"
"Non sei nella posizione di farmi domande" il mio sguardo era glaciale, il mio tono di voce probabilmente pure, ma il mio corpo mi tradiva, infatti ero un misto di agitazione e tremolii, che tentai di non dare a vedere. Non volevo mostrarmi debole, non adesso.
"Ascolta..." si bloccò, probabilmente non sapendo neppure da dove iniziare.
"Ascoltami tu, porca di quella puttana" iniziai, e non mi fermai più.
"In tutti questi mesi non ho creduto un singolo istante alla tua recita del cazzo e al fatto che tu fossi morto, semplicemente perchè se fossi morto ti avrei sentito di sicuro più vicino di quanto tu non sia stato, pur essendo vivo!" tantai di non sbraitare, ma mi venne alquanto difficile, specialmente col passare dei minuti."L'ho fatto per t-"
"Cazzate! Tutte cazzate!" sentii il sangue salirmi al cervello "Non dovevi abbandonarmi!"
"Ma non ti ho abbandonata!" porca puttana.
"Non mi hai abbandonata?" adesso urlai "Tu questo non lo chiami abbandonare? Dopo tutte le promesse che ci siamo fatti?"
"Non potevo fare altrimenti!"
"C'è sempre una futtuta soluzione, I-io-" no cazzo, non adesso.
Asciugai velocemente le lacrime che iniziarono a scorrere sulle mie guance e ripresi "Io al posto tuo non avrei mai fatto così!"
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Right Now // J.Jk~M.Yg ✔️
Fanfiction---COMPLETA--- Due ragazzi insoddisfatti della propria vita, provenienti da ricche famiglie, sentono che il lusso in cui hanno sempre vissuto non gli appartenga davvero. Ciò li porterà, per un puro caso del destino, a legarsi a due fratelli, con un...