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49. Spiaggia

Pillow Fight - Galantis

---giorno 25---

Yoongi Pov

“Cazzo, non vedevo l'ora di prendere un po' d'aria” sorrise Jungkook, inspirando più aria possibile, quando mettemmo piede in spiaggia.

“Mi raccomando, non fare cazzate, perchè se torni conciato peggio di prima, Ririn se la prende con me” lo ammonii giocosamente, portando poi un braccio sulla sua schiena “Dai vieni, avviciniamoci alla riva”

Camminammo lentamente, ma nonostante questo notai dei netti miglioramenti nel suo modo di muoversi, che non poterono che farmi sorridere.

“A proposito di Ririn- Yoon, puoi aiutarmi a farmi sedere, per favore?” mi chiese con un tono di voce talmente gentile che non potei che accontentarlo immediatamente.

“Sto abbassando le difese con te in questi giorni” ammisi, sedendomi accanto a lui, senza preoccuparmi del fatto che la sabbia mi stesse entrando anche nelle mutande “Non va bene così, Jeon”

“Perchè?” ridacchiò, chiudendo gli occhi e sorridendo “Amo il rumore delle onde, specialmente in questo periodo...”

“Che principessa romantica...” ghignai, prendendolo in giro, trasformando poi il mio ghigno in un sorriso sincero, quando notai che fosse così assorto da non avermi neppure sentito.

Decisi di lasciarlo in pace, tentando di godermi la quiete ed il pacifico rumore delle onde proprio come lui.

“Non mi hai risposto, Yoon” mi guardò poi.

“Non volevo disturbarti, sembravi così immerso...” mi giustificai, sinceramente.

“Oh, tranquillo” sorrise “Stavo pensando che quando dovrai darmi qualche brutta notizia, o qualcosa che pensi possa farmi star male o darmi fastidio, dovresti portarmi a mare con una scusa... Perchè potrei prenderla meglio” giocherellò con la sabbia, passandosela tra le mani “Quindi d'ora in poi potrai dirmi tutto ciò che vuoi”

“Non ho nessuna confessione da farti al momento” ridacchiai “Ma se dovesse venirmi in mente allora non esiterò a fartela”

“Però non mi hai ancora detto perchè stai abbassando le difese” si lamentò, scrivendo qualcosa che non capii, sulla sabbia umida.

“Perchè ti interessa così tanto?” risi piano, come per non distruggere quell'atmosfera di serenità creatasi.

“Sono curioso... Non mi sarei mai aspettato di sentirti dire una cosa del genere”

“Boh... Il fatto che tu non possa fare nulla se non con qualcuno di noi accanto mi fa venire voglia di proteggerti” feci spallucce divertito “Ma non durerà ancora per molto, non farti film”

“Anche perchè di solito sono io a proteggere te” ammiccò, facendomi roteare gli occhi “Ah! Ti stavo dicendo, ma di cosa si stava lamentando Ririn mentre ero in macchina?”

“Mi stava raccomandando di stare attento al suo pargolo, cioè tu” inarcai un sopracciglio, indicandolo “Ormai l'abbiamo persa, cazzo...”

“Che ti ha detto?” notai il suo sguardo illuminarsi, e non potei non provare un pizzico di invidia, naturalmente in senso buono.

“Mi ha detto di stare attento, di non farti sforzare, di non tornare troppo tardi... E altre cose che non ho ascoltato perchè stavo guardando Wine camminare sulla tavola apparecchiata, infatti poi è stata costretta a fuggire” ridacchiai.

“Secondo te è stupido o boh... Infantile, essere tanto soddisfatto del fatto che voglia prendersi cura di me a trecentosessanta gradi?” mi domandò genuinamente, costringendomi così a pensarci su, pur di dargli una risposta concreta.